«En redescendant, le cœur léger, je sifflote gaiement. Je viens de gagner le ticket pour le cap Horn, l’Amazonie… Ah ! Connaître l’enfer vert, la chaleur suffocante, les moustiques, les papillons aux ailes moirées, manger de la soupe de perroquet Ara, de la queue de caïman, avaler des larves gluantes, découvrir les mers du sud, entendre rugir le vent des quarantièmes, entendre hurler celui des cinquantièmes en doublant le cap Horn, siffler le dauphins qui dansent au clair de lune, apercevoir les glaciers qui brillent au fond des fjords ! Je veux vivre à en crever…»
JMB

venerdì 4 novembre 2011

Settimana 24-30 Ott

Sono qui per fare il sunto della settimana scorsa ancora...non è che risulterà tutto chiarissimo ma va beh...la settimana in questione è stata veramente povera di allenamenti causa gita fuori porta e quindi risulta facile facile descriverla:
  • 2 Trave (Lun e Gio)
  • 1 Corsa (Dom da 7)
Diciamo che questi sono i ritmi di un bogone che si allena per superare una targtaruga...Diciamo che ho conosciuto tempi migliori, ma torneranno i giorni grandi.

Per quanto riguarda la settimana in corso posso dire che sono già corso ai ripari: infatti si sono registrate tre gite in mtb e una scalata in falesia nella splendida cornice dell'Isola d'Elba. Voglio congratularmi con i toscani per come stanno preservando la loro isola nel rispetto del bellissimo ambiente e delle tradizioni. Gli isolani sono fortissimi!

La falesia visitata è quella di Fetovaia, dove è possibile trovare un granito compatto ma senza fessure :-) .. Infatti a differenza del granito che si trova in montagna qui non c'è stata l'azione del gelo ma bensì l'azione del vento e dell'aria di mare. Infatti gli appigli sono perlopiù levigati e ci sono più svasi che tagli netti (ne consegue che il granito che in montagna sovente è sinonimo di proteggibilità, qui diventa sinonimo di un bel niente...!). Sono presenti anche cristalli di quarzo che offrono piccole tacchette per le dita ma il tutto è sempre coperto da un sottilissimo strato di sabbiolina portata dal vento... Scalare a picco sul mare è stato stupendo: si parte con il fragore delle onde del mare che piano piano sparisce e diventa soltanto brusio di fondo durante i passaggi più impegnativi e si finisce col risentirlo non appena ci si assicura alla sosta finale... Comunque gli isolani ci vanno giù tosti con la chiodatura...il secondo spit mi sembrava ad un chilometro dal primo :-( ... paese che vai, usanze che trovi... :-)

Ciao
JMBReRe

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