«En redescendant, le cœur léger, je sifflote gaiement. Je viens de gagner le ticket pour le cap Horn, l’Amazonie… Ah ! Connaître l’enfer vert, la chaleur suffocante, les moustiques, les papillons aux ailes moirées, manger de la soupe de perroquet Ara, de la queue de caïman, avaler des larves gluantes, découvrir les mers du sud, entendre rugir le vent des quarantièmes, entendre hurler celui des cinquantièmes en doublant le cap Horn, siffler le dauphins qui dansent au clair de lune, apercevoir les glaciers qui brillent au fond des fjords ! Je veux vivre à en crever…»
JMB

martedì 28 maggio 2013

Settimane arretrate e lettera alla corsa (delirante)

Eccoci allora per la rendicontazione delle ultime 2 settimane!

Settimana 13-19 Mag:
  • Corsa: 4 all: mar 6, mer 10, ven 10, dom 10;
  • Mtb: 20 lun, 30 sab;
  • Via alp: 1 sab;
Settimana: 20-26 Mag:
  • Corsa: 2 All: 10 mar, 10 sab :-( che schifezza....
  • Bici: 50 mar, 30 mer;
  • Mtb: 40 Dom;
Lettera di un infortunato alla corsa.

Questa è una cosa che ho scritto alla corsa o all'attività fisica in generale dopo svariate sere in cui non sono riuscito ad uscire perché infortunato e giù di corda. Ho dato colpa alla corsa stessa che tanto mi ha dato e tanto mi ha tolto. Ma vale un po' per tutto. In generale è un'ode all'attività...all'attitudine all'attività. Al rimanere attivi. Al riempire il tempo a disposizione. A chi approfitta di ogni attimo come in preda a qualche furore. A chi gli pare di svegliarsi ed essere già in debito. A chi si alza e si sente già in dovere di restituire qualcosa solo per il fatto di essersi svegliato vivo, respirando. A chi non è mai contento. A chi deve subire questa condanna autoinflitta. A chi crede di avere questa SENSAZIONE. A chi ci crede e a chi la sente, a chi si fa guidare, condannare, ingannare. A chi ha quell'unico imperativo di andare a letto stremato..A chi la usa come scusa per riposare... a chi "trova nella fatica un riposo ancora più forte". 
Boh... ognuno ci veda ciò che gli pare...non posso sempre cercare di capirmi eh...Solo che ogni tanto uno ci riflette. E capisce che questa storia dell'attività a tutti costi è un delirio. Che non si può spiegare a tutti. Che si può smarrire, e che magari come tutte le cose, viste da un'altra prospettiva, sembrano poca cosa. Questa lettera è dedicata a questa SENSAZIONE. In quelle sere l'avevo lasciata e poi l'ho ritrovata...ritrovata, più bella di prima. Oppure era lei che aveva lasciato me e che mi ha ritrovato dopo tanto tempo... ecco cosa le ho detto...

"Incredibile se penso a come tu mi abbia potuto sopraffare anche quella sera quando eravamo qui. Ho sentito che il tempo era prezioso. Avevo sperato troppe volte di averti li con me e avevo pensato che quel tempo sarebbe stato preziosissimo. "Il tempo è quello che ne facciamo di esso." ... "E la farfalla conta gli attimi, non gli anni ed ecco perché il suo poco tempo le basta"...Quanto vere che sono queste frasi, da non credere quanto descrivano esattamente quello che voglio dirti ora. Si, perché aspettandoti dopo tutti quei giorni sapevo che avresti reso quei momenti insieme preziosissimi.
Ancora una volta mi accorgevo di quanto era importante proprio mentre lo perdevo. In quei giorni avresti impreziosito il mio tempo. Avrei contato gli attimi con te e mi sarebbero bastati, come alla farfalla, pochi giorni. Ma tu non facevi nulla, mentre sapevamo entrambi, o forse solo io, di quanto quegli attimi avrebbero potuto significare. Stavi impreziosendo il mio tempo ma tu non la pensavi allo stesso modo su di me, e ti ho detestato per questo. Ho detestato anche me, per tutte le volte che non sono rimasto un attimo in più....
Rimasto un attimo di più. Fermo, a guardare...a sentire, a fiutare...la fuori, dove abiti...
Ancora una volta mai avrei voluto pensare che il mio tempo lo stavi già impreziosendo ogni volta che stavamo insieme. Ma anche quando non stiamo insieme, nel magnifico gioco che è l'attesa e l'immaginazione. Impreziosisci tutt'ora il mio tempo. 
Quando senti che ti basta un attimo per sentirti meglio vuol dire che stai diventando una farfalla, che la stai pensando come lei. Rendere il tempo prezioso è il più bel riconoscimento che dobbiamo alla vita stessa. Qualcuno mi ha detto: "Ciò che facciamo della vita è ciò che restituiamo a dio".... Beh, qualunque sia la verità,grazie per darmi l'illusione di poterlo fare, con il mio tempo.
Ora capisci cosa significa poter fare qualsiasi cosa, questa sera? Capisci cosa significa fare una cosa qualsiasi, questa sera?"

Sono al limite del ridicolo credo :-\ ah ah!! Che fissa! "Sbalordito il diavolo rimase, quando si accorse di quanto osceno fosse il bene..."

Ciao 

JMBReRe


domenica 12 maggio 2013

"Suonami una vecchia canzone Sam"

Ultimamente ho un rapporto conflittuale con la radio. Allora, la ascolto veramente poco, ma un poco ogni giorno, in macchina. Ci sono occasioni in cui la accendo e vorrei solo ascoltare una canzone già sentita: conosciuta. In generale mi piacciono i gruppi emergenti (perlopiù inglesi) e mi piacciono le novità, i suoni nuovi. Ma ci sono delle volte in cui vorrei solo ascoltare una canzone già sentita, per poterla riconoscere e ripercorrere. Una canzone per tirar fuori vecchie sensazioni, che sono rimaste su vecchi scaffali come vecchi spartiti. Ogni volta che cerco una stazione che passi una canzone di questo tipo succedono 3 cose: o si sente male, oppure si sente l'ultima parte e poi c'è pubblicita, oppure bisogna scendere perché si è arrivati nel posto in cui si doveva andare!

Perché, a volte, mi chiedo che ne è stato di espressioni bellissime che si sono perse perché sono state inglobate in concetti senza uscita ne seguito. E ho bisogno di sentirle di nuovo, all'occasione giusta, per poter riscoprire il vero significato e poter godere nuovamente del loro senso perduto. Mi spiego meglio...

Prendiamo ad esempio un paio di espressioni tipo: "bello come il sole", oppure "buono come il pane"... ecco!  Abbiamo la sfortuna di vivere in un'epoca nella quale, ormai, tali espressioni immediate e quasi banali sono diventate talmente vecchie che sono diventate senza impatto. Ora parlo per me, ma credo che pochi possano dire di pensare ad un tramonto infuocato o al sole di primavera dopo un temporale o ai raggi tra i pini impolverati, quando sente l'espressione: "bello come il sole". Un paragone più azzardato e più ragionato ci farebbe sicuramente riflettere di più e ci farebbe maggiormente pensare ai due termini di paragone. Ecco... "buono come il pane"... e chi ci pensa al pane affumicato su una stufa, o al pane fatto in casa la mattina di Natale, o al pane con le olive, alle noci? Al pane nero tedesco con una fetta di speck o una marmellata? Dire "buono" oppure "buono come il pane" credo che non abbia tanto un effetto differente. O almeno per me: la mia attenzione si attiverebbe magari con paragoni più arditi e "ragionati"? Ditelo di nuovo: ditemi qualcosa di banale per farmici riflettere nuovamente!

Ecco perché a volte vorrei solo che la radio passasse una canzone già conosciuta. Per farmela riassaggiare e per farmi capire di nuovo perché mi era già piaciuta. Facendomi allora percepire quelle inflessioni che solo chi l'ha già sentita parecchie volte può percepire: quelle sfumature del quadro che solo uno che lo ha osservato per molto tempo (oppure solo un esperto, ma non è il mio caso) riesce a distinguere.

Nella corsa ciò può sembrare banale, ma oltre a tutte le occasioni in cui vorrei prendere una strada sconosciuta per attivarmi ed esplorare ambienti diversi, ci sono alcune occasioni in cui mi sento solo predisposto a ripercorrere strade conosciute a memoria. In queste ultime occasioni mi piace vedere solo facce già conosciute in posti già noti. Persone che non se ne sono mai andate, in posti dai quali non mi sono mai staccato. E il tipo di scoperte che si fanno in luoghi già noti, non sono meno avventurose o degne di nota di quelle che si fanno in territori sconosciuti. La predisposizione del  nostro animo penso che sia il particolare fondamentale. Chi si pone all'ascolto sentirà sempre qualcosa: il più sordo è chi non vuole ascoltare... Si chiaro, condivido il punto di vista di chi si entusiasma per le cose nuove. Ma è impagabile scoprire qualcosa di nuovo lungo una strada che si pensava di conoscere a memoria. E' come intuire una melodia nuova in una canzone nota. Ma guarda caso, oggi l'abbiamo notata, ed oggi ci va a pennelo. Quasi fosse un vestito che fino a ieri non ci vedevamo bene addosso, mentre oggi ci sta benone!

Quando capita è così naturale che sembra un sasso che rotola. E mi viene in mente la frase del film Casablanca: "Suonala Sam. Suona: 'mentre il tempo passa'."
E mi ricordo di quando chiudo una serpentina sulla neve fresca. Mi giro a guardare la traccia. Di nuovo. Di nuovo. Mentre il battito e il respiro rallentano. Mi giro a guardarla di nuovo, coi miei nuovi occhi. E' sempre la stessa eppure è diversa dal minuto prima, dall'anno scorso, dalla prima volta. Abbiamo nuovi tasti, per nuove melodie. Abbiamo nuovi colori per nuove tonalità. Ci si gira ancora per rivevere la discesa mentalmente, internamente: per rendere meno doloroso il distacco, prima di tornare a fare dell'altro, da qualche altra parte, con qualcun altro..  
Come un pianista che, ha finito di suonare e appoggia delicatamente il coperchio sui tasti, mai con violenza.
Allo stesso modo in cui il bacio dell'arrivederci è quello più morbido di tutti. E poi ci si saluta a voce, e poi magari da lontano e poi solo con la mano.

Come quando, non appena si parcheggia la macchina, si aspetta a scendere perché in radio sta andando un bel pezzo. Ma è proprio mentre il tempo passa  che quella canzone sta andando avanti ed è necessario scendere.
E non si spegne allora la radio di botto.
Si abbassa piano il volume facendo sparire la canzone piano piano. Come per impedire di farle del male.
Come impedirsi di farsi del male.

PS: La settimana 29 Aprile - 5 maggio mi ha visto fare:

  • Corsa 5 all 45 km: 5 mar, 10 mer, 10 gio, 10 ven, 10 dom;
  • Bici da corsa: 1 da 30 sab;
  • Mtb: 1 da 30 dom;
  • Arrampicata: falesia dom;
La settimana 6 - 12 maggio mi ha visto fare:
  • Corsa 5 all 45 km: 7 mar, 10 mer, 10 gio, 9 ven, 15 dom;
  • Mtb: 1 da 20 dom;
Va bene....

JMBReRe

giovedì 2 maggio 2013

Aprile (dolce dormire): si cambia

Blog allo sbando, diario in confusione... mettiamo a posto le cose:
Settimana: 8-14

  • Corsa: 5 all: 55 km;
  • Bici da corsa: 1, 46 km;
Settimana: 15-21

  • Corsa: 4 all: 61 km;
  • Bici: 1, 30 km;
Settimana: 22-28

  • Corsa: 1 da 10 :-(
  • Falesia 2;
  • Vie alp: 2; 

Allora aprile 2013 mi ha visto fare:

  • Corsa: 16 all, 181 km, ok, nella media;
  • Bici da corsa: 2 tot 76;
  • Arrampicata: 2 falesia, 2 vie lunghe;
  • Scialp: 1 da 300... se non la mettevo facevo più bella figura :-(
Aprile 2012 cosa mi aveva visto fare?

  • Corsa: 10 all (direi sotto media...) 126 km (direi sotto media....)
  • Mtb: 3/4 all e in tot 130 km circa...boh...
  • Bici corsa: 2 e in tot 50 km...direi che abbiamo fatto pena...
  • Trave: 6 all, ok ci stà se scarichiamo l'ultima sett
  • Snow alp: 2 da 700 l'una...che goduria...
La bilancia si equilibria alla fine di questo mese rispetto all'inizio arrembante del 2012. Il task dei 2000 km annuali di corsa sembra che sia raggiungibile (essendo vicini a quota 900 a fine aprile), il task dei 10000 in bici sembra impossibile; il task dei 100'000 metri di dislivello in montagna sembra impossibile. 

Aprile è un mese di flessione e lo dicono le statistiche, mie. Si cambia. 
Dentro aria calda e fuori aria fredda. Via i giubbini, si corre in maniche corte. Arriva maggio col suo carico di  pollini nell'aria, con le sue serate temperate. Arrivano i primi doppi e le prime uscite in falesia. Profuma di magnesio questo inizio di maggio. Profuma di lavanda ed erba bagnata dalla pioggia. Di corde lasciate negli zaini troppo a lungo. E mi viene in mente questo passaggio di Walden di HDT ovvio  (che avevo postato tempo fa, ma in inglese):

"Mentre stavo lasciando la capanna dell'irlandese, sotto la
pioggia, drizzando ancora i miei passi verso il lago, la mia
fretta di prendere i lucci, aprendomi una via attraverso prati
deserti, paludi e pantani, in luoghi selvaggi e abbandonati,
apparve, per un istante, volgare, a me che ero stato mandato a
scuola e all'università; ma mentre scendevo di corsa la collina
verso il rosseggiante occidente, con l'arcobaleno sopra le spalle
e qualche debole suono tintinnante trasportatomi all'orecchio
attraverso l'aria purificata, non so da che parte il mio buon
Genio sembrò dirmi: "Va' a pescare e a cacciare in lungo e in
largo, giorno per giorno, sempre più in lungo e sempre più in
largo - e riposati presso molti ruscelli e molti focolari, senza
timore. Ricorda il tuo creatore nei giorni della tua gioventù.
Alzati libero da cure, prima dell'alba, e cerca l'avventura. Che
il mezzogiorno ti trovi presso altri laghi, e che la notte ti
sorprenda dovunque a tuo agio. Non esistono campi più ampi di
questi, né selvaggina più degna di quella che qui puoi godere"

il seguito è un po' più ardito e stento a trovarne un parallelo con questa flessione e di fine aprile e questa voglia di ripartire di primo maggio. Il suono tintinnante è quello dei moschettoni.... via, si cambia...aria...

Più o meno questi sono i JMBReRe pensieri più o meno realizzabili e più o meno realistici che hanno affollato la mia testa in questo fine aprile. Questi e molti altri.