«En redescendant, le cœur léger, je sifflote gaiement. Je viens de gagner le ticket pour le cap Horn, l’Amazonie… Ah ! Connaître l’enfer vert, la chaleur suffocante, les moustiques, les papillons aux ailes moirées, manger de la soupe de perroquet Ara, de la queue de caïman, avaler des larves gluantes, découvrir les mers du sud, entendre rugir le vent des quarantièmes, entendre hurler celui des cinquantièmes en doublant le cap Horn, siffler le dauphins qui dansent au clair de lune, apercevoir les glaciers qui brillent au fond des fjords ! Je veux vivre à en crever…»
JMB

mercoledì 25 settembre 2013

L'autunno è un caminetto che sfumacchia.

Mini racconto autunnale
*------------*
[...]
Guido verso casa nell'ora in cui,
a volte, vado a correre di sera.... L'autunno, stagione di mezzo, abbandono della vita,
è buio e piovoso. Il tutto lo vedo dai finestrini di un auto, di un treno, di un bus, e non
invoglia proprio ad andare a correre, per mille mille e mille motivi.
tocco le gocce dei finestrini che sono fredde lacrime dell'estate che se ne va...
i tramonti rossicci visti attraverso le condense del fiato sui vetri:
Credo che questa strana malinconia possa portare lontano per sempre le serate estive...
una bellezza unica e insostituibile.
Arrivato a casa mi butto esausto sul divano, deciso a non muovermi. "Mai più
"andrei a correre adesso, mi dico".
Vado a pensare che sia possibile e che qualcuno possa esserci, invece,
la fuori!
che corre disperato in qualche pallido cono di luce giallo di qualche lampione!
Ad un tratto sgrano gli occhi, metto a fuoco e
guardo bene fuori e in effetti qualcuno che corre c'è, da solo coi suoi pensieri.
immagino intensamente le mie mani allacciare delle scarpe da corsa! Mi confondo.
Ma invece di agire, spengo la luce del comodino per coricarmi e ripenso al tizio della corsa:
Quello che sta uscendo per andare a correre adesso,
lo detesto perché non so farlo. In questo momento sono il simbolo dell'autunno. L'autunno...
forse sono proprio io....
[...]
*------------*

Bene....Avete letto questo mini racconto....forse. Sembra scritto da una persona sola, in preda alla malinconia tipica di chi va incontro alla stagione fredda e piovosa. Ma invece non è così. E' stato scritto da due persone. Una persona prende il peggio da questa malinconia e l'altra ne prende il meglio. Il risultato della loro fusione è la persona malinconica centrale - che poi si creda abbia scritto il testo - che risponde con un'accettazione semipassiva dei cambiamenti a cui va incontro stagionalmente.

L'autunno è un caminetto che sfumacchia. L'autunno è dualismo, è fusione, è passaggio. E' accompagnamento e abbandono. Ci spiega ciò che siamo, con la pazienza di un gentiluomo e l'esaustività di un esperto. Ci capisce. Lo sa che è dura per noi lasciare l'estate. Ma lui agisce con la saggezza di un vecchio e con la comprensività di un amico. Ci conduce piano piano, attraverso la nebbia e il suo fumo agrodolce, alla verità che sta alla base della capacità della vita di perpetuarsi, di sopravvivere: ovvero il suo rinnovarsi... Perché per ogni foglia che si stacca e muore, una gemma, nel silenzio e nella sonnolenza dell'autunno, comincia a prepararsi per la vita....

E voi invece? Siete tra quei malinconici che scriverebbero un racconto simile? Siete tra quei disperati che scriverebbero solo le righe dispari? Siete quelli propositivi delle righe pari? Per decidere, magari, rileggete il mini racconto a righe alterne...quale vi si addice di più?

JMBReRe

Allora la settimana 16-22 Settembre ha visto fare:
  • Corsa: 4 all: 15 mer, 10 ven, 10 sab, 12 dom;
  • Bici: 2 all: 40 ven, 60 dom;
  • Nuoto: 1 lun, 1 gio;

mercoledì 18 settembre 2013

"Pazzo per la luna"

"Pazzo per la luna": era una scritta che ho letto su di un muro, tanto tempo fa. 


Ne ho sentite tante sulla luna. 
Ho sentito dire che la sua fase influenza le maree,  e che fa crescere più veloce capelli e unghie.
Ho sentito dire che influenza il comportamento dei vini imbottigliati e la crescita dei fagioli....Secondo me fa anche correre più veloce in montagna. O andare più forte in bicicletta. 
Se lo sentirete dire, beh, ho messo io in giro la voce :-)
Ogni volta che lei c'è, non vedo l'ora di uscire. 
Sento la sua attrazione magica: apro le ali, prendo a calci la bici e volo lei incontro, senza mai raggiungerla, come un ricordo lontano....

La cosa più triste dei ricordi è che sono immobili, rispetto a noi. 

L'altro giorno sono ripassato davanti a quel muro... la scritta non c'è più.

JMBReRe

La setimana 2-8 Settembre ha visto fare:

  • Corsa: 5 all: mar 10, mer 10, gio 10, sab 23 (2000D+), dom 10;
  • Bici: 5 all: 50 lun, 30 gio, 50 ven, 50 sab, 25 dom;

La setimana 9-15 Settembre ha visto fare:

  • Corsa: 4 all: lun 10, mar 10, gio 12, dom 30;
  • Bici: 2 all: 46 ven, 60 sab;
Ciaoooo. Buon allenamento....a tutti i pazzi per la luna...

venerdì 6 settembre 2013

Un barattolo di vernice arancione

Questa è una stagione propizia per dei bei doppi bici-nuoto. 

Se uno volesse godersi però al massimo qualche tramonto settembrino dovrebbe provare a fare un giro sui colli veronesi nei dintorni di Garda e poi farsi una bella nuotata nel lago proprio al calare della sera.
All'ora del tramonto capita, a volte, che il lago sia così calmo da sembrare oleoso.
Poche ore fa ero proprio su una delle strade panoramiche che dirigono a Garda. Questi sono gli eventi di nota da li a poco succedutisi e queste le impressioni che mi hanno destato.

Un barattolo di vernice arancione
Dall'alto, proprio mentre si plana da uno degli ultimi tornanti, è possibile vedere il piccolo molo e, defilata, la spiaggetta dove di solito nuoto. Stasera, in questo mite pomeriggio, sembra proprio che qualcuno abbia rovesciato un barattolo di sole sullo scaffale della collina e che ora il contenuto di quel barattolo, ovvero la più bella e fulgida varietà di vernice, che sulla confezione reca scritto: "arancione di tramonto di fine estate", stia uscendo e si stia spargendo nel lago. Dal "mio" molo guardo la sponda opposta e la luce è così intensa da farmi temere persino per l'incolumità degli abitanti di quel paesino laggiù, inondato da quel flusso di vernice che non smette di uscire. Mi sposto sulla spiaggetta. Stringo i piedi e trattengo qualche sassetto. Metto i piedi in acqua. Guardo l'orizzonte e poi mi guardo i piedi. La vernice che qualcuno ha spanto è scesa tra le strade di quel paesino lontano, ha navigato attraverso il lago e ora mi avvolge le caviglie. L'idea di oleosità che mi da il lago, unita alla colata di colore senza interruzioni del sole, mi danno proprio l'idea di dovermi tuffare in un barattolo di vernice arancione. In qualche modo, persino, ho la sensazione di poter rimanerne invischiato. Se facessi qualche passo indietro ora, mi dico, lascerei le impronte sui sassi...
Nuoto in quell'arancione.
Il nuoto, a volte, mi dico, è fantastico. Guardo il fondale del lago. Blu. Tre bracciate e poi respiro. Arancione. Blu blu blu. Arancione. Blu blu blu. Arancione. Blu blu blu. Arancione. Fino all'imbrunire.

Riprendo la bici, è li che aspetta. L'aria passa, accarezza, pettina e asciuga. La vernice cola via.
Riprendo la strada dell'andata e le gambe girano felici: frescura, tepore.
Ripasso per il tornante e ora do le spalle a quella cucina dove, in pochi minuti, la Sera ha ripulito il pavimento blu del lago e ha chiuso gli scaffali delle colline.
Si accendono le prime luci della città.

Proprio mentre completo il tornante che dicevo prima, noto con la coda dell'occhio destro una piccola goccia staccarsi dal mio casco... o dagli occhiali, o dalla mia pelle, o dai miei capelli...non lo so. Non capisco da dove si sia staccata, a dire il vero. Non so che cosa è.
Forse è una goccia di sudore. Forse è una lacrima. Forse, semplicemente, è acqua del lago. Ecco appunto, credo proprio di si.
Credo sia proprio acqua del lago. Perché, non so se è colorata da qualche Musa dell'oliveto inviata dalla Sera, che avendo trovato qualche residuo di arancione intrappolato in qualche ramo, lo ha aggiunto alla sua tavolozza e ora usa quella varietà di colore che le piace tanto per ingannare con qualche spennellata fantasiosa i reduci del pomeriggio; fatto sta che, lo giuro, sembra una goccia di vernice arancione...

Mentre ci rifletto pedalo fino a casa.

JMBReRe

Allora, nella settimana 26 Agosto-1 Settembre abbiamo prodotto:
  • Corsa: 6 Mar mattina, 10 Mar sera, 10 mer, 10 gio, 8 ven, 10 dom;
  • Bici: 50 ven, 130 sab, 60 dom;
Tutto agosto 2013 insomma conta:
  • Falesia: 2;
  • Via alp: 1;
  • Corsa: 142 km in 13 all;
  • Bici: 445 km in 8 all;
  • Nuoto 1500 m (che schifo...)
Agosto 2012 ha visto fare:
  • Corsa: 10 All: 89 km (sotto media)
  • Mtb: 4 All: 102 km;
  • Esc: 4: 6000+;
  • Falesia: 2;
  • Via lunga;
  • Nuoto 1 All...ah ah,potevo anche non metterlo...(non ho detto non farlo, ho detto non metterlo!)
Ciaooo