«En redescendant, le cœur léger, je sifflote gaiement. Je viens de gagner le ticket pour le cap Horn, l’Amazonie… Ah ! Connaître l’enfer vert, la chaleur suffocante, les moustiques, les papillons aux ailes moirées, manger de la soupe de perroquet Ara, de la queue de caïman, avaler des larves gluantes, découvrir les mers du sud, entendre rugir le vent des quarantièmes, entendre hurler celui des cinquantièmes en doublant le cap Horn, siffler le dauphins qui dansent au clair de lune, apercevoir les glaciers qui brillent au fond des fjords ! Je veux vivre à en crever…»
JMB

sabato 31 dicembre 2011

Don`t be a maybe

Eccoci pronti per l`ultimo post dell´anno e, come promesso, spazio agli obiettivi sportivi e non solo per il 2012. Speriamo, come da titolo, che non siano solo possibilita` vane, ma che si trasformino un giorno in obiettivi concreti, realizzabili, e soprattutto realizzati. Li dividero´ in macrocategorie!

Alimentazione: sgarrare meno! A cominciare dallo zucchero come spiegato nel post scorso e rinnunciare totalmente ai superalcolici (la birra invece non va eliminata per contratto). Basterebbero questi due accorgimenti per togliermi molti dei miei problemi, oltre ad eliminare anche i biscotti in eccesso durante la colazione -> 10 max se sono leggeri, 5 min se sono pesanti...e poi trovare anche un buon equilibrio e mangiare sempre bene prima e dopo ogni allenamento lungo! Preferire i molti pasti al giorno al posto dei classici tre e piu´ abbondanti; anche se qui e´ molto spesso questione di tempo a disposizione. Preferire una merenda post allenamento a base di frutta piuttosto che una a base di latte e biscotti...un passo alla volta si va lontano, anche se molte volte e´ difficile capire l´ importanza di un piccolo passo rispetto al progetto intero :-( Guardando da lontano la piccolezza di un singolo passo non si puo´ capire la grandezza della visione, bisogna sforzarsi di vedere nelle piccole cose dei grandi passi anche da lontano...alla fine tutto sara´ piu´  chiaro...SI SPERA...!

Arrampicata: Continuare trave fino alla primavera e poi cominciare ad uscire seriamente! L´ obiettivo e´  chiaro: 7a a vista in palestra per agosto e via alpinistica di VI sostenuto per fine stagione a settembre! Yeah!
 
Corsa: beh, un altro paio di maratone, se non lunghezze maggiori e almeno 1200 km corsi durante l´ anno (MINIMO!). Maratone papabili: Venice, Vienna, LakeGarda, Parigi ...boh...BoavistaUltramarathon?? ;-)

Bici: Che cavolo....almeno un passo dolomitico importante! E almeno 5000 km...ma MINIMO! Uscire meno volte magari ma piu´ in lunghezza...obiettivo papabile: giro dei tre laghi Garda-Idro-Ledro...

Nuoto: Obiettivo minimo -> fare meno schifo di quest´ anno...che non e´ difficile....

Snowboard: Testare l´ attrezzature nuova su pendenze piu´ sostenute! E surfare un´ altra montagna valdostana! E qui colleghiamoci direttamente al ghiaccio...voglio uscire su cascata piu´ spesso e spararmi qualche vajo! Non ci sono obiettivi minimi qui, quello che verra´ sara´ fantastico :-)  Dai un´ obiettivo minimo ci sarebbe (nord della Marmolada....?).

Extra: Corso di barca a vela? Corso di parapendio? Corso di chitarra? Hydrospeed again? Altre traversate by fair means? Surf a SanSebastian? Val Daone? Val dell´ Orco?

Bastera´ il 2012? Sara´ un anno propizio? Visto che e´ un anno bisestile ci sara´ un giorno in piu´ a disposizione per allenarsi :-) eh eh...
Sono solo alcuni delle speranze che mi ronzano nella testa...invito tutti i cani sciolti a non cincischiare e a non fare finta di nulla! Buon anno e buon allenamento a tutti ...

"In effetti, molte volte, quando, stravolto dallo stress, cercavo invano il sonno o quando dopo prolungati sforzi ritornavo a valle sfinito, avevo pensato che forse era meglio fermare il gioco prima che i dadi si rivoltassero contro di me. Allora, per qualche giorno sognavo un'esistenza tranquilla, all'insegna del calore domestico e dell'amore per la natura. Ma, appena recuperavo l'equilibrio, mi prendeva la nostalgia della vita passata; tutto ciò che mi circondava mi appariva piccolo, brutto, mediocre e monotono. Allora mi ributtavo nel grande gioco"..
Lionel Terray, I conquistatori dell'inutile

Proprio cosi´... per fortuna che c´é qualcuno che sa esprimersi meglio di me e che puo´ aiutarmi a chiudere un post (e un anno) degnamente...
JMBReRe

martedì 27 dicembre 2011

Settimana 19-25 Dic

Allenamenti senza criterio e recupero senza criterio, questa è la caduta inarrestabile nel vortice delle feste... :-/
  • Corsa 4 all (Lun 1 da 10 ai 5 e 10, Mar 1 da 10 ai 5 e 10, Mer uno da 9 ai 5 e 20, Sab 1 da 11 ai 5 e 20); Mi pare....
  • Trave 2 (minimo sindacale)
Quindi neanche da commentare, la settimana prossima la sinfonia cambierà...
Post minimalisti...allenamenti a caso...pasti casuali e abbondanti o scarsi....è tutto allo sbando, dal blog al blogger qui!
Ieri sera corsa da 10 + trave ben fatta, ho aggiunto dei lanci più lunghi alla solita scheda da barbagianni quale sono....oggi giro in mtb con piccola piccola sessione bouldereccia...
Ciaaaauz
JMBReRe

domenica 25 dicembre 2011

Buoni e cattivi

Direi che a fine anno si fanno i bilanci, a Natale si decide chi è stato buono durante l'anno e chi no....
C'è qualcuno che ci vuole mettere i bastoni tra le ruote infatti e ora non mancherò di nominarlo. Per l'anno che arriva si cercherà di metterci una pietra sopra e migliorarsi.

CATTIVI:
Spero vivamente di avere molto meno a che fare con questi guasta allenamenti!
Potrei cominciare dal più cattivo di tutti? Beh allora dico: zucchero :-( cavoli ormai sei dappertutto, basta! Ti toglierò dal caffè! Ti ho già tolto dal succo di frutta e ora mi devi lasciar stare! Cercherò di evitare di assumerlo se non necessario, vediamo come fare in toto: caffè amaro, succo di frutta senza zucchero, + fruttosio - glucosio!, meno gelati, solo cioccolato fondente...
Neve: beh sei arrivata a fine ottobre e sembrava che quest'anno dovessi fare chissà ché cosa...invece? Hai fatto un buon marzo, ma dove sei finita? Non pervenuta.... :-( ci manchi....
Rompipalle mentre corro: cioè coloro che mi passano vicino apposta con la macchina o che ti urlano dietro! Bah...
Bici: Probabilmente chiuderò sopra i 1500 quest'anno, dai non può andare.
Nuoto: partito così bene gennaio febbraio marzo, ma dopo nulla più :-(

BUONI:
Ringrazio tutti i buoni per la collaborazione di quest'anno sportivo....
Sfilacci di cavallo o di bovino! Grandiosi......
Ringrazio anche miele e yogurt per il supporto costante.
Meteo: quest'anno ti metto tra i buoni, sei stato clemente! Avrei solo voluto un po' più di neve ma alla fine non ci si può lamentare.
Snowboard: surfare il GP vale la stagione, grazie!
Corsa: Probabilmente chiuderò sopra i 1200 quest'anno, dai può andare.
Arrampicata: la trave negli ultimi mesi mi fa mettere tra i buoni l'arrampicata quest'anno. Non c'è stato l'evento dell'anno, ma va bene dai, considerando che sono un carciofo....
Lettura: ho arricchito la mia libreria con dei tomi incredibilmente interessanti. Da Mike Horn a G Kroop, da Darwin a Thoreau. Grazie!

Quel che è fatto è fatto, cerchiamo di guardare avanti. Il tempo passa e non ritorna.
Alla fine dell'anno, quando farò il bilancio e stilerò la lista dei buoni propositi, potrò dilungarmi di più. Sono molti gli obiettivi non raggiunti quest'anno, ma fanno da traino per gli allenamenti del domani. Le idee sono a prova di proiettile :-)

"Non sono stato lassù, ma non importa. Un'idea non può morire."
Reinhold Messner

Ora probabilmente mangerò come un orso prima del letargo, mi farò lo straterello adiposo necessario per resistere al gelo!! Da gennaio ritornerà la serietà e il programma sarà più severo :-)
Ma non è il momento di parlarne....

JMBReRe

giovedì 22 dicembre 2011

Un passo indietro

Come da titolo si potrà intuire che qualcosa non va proprio per il verso giusto. I tre allenamenti di trave non sono sostenibili, non mi sembra abbiano un senso granché. Quindi sarei intenzionato a tornare a due, ma ogni volta che mi ci metto è meglio a questo punto dedicarci più tempo...allora farò magari solo due allenamenti di trave però un po' più pesantini e un po' più lunghetti. Avrei intenzione di completare con qualche esercizio a terra sul materassino, anche se mi rompo un po'. Inoltre prenderò lo zaino e comincerò coi sovraccarichi e poi fisserò l'elastico come già annunciato in precedenza. Chissà se in questi giorni avrò tempo per fare tutto.
Devo anche provare il nuovo assetto da snow! Gli attacchi sono stati messi e gli scarponi pare che ci calzino molto bene. Parlando di canting e lifting ho messo la piastra sotto l'attacco del piede davanti ma in modo che il peso sia spostato indietro. In sintesi ho fatto l'inverso di ciò che veniva deto di fare. Però va beh, vedremo che succederà!
Fino ad oggi ho registrato tre corse e due travi, però oggi non so bene che fare...speriamo mi venga l'ispirazione giusta. Tanto gli allenamenti programmati non funzionano molto finché si fa sempre ciò che si vuole: infatti ieri sera la corsa è stata dura, complice anche il freddo.
Informandomi a posteriori sul Civetta ho scoperto che il grande Tone Toni Valeruz ha disceso la parete N-NE se non sbaglio. Ora mi informo meglio ancora perché l'inica cosa che ho trovato è un video su youtube, io prediligo riviste e libri. Ma su questo gigante dello sci non ho mai sentito molto parlare (non so perché), e questo non fa che incuriosirmi di più! Uno che scende dai ghiaioni con gli sci non può che essere uno dei miei idoli!

Buoni allenamenti a tutti
JMBReRe

lunedì 19 dicembre 2011

Settimana 12-18 Dic

Allora....ueeeeeee!! Ci siamo, ci siamo...primi front and back! Finalmente...ci voleva...mi sentivo spastico...però alla fine è andata bene. Comunque ci tengo a sottolineare che visto che ho usato gli impianti in non-stile cani sciolti, non si conterà come allenamento, anche se devo dire che a fine giornata le gambe si sentivano insomma...

Beh, detto ciò, fatto ciò:
  • Corsa: 2 All (Mer Gio da 8 ai 5 e 10)
  • Trave (3 all, Lun Mer Ven)
  • Montagna, intesa come hiking o quel che l'è: 1  (circa 1200 di dislivello attivo ma sulla neve, direi bene! Itinerario sotto il Civetta, bello!!!)
Fine insomma, con un week end lungo, compreso il ven non è facile tenere allenate le diverse discipline...direi che stasera ho recuperato un pò e stavo benone (10 di corsa ai 5 e 20 e trave). La trave dopo la corsetta è mooooolto più facile, si tratta di riscaldamento! Una cosa che non mi entra nella zucca eh...come lo stretching il riscaldamento è fondamentale, secondo me...

PS: ecco qui la mia personal trainer :-) Nel luogo dove nascono e muoiono i sogni:


Si nota che c'è una certa simmetria: le prese larghe per il riscaldamento e bloccaggi, unghietta centrale, prese alte larghe per le pinzate, prese interne per utilizzo delle dita...manca il listello centrale basso che è ai box perché devo metterci qualcosa sopra per aumentarne il grip! Forse vinavil e sabbia saranno la miscela giusta!

Buoni allenamenti a tuttiiiiieah!
JMB Re Re

giovedì 15 dicembre 2011

Comincia la stagione

Forse nel fine settimana si potrà ufficialmente dare inizio alla stagione invernale, con le prime curve con la tavola sotto i piedi...probabilmente andrò ancora di soft, ma intanto sono pronti gli attacchi Ipex nuovi, cioè vecchi...
Proseguo ora con l'ottimo saggio tratto da www.freestylepark.it ...al solito i miei commenti saranno in grassetto...NB: se uno si compra due attacchi rigidi ci sarà anche lo spessore per il lifting etc di cui si parlava nell'ultimo post...riflessione cruciale: noto che su questo spessore ci sono delle incisioni per i regular o per i goofy che indicano la testa e la coda della tavola...dal verso delle frecce noto anche che per forza lo spessore va messo sul primo attacco, non sul secondo (quello di coda per capirsi...). Ma questo lo fanno perché nell'hardcarving o come diavolo si chiama il peso deve essere leggermente spostato in avanti? Beh, io userò la mia tavola beneamata in neve fresca e quindi dovrò avere il peso indietro e quindi userò goofy anche se sono regular e metterò lo spessore sul piede avanti in modo che lo scarpone sia inclinato verso il centro della tavola...ciò mi dovrebbe garantire peso maggiore sul retrotreno e comunque posizione non scomoda (in relazione a quanto detto nell'ultimo post, cioè vista la rigidità degli scarponi da scialpinismo rispetto ai boots soft!!). 
Beh, prossimamente ci saranno recensioni su tutti gli angoli che userò e come reagirà il mio fisico da buttare...Veniamo a noi:
Ed eccoci infine agli scarponi hard, o hardboots, croce e delizia di ogni alpiner… Sicuramente l’elemento più critico, più performante, ma più “scomodo” del mondo rigido. L’elemento che più crea problemi nel rider abituato alla relativa comodità dei softboots, e non tanto o non solo per la sua natura rigida – ci sono softboots quasi più duri di alcuni hardboots da carving – quanto per la particolare trasmissione degli impulsi, diretta ma con un feeling molto diverso dal soft.
Allora per avere un’idea di base diciamo che lo scarpone hard assomiglia ad uno scarpone da sci. Assomiglia esternamente, attenzione, perché invece costruttivamente è fatto in modo diverso per soddisfare delle esigenze diverse.
...
...
diversi hardboots hanno non un blocco o un sistema di regolazione da fissare, ma elementi elastici di regolazione dell’inclinazione laterale per favorire entro certi limiti, invece di impedire del tutto come nello sci, un certo side-flex. Cosa che poi verrà amplificata dalla costruzione stessa, dal tipo di plastica impiegata, infatti mentre nello sci la sfida è raggiungere la massima rigidità laterale senza compromettere il piegamento frontale, nello snowboard hard si cerca di dosare egualmente entrambe a seconda dell’utilizzo che verrà fatto del boot, quindi scarponi relativamente flessibili nel freecarve, piuttosto rigidi specie lateralmente per il race e comunque per chi usa angolazioni accentuate, verso e oltre i 60 gradi.
Spesso negli harboots poi il gancio centrale dei cinque è posto inclinato ad altezza caviglia, per assumere una preminente funzione di ritenzione del tallone, simile alla funzione della strap tibiale nell’attacco soft. Inclinazione frontale.
Posteriormente poi, in luogo dell’inclinazione predeterminabile fissa, gli hardboots hanno un sistema di ammortizzazione a molla, o quantomeno una regolazione dell’inclinazione con un meccanismo walk&ride, cioè un blocco liberabile per poter camminare più facilmente.
......
gli scarponi da sci sono rigidissimi lateralmente, ed oltretutto sono spesso leggermente preinclinati verso l’esterno, quindi all’opposto del necessario nello snowboard. Quindi se usati dal principiante alpiner con angolazioni basse possono essere negativi se non anche pericolosi, immobilizzando completamente le caviglie a danno, in caso di cadute violente, delle ginocchia… Obbligatorio a questo punto l’utilizzo del canting, ed inoltre ci sono i classici trucchetti, alcuni di dubbia efficacia, di lasciare i ganci superiori semislacciati o perlomeno allacciati laschi, oppure se è presente un dispositivo di canting laterale dello scarpone di lasciarlo libero. In entrambi i casi peraltro non si raggiunge certo la funzionalità ed il comfort di un hardboot da freecarve, spesso, se si raggiunge il fondo corsa della falsa mobilità così ottenuta, si rischia di essere soggetti a dolori da contatto o sfregamento.
Spesso in passato venivano usati per l’alpine gli scarponi da sci più amatoriali, oppure gli scarponi da scialpinismo, proprio per la loro minore tenuta laterale nel primo caso, e il maggior confort nel secondo; ovvio dei primi non se ne può a priori escludere un utilizzo occasionale, essendo coscienti dei loro limiti, come dei secondi magari volontariamente per utilizzi alpini estremi.    SONO FINITO NEGLI ESTREMI ADESSO? MA NO DAIIIII ...beh ma c'è da capire cosa intendono loro per alpine ... ??? :-0  boh sinceramente...con alpine intendono lo snowboard hard non lo snowboard alpinismo...ok...
Diverso è il discorso nel caso di un utilizzo race per angolazioni molto elevate e frontali ....
mmmm, no non ci interessa....
Sì ma, si chiederanno molti, adesso che conosciamo come sono fatti i materiali dedicati all’alpine e quale può essere il loro campo di utilizzo, per l’impostazione o setup, come facciamo, ci riferiamo al mondo soft? Non proprio. Anzi, secondo qualcuno, quasi per niente!Io pensavo invece prorpio di si....vedremo....
Insomma, l’alpine richiede una tecnica precisa, che a sua volta ha diverse interpretazioni e mode, e correlativamente un’impostazione o setup solo parzialmente simile alla classica surfata soft. Allora senza pretese di voler dare una dettagliata guida in merito (si consiglia per i più interessati una lettura del mirabile sito www.alpinecarving.com, che ha pochi pari in tutti gli altri settori dello snowboard!) si proverà a dare alcuni elementi di base.
Sono proprio d'accordo, un supersito!
Passo e angolazioni. Dagli altri testi riguardo ai materiali si sarà ben compreso, si spera, che per il passo e l’angolazione degli attacchi si entra in un mondo radicalmente diverso da quello del soft. Diciamo che si parte da dove si arresta il soft, anche le versioni più “surfstance” oggi proposte nell’alpine, come la particolare scuola di www.pureboarding.com, consigliano angoli che sono oltre il più direzionale degli stance col soft. La destinazione del mezzo hard a correre sulla lamina ed ad invertire rapidamente lo spigolo fanno si che tutte le tavole hard siano più strette delle sorelle soft e destinate a stance esclusivamente direzionali.
Inoltre, per ragioni fisiche legate alla stessa postura e conformazione del corpo umano, maggiore è la direzionalità verso l’avanti dello stance, minori saranno sia l’ampiezza delo stance stesso, sia la divergenza fra i due piedi. Così se per uno stance tipo pureboarding ai confini col soft sarà ammissibile un passo di 50 cm per una persona media di 175 cm, non troppo distante dal simile passo freeride col soft, per un’angolazione intorno ai 45/25 e pertanto con una divergenza di anche 20 gradi fra i due piedi, per uno stance classico da slalom come 52/45 la divergenza sarà già scesa a “soli” 7 gradi, ed egualmente il passo per la stessa persona sarà intorno ai 48 cm o anche leggermente meno.
Questo senza ovviamente tener conto di alcune variabili legate alla fisionomia personale che possono o consigliare degli aggiustamenti alle regole classiche (possibili, ma con attenzione a non esagerare), sia riguardanti l’utilizzo di alcuni dispositivi di inclinazione dello scarpone, sia dell’attacco come il canting ed il lifting, che intervengono per alcuni soggetti ad aiutare e compensare la posizione.

Qui ci siamo, io devo stare indietro!
Utilizzo di rialzi, canting, lifting. Proprio l’accennata presenza di questi elementi accessori, descritti nella sezione materiali, rende a chi viene dal soft più ostico il mondo hard. In realtà non è che nel mondo soft non siano ipotizzabili e non abbiano una qualche loro utilità; chi usa un passo direzionale normalmente inclina di più lo spoiler dell’attacco posteriore, ed inoltre quantomeno i rialzi sono venduti ed usati da alcuni riders; solo che solo la precisione del gesto “rigido” fa si che si senta maggiormente l’esigenza di compensare la posizione che si assume sulla tavola rispetto a quella naturale che si ha stando in piedi.
In ogni caso la regola comune, per quanto riguarda gli scarponi è di usare maggior inclinazione verso l'avanti del gambetto per lo scarpone posteriore rispetto a quello anteriore; mentre per gli attacchi è di utilizzare un canting verso il centro stance, magari moderato, per passi relativamente ampi e angoli hard medio-bassi, diciamo fino ai 45-50 gradi massimo, mentre oltre questi angoli utilizzare lifting sotto il tacco dell’attacco posteriore e sotto la punta di quello anteriore. Il tutto però senza scordarsi che il primo metro è il feeling del singolo rider, spesso inconsciamente correlato proprio alle sue caratteristiche fisiologiche, per cui qualche prova coi diversi setup all’inizio non è da escludersi.

Stance naturale e "di sicurezza". Anzi, la prima prova da fare con l’alpine e quella di cercare lo stance più naturale possibile con il tipo di tavola, che si presume presa in relazione alle proprie misure (sarà per esempio arduo non dover impostare un setup estremo se con un 47 di piede si è acquistata una spada da 17 al centro…). Cioè normalmente si mette l’attacco posteriore al passo prescelto, con un’angolazione tale che lo scarpone non sporga più di un cm circa da entrambi i lati della tavola (ovviamente i piu` avanzati ridurranno questa sporgenza quasi a zero), poi si fissa senza stringere troppo l’attacco anteriore ad un angolo di 7-8 gradi superiore a quello posteriore e su un tappeto a casa si prova a “sentire” prima di tutto il feeling che si ha, se del caso variando leggermente il delta fra i due attacchi. Poi, però, una volta cha ci pare di aver trovato una posizione confortevole, serriamo le viti e proviamo a forzare leggermente la posizione verso al punta della tavola in back e volendo anche verso la coda in front, testando – ovviamente entro limiti di sicurezza – cosa ci succederebbe in caso di una non infrequente impuntata o di una peraltro più improbabile caduta all’indietro; testiamo così se abbiamo un buon margine prima di sollecitare a livello di rotazione il ginocchio, cosa che potrebbe accadere con passi stretti e delta relativamente accentuati. Dovremo avere sempre la sensazione che l’altra gamba comincia a tirarsi dietro la tavola ben prima che il ginocchio sotto sforzo vada in sofferenza, ricordiamocelo.
Parole sante....
Deve peraltro essere chiaro che ogni attrezzatura hard è relativamente pensata per un utilizzo e per certi angoli, cioè attacchi plastici e morbidi e scarponi flessibili lateralmente sono costruiti per angolazioni medio-basse, mentre attacchi rigidi e scarponi con poca o nulla flessibilità laterale sono concepiti per angoli elevati, dove il movimento laterale della caviglia deve essere limitato al massimo.
P.S.: Data la difficoltà di trovare testi di raffronto sull’argomento, diciamo un po’ “fuori moda”, ogni segnalazione, suggerimento, critica o correzione è ben gradita!
Bellissimo....

Ora abbiamo un po' di nozioni, un po' di materiale...ci manca esperienza, sicuramente non entusiasmo...

"Le idee ci sono, bisogna soltanto prepararsi bene per realizzarle" (P. de Gayardon)
PS: intanto, così in sordina due di trave e due di corsa fino ad oggi da lunedì ... va beh ;-)
JMBReRe

martedì 13 dicembre 2011

Settimana 5-11 Dic

Eccoci al sunto di una settimana finalmente attiva...l'unico guaio è che cominciano le cene in questo periodo e quindi per bruciare tutto ciò che si mangia bisogna allenarsi di più...! Meglio così...
Allora:
  • Corsa  3 all. (1 da 10 Mar, 1 da 7 Gio, 1 da 14 Dom)
  • Bici 1 (50 ai 25 Sab)
  • Trave 3 (Lun Mer Ven)
  • Arrampicata 1 (Gio)
  • Mtb (1 Gio)
Ok...ora come promesso ripilogo un attimo quello che dovrei sapere prima di affrontare la trasformazione snowboardifera definitiva da totalmente soft a mezzo hard...
Le informazioni che seguiranno sono state raccolte da un sito: www.freestylepark.it , ma ne avrò trovati a decine, tutti bellissimi! Solo che questo offre anche molti link utili e spiegazioni esaurienti ma mai prolisse...un link fenomenale da non perdere è www.alpinecarving.com e ci spiega proprio bene tutto! Al solito metterò i miei commenti in grassetto e il testo del sito in corsivo...


Allora... Le tavole hard si distinguono nettamente dalle tavole soft, in quanto sono mezzi studiati per avere principalmente gran velocità di cambio lamina e massima tenuta sul duro e in curva, e per permettere inclinazioni estreme.E qui ci siamo, perché si sapeva già...
Come ultima cosa uno sguardo all’utilizzo delle tavole hard. Chiaramente è escluso per loro stessa forma, ma anche per l’utilizzo di scarponi ed attacchi rigidi, qualsiasi utilizzo freestyle, anche se i più esperti azzardano anche dei salti. In freeride non sono certamente il mezzo più versatile e performante, specie in neve fresca, in quanto in media la poca superficie totale non aiuta al galleggiamento, ed inoltre la posizione del rider è rialzata e predisposta alla ricerca della lamina, cosa che provoca facilmente infossamenti, specie per i meno esperti; al contrario in percorsi fuoripista ripidi, estremi e ghiacciati, il sistema hard, magari in forme non lunghissime o anche crossover con tavole da freeride soft, trova ancora estimatori. In boardercross l’alpine gode tuttora di buoni vantaggi sul soft nei percorsi più veloci e meno accidentati, per converso cede inesorabilmente nei tracciati più vari e pieni di salti. Capisco che la tavola è meglio tenerla più larghetta allora per i miei utilizzi...perfetto, tengo quella che ho già :-) Per il cambiamento allora tanto vale agire su attacchi e scarponi...

Passando agli attacchi, possiamo dire che nell’alpine la loro semplicità costruttiva ne ha portato rapidamente a termine l’evoluzione. Ricordiamoci che gran parte della struttura che abitualmente vediamo in un attacco soft, nell’hard è in realtà integrata nello scarpone, quindi l’attacco hard è in realtà piuttosto elementare come funzionamento.

L’attacco hard è composto da una base più o meno romboidale allungata, con due archetti in acciaio posti su due elementi leggermente rialzati rispetto alla base, la talloniera ed il puntale. Uno di questi due archetti, normalmente quello davanti, è provvisto di una leva necessaria per bloccare lo scarpone, mentre quello dietro normalmente ha degli scansi sulla talloniera che lo bloccano in posizione alzata impedendogli di cadere all'indietro. Infatti per agganciarsi il rider infilerà la sporgenza posteriore dello scarpone hard sotto l’archetto posteriore, dopo di chè solleverà la leva anteriore bloccandola sopra la sporgenza anteriore dello scarpone. Per un immediato raffronto il sistema è lo stesso usato per gli attacchi fissi dei minisci da freestyle, che lo hanno ripreso proprio dagli attacchi hard dello snowboard.

Al centro dell’attacco è normalmente posto il disco, come negli attacchi soft. Invece per adattare l’attacco alla lunghezza dello scarpone normalmente talloniera e puntale – anzi meglio i carrelli superiori di questi due elementi - sono vincolati ad una vite senza fine che scorre in un dado, collegato invece solidalmente alla base; agendo sugli stessi si opererà anche la corretta centratura dello scarpone sulla tavola. Talvolta poi l’intero puntale e l’intera talloniera si possono avvitare alla base in due posizioni diverse, più o meno arretrate o avanzate, per favorire l’adattabilità degli stessi a numeri di scarpone piuttosto corti o lunghi.

Parti specifiche degli attacchi hard sono poi il canting ed il lifting.
Il primo, il canting, con siste in un dispositivo che determina l’inclinazione di un attacco verso il centro dello stance. Spesso è già premontato sugli attacchi, e ne viene consigliato l’uso fino ad angolazioni non superiori a 55 gradi. Serve per favorire l’inclinazione verso l’interno delle due gambe necessaria data la distanza dei due piedi, cosa che nel soft non si usa grazie alla flessibilità laterale dei softboots, mentre nell’hard viene da molti utilizzata proprio per la relativa rigidità degli hardboots o ancor di più degli scarponi da sci (peraltro sconsigliabili). Normalmente il canting è composto da semplici zeppe a cuneo da fissare fra la talloniera ed il puntale e la base, ciò impone logicamente l’uso di viti di lunghezza differenziata per il lato rialzato (viti normalmente fornite a corredo) per fissare puntale e talloniera alla piastra base dell'attacco.
Il lifting invece consiste in un sistema per determinare l’inclinazione verso la punta dello scarpone posteriore, o verso il tacco dell’anteriore, per compensare in parte la posizione del rider in caso di angoli piuttosto accentuati degli attacchi, come 60/55. I detrattori del lifting fanno notare che il suo utilizzo determina una certa contro rotazione del busto verso l’avanti, viene comunque consigliato solo per angolazioni attacchi, come detto, superiori ai 55 gradi, spesso in alternativa al canting. Anche il lifting è spesso composto di due zeppe a cuneo, magari meno accentuato, da porre fra talloniera e base, per cui per fissarli anche qui si rende necessario necessario l’uso di viti più lunghe dalla parte rialzata.
Diciamo che attualmente la tendenza è, per rendere il gesto atletico più naturale e meno lontano da quello soft, di utilizzare angolazioni relativamente basse degli attacchi, tipo 48’/43 o 52’/45’, con il canting ma senza il lifting. Ovviamente poi molto dipende dal gusto e anche dalle esigenze fisiche di ciascuno, c'è chi non sopporta nè l'uno nè l'altro e tiene gli attacchi totalmente flat, chi invece si trova bene usando contemporaneamente sia canting che lifting.
Un cenno merita un disco di rialzo tagliato obliquo, prodotto da Burton anni fa e non più in commercio, che andava interposto fra attacco e tavola e permetteva di introdurre un certo canting o un certo lifting, o entrambi, con notevole facilità e senza alterare in alcun modo il piano d’appoggio dello scarpone.
Da rilevare infine che, di fatto, gli attacchi hard sono normalmente compatibili con gli scarponi da sci, anche se l’utilizzo degli stessi può avere qualche controindicazione, di cui si parlerà più avanti; ed inoltre a livello di standard Iso non sempre anche se utilizzabili di fatto sono "normativamente" compatibili, per cui il loro utilizzo potrebbe portare in caso di rotture ad esclusioni di garanzia.
Per quanto riguarda i materiali, ovviamente massima importanza assume la loro solidità, infatti le trazioni del sistema hard non ammettono realizzazioni economiche e superficiali. Per cui i modelli da freecarve o da granturismo sono realizzati in plastica, a volte rinforzata con resina o inserti metallici, quelli race in metallo o metallo/plastica. Grande importanza ha la realizzazione degli archetti, sempre in acciaio, la cui qualità dovrà essere ineccepibile; la rottura di un archetto ad alta velocità può essere molto pericolosa.
Eccellente...

Buona settimana di allenamenti..
JMB Re Re

sabato 10 dicembre 2011

More is less?

Complici le festività il numero di allenamenti è aumentato e la giornata di riposo è stat rimpiazzata da una corsetta piccola piiiiiccola...ma ogni volta che succedono cose di questo genere penso che potrebbe essere controproducente (more is less, appunto...). Giovedì quindi uscita in falesia, raggiunta in bici...la pecca è che lo zaino tiene sempre sul chi vive i muscoli del collo e quindi il giorno dopo il tutto si paga con uno strano mal di testa :-( Falesia della Mitria a forte S. Marco (Rivoli), ideale per il calduccio che il sole regala nelle ore mattutine, e in più è un ottimo allenamento per la placca (che a me piace poco a dire il vero!). Uniamo tutto nel pentolone con un i tre allenamenti di trave settimanali e viene fuori un bel mal di testa perenne!

La trasformazione intanto si sta completando, parlando di snowboard. Intendo passare da un'attrezzatura completamente soft ad un'attrezzatura che è hard per attacchi e scarponi, ma che è soft per tavola e conduzione! Allora sto comperando roba usata su internet e a bassissimo prezzo potrei trasformarmi....ciò mi dovrebbe garantire la possibilità di ramponare gli scarponi da salita e scendere con una tavola a trasmissività più elevata, nondimeno il tutto peserà decisamente di meno!
Mi sono informato in lungo e in largo su internet e vorrei postare i link della mia ricerca...però un'altra volta, eh?
Posto solo i nuovi componenti del gruppo (PS: li metto in foto dove sono nuovi perché fanno più figo):
E anche:
Benvenuti!!! Allora lo scarpone è uno scarpa F1 vecchissimo, quasi da buttare! Gli attacchi sono della ipex! Speriamo non salti tutto in aria alla prima caduta!Yahoooo!
Ma sapete che scrivendo yahoo con il T9 viene fuori zaino? O viceversa più che altro?

Zaino
Yahoo
Zaino
Yahoo
...
Era ovvio che due parole così fossero legate...! Alla grande!
Ciao!!
JMBReRe

lunedì 5 dicembre 2011

Settimana 28 Nov-4 Dic

Allora....dopo questa settimana di riposo da trave ecco cosa si è fatto di buono:
  • Corsa: 3 All (1 Mar da 10 ai 5 e 10, 1 Ven da 10 ai 5 e 10 1 Dom da 15 ai 5 e 20)
  • Bici (1 da 40 Dom)
  • Boulder (1 da un oretta e qualcosa Dom)
Possiamo essere soddisfatti tenendo conto che era riposo e che si era ben occupati con dell'altro! Mannaggia mannaggia!
Stasera allora si inizia il nuovo macro-ciclo da tre allenamenti a settimana...il lunedì se durante il weekend si è arrampicato si farà tutto con calma...il mercoledì invece penso farò il solito allenamento però con sovrappeso, magari con uno zaino...poi venerdì di nuovo normale...sto pensando anche ad applicare la camera d'aria di una bicicletta o un elastico per scaricare un po', oppure una carrucola con dei pesi....cosa dovrebbe cambiare? Beh che con gli elastici "l'aiuto" fornito diminuisce mano a mano che si sale con la trazione, mentre se si ha un contrappeso l'aiuto è costante...l'utilizzo degli elastici permette di focalizzare mooolto l'attenzione dell'allenamento su singoli muscoli o componenti del corpo, vedremo se potrà essere utile con dei tentativi...

Ecco qui il video che ho visto ultimamente: First Ascent!




Simpatico, girato molto bene e con immagini spettacolari. Arricchito da un finale a sorpresa in cui la spiegazione della morale della favola è lasciata ai protagonisti del video...ben fatto ragazzi!  :-)

In questo autunno scarsissimo di neve è necessario trovare il modo per crescere ed allenarsi comunque, nonostante freddo e buio. A volte sembra di volare, aiutati magari dalla necessità di sfogarsi, dalla bellezza dei paesaggi nebbiosi, dalla compagnia o dalla semplice voglia di fare....a volte sembra difficile tutto e scrollarsi di dosso il torpore e il calduccio della cuccia sembra impossibile....
A volte mi sembra di spingere un elefante su per le scale!

"I'm pushing an elephant up the stairs
I'm tossing up punch lines that were never there
Over my shoulder a piano falls
Crashing to the ground" (REM, The Great Beyond)

Ciao ragass!!! Buoni allenamenti
JMB Re Re

giovedì 1 dicembre 2011

Novembre

Allora ecco qui il mese di novembre....una volta uno dei cani sciolti disse: "l'autunno serve ad allenarsi per l'inverno..."...beh, io odio l'autunno, speriamo almeno sia stato utile per l'allenamento, in attesa della neve!
  • Corsa: 13 tot 115 km;
  • Mtb: 5 tot 120 circa....molto circa;
  • Bici da corsa: 1...cosa???? :-0 che schifo...
  • Nuoto: 1...cosa???? :-0 che schifo...
  • Trave: 6, ok...
  • Arrampicata: 2, ok...
Allora come varietà ci potrebbe stare, mettendo insieme anche il fatto che c'è stata la vela mi pare anche...e il fatto che ad inizio novembre si era fuori porta....sta di fatto che la media è meno di un allenamento al giorno e perciò non ci siamo...
Per quanto riguarda questa settimana il riposo procede....mangiare-dormire-corricchiare....devo dire una cosa: ammiro senza riserve coloro i quali riescono a correre la mattina presto! Magari di inverno, magari soli...
Questo passaggio è dedicato a tutti quelli che si allenano nella solitudine:
"...as I was fishing from the bank of the river near the Nine-Acre-Corner bridge, standing on the quaking grass and willow roots, where the muskrats lurk, I heard a singular rattling sound, somewhat like that of the
sticks which boys play with their fingers, when, looking up, I observed a very slight and graceful hawk, like a nighthawk, alternately soaring like a ripple and tumbling a rod or two over and over, showing the under side of its wings, which gleamed like a satin ribbon in the sun, or like the pearly inside of a shell. This sight reminded me of falconry and what nobleness and poetry are associated with that sport. The Merlin it seemed to me it might be called: but I care not for its name. It was the most ethereal flight I had ever witnessed. It did not simply flutter like a butterfly, nor soar like the larger hawks, but it sported with proud reliance in the fields of air; mounting again and again with its strange chuckle, it repeated its free and beautiful fall, turning over and over like a kite, and then recovering from its lofty tumbling, as if it had never set its foot on terra firma. It
appeared to have no companion in the universe -- sporting there alone -- and to need none but the morning and the ether with which it played. It was not lonely, but made all the earth lonely beneath it. Where was the parent which hatched it, its kindred, and its father in the heavens? The tenant of the air, it seemed related
to the earth but by an egg hatched some time in the crevice of a crag; -- or was its native nest made in the angle of a cloud, woven of the rainbow's trimmings and the sunset sky, and lined with some soft midsummer haze caught up from earth? Its eyry now some cliffy cloud." D.T.

Il pezzo che mi piace di più recita "It was not lonely, but made all the earth lonely beneath it"...
Come dire: "non era solo, ma rendeva sola la terra al di sotto di lui" ...
Buon allenamento a tutti i solitari....
JMB ReRe