«En redescendant, le cœur léger, je sifflote gaiement. Je viens de gagner le ticket pour le cap Horn, l’Amazonie… Ah ! Connaître l’enfer vert, la chaleur suffocante, les moustiques, les papillons aux ailes moirées, manger de la soupe de perroquet Ara, de la queue de caïman, avaler des larves gluantes, découvrir les mers du sud, entendre rugir le vent des quarantièmes, entendre hurler celui des cinquantièmes en doublant le cap Horn, siffler le dauphins qui dansent au clair de lune, apercevoir les glaciers qui brillent au fond des fjords ! Je veux vivre à en crever…»
JMB

martedì 13 dicembre 2011

Settimana 5-11 Dic

Eccoci al sunto di una settimana finalmente attiva...l'unico guaio è che cominciano le cene in questo periodo e quindi per bruciare tutto ciò che si mangia bisogna allenarsi di più...! Meglio così...
Allora:
  • Corsa  3 all. (1 da 10 Mar, 1 da 7 Gio, 1 da 14 Dom)
  • Bici 1 (50 ai 25 Sab)
  • Trave 3 (Lun Mer Ven)
  • Arrampicata 1 (Gio)
  • Mtb (1 Gio)
Ok...ora come promesso ripilogo un attimo quello che dovrei sapere prima di affrontare la trasformazione snowboardifera definitiva da totalmente soft a mezzo hard...
Le informazioni che seguiranno sono state raccolte da un sito: www.freestylepark.it , ma ne avrò trovati a decine, tutti bellissimi! Solo che questo offre anche molti link utili e spiegazioni esaurienti ma mai prolisse...un link fenomenale da non perdere è www.alpinecarving.com e ci spiega proprio bene tutto! Al solito metterò i miei commenti in grassetto e il testo del sito in corsivo...


Allora... Le tavole hard si distinguono nettamente dalle tavole soft, in quanto sono mezzi studiati per avere principalmente gran velocità di cambio lamina e massima tenuta sul duro e in curva, e per permettere inclinazioni estreme.E qui ci siamo, perché si sapeva già...
Come ultima cosa uno sguardo all’utilizzo delle tavole hard. Chiaramente è escluso per loro stessa forma, ma anche per l’utilizzo di scarponi ed attacchi rigidi, qualsiasi utilizzo freestyle, anche se i più esperti azzardano anche dei salti. In freeride non sono certamente il mezzo più versatile e performante, specie in neve fresca, in quanto in media la poca superficie totale non aiuta al galleggiamento, ed inoltre la posizione del rider è rialzata e predisposta alla ricerca della lamina, cosa che provoca facilmente infossamenti, specie per i meno esperti; al contrario in percorsi fuoripista ripidi, estremi e ghiacciati, il sistema hard, magari in forme non lunghissime o anche crossover con tavole da freeride soft, trova ancora estimatori. In boardercross l’alpine gode tuttora di buoni vantaggi sul soft nei percorsi più veloci e meno accidentati, per converso cede inesorabilmente nei tracciati più vari e pieni di salti. Capisco che la tavola è meglio tenerla più larghetta allora per i miei utilizzi...perfetto, tengo quella che ho già :-) Per il cambiamento allora tanto vale agire su attacchi e scarponi...

Passando agli attacchi, possiamo dire che nell’alpine la loro semplicità costruttiva ne ha portato rapidamente a termine l’evoluzione. Ricordiamoci che gran parte della struttura che abitualmente vediamo in un attacco soft, nell’hard è in realtà integrata nello scarpone, quindi l’attacco hard è in realtà piuttosto elementare come funzionamento.

L’attacco hard è composto da una base più o meno romboidale allungata, con due archetti in acciaio posti su due elementi leggermente rialzati rispetto alla base, la talloniera ed il puntale. Uno di questi due archetti, normalmente quello davanti, è provvisto di una leva necessaria per bloccare lo scarpone, mentre quello dietro normalmente ha degli scansi sulla talloniera che lo bloccano in posizione alzata impedendogli di cadere all'indietro. Infatti per agganciarsi il rider infilerà la sporgenza posteriore dello scarpone hard sotto l’archetto posteriore, dopo di chè solleverà la leva anteriore bloccandola sopra la sporgenza anteriore dello scarpone. Per un immediato raffronto il sistema è lo stesso usato per gli attacchi fissi dei minisci da freestyle, che lo hanno ripreso proprio dagli attacchi hard dello snowboard.

Al centro dell’attacco è normalmente posto il disco, come negli attacchi soft. Invece per adattare l’attacco alla lunghezza dello scarpone normalmente talloniera e puntale – anzi meglio i carrelli superiori di questi due elementi - sono vincolati ad una vite senza fine che scorre in un dado, collegato invece solidalmente alla base; agendo sugli stessi si opererà anche la corretta centratura dello scarpone sulla tavola. Talvolta poi l’intero puntale e l’intera talloniera si possono avvitare alla base in due posizioni diverse, più o meno arretrate o avanzate, per favorire l’adattabilità degli stessi a numeri di scarpone piuttosto corti o lunghi.

Parti specifiche degli attacchi hard sono poi il canting ed il lifting.
Il primo, il canting, con siste in un dispositivo che determina l’inclinazione di un attacco verso il centro dello stance. Spesso è già premontato sugli attacchi, e ne viene consigliato l’uso fino ad angolazioni non superiori a 55 gradi. Serve per favorire l’inclinazione verso l’interno delle due gambe necessaria data la distanza dei due piedi, cosa che nel soft non si usa grazie alla flessibilità laterale dei softboots, mentre nell’hard viene da molti utilizzata proprio per la relativa rigidità degli hardboots o ancor di più degli scarponi da sci (peraltro sconsigliabili). Normalmente il canting è composto da semplici zeppe a cuneo da fissare fra la talloniera ed il puntale e la base, ciò impone logicamente l’uso di viti di lunghezza differenziata per il lato rialzato (viti normalmente fornite a corredo) per fissare puntale e talloniera alla piastra base dell'attacco.
Il lifting invece consiste in un sistema per determinare l’inclinazione verso la punta dello scarpone posteriore, o verso il tacco dell’anteriore, per compensare in parte la posizione del rider in caso di angoli piuttosto accentuati degli attacchi, come 60/55. I detrattori del lifting fanno notare che il suo utilizzo determina una certa contro rotazione del busto verso l’avanti, viene comunque consigliato solo per angolazioni attacchi, come detto, superiori ai 55 gradi, spesso in alternativa al canting. Anche il lifting è spesso composto di due zeppe a cuneo, magari meno accentuato, da porre fra talloniera e base, per cui per fissarli anche qui si rende necessario necessario l’uso di viti più lunghe dalla parte rialzata.
Diciamo che attualmente la tendenza è, per rendere il gesto atletico più naturale e meno lontano da quello soft, di utilizzare angolazioni relativamente basse degli attacchi, tipo 48’/43 o 52’/45’, con il canting ma senza il lifting. Ovviamente poi molto dipende dal gusto e anche dalle esigenze fisiche di ciascuno, c'è chi non sopporta nè l'uno nè l'altro e tiene gli attacchi totalmente flat, chi invece si trova bene usando contemporaneamente sia canting che lifting.
Un cenno merita un disco di rialzo tagliato obliquo, prodotto da Burton anni fa e non più in commercio, che andava interposto fra attacco e tavola e permetteva di introdurre un certo canting o un certo lifting, o entrambi, con notevole facilità e senza alterare in alcun modo il piano d’appoggio dello scarpone.
Da rilevare infine che, di fatto, gli attacchi hard sono normalmente compatibili con gli scarponi da sci, anche se l’utilizzo degli stessi può avere qualche controindicazione, di cui si parlerà più avanti; ed inoltre a livello di standard Iso non sempre anche se utilizzabili di fatto sono "normativamente" compatibili, per cui il loro utilizzo potrebbe portare in caso di rotture ad esclusioni di garanzia.
Per quanto riguarda i materiali, ovviamente massima importanza assume la loro solidità, infatti le trazioni del sistema hard non ammettono realizzazioni economiche e superficiali. Per cui i modelli da freecarve o da granturismo sono realizzati in plastica, a volte rinforzata con resina o inserti metallici, quelli race in metallo o metallo/plastica. Grande importanza ha la realizzazione degli archetti, sempre in acciaio, la cui qualità dovrà essere ineccepibile; la rottura di un archetto ad alta velocità può essere molto pericolosa.
Eccellente...

Buona settimana di allenamenti..
JMB Re Re

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