2) A casa ho una porta di quelle senza molla. Capita a volte, ma solo a volte, che per chiuderla gli do una spinta così giusta che la porta con la sua inerzia finisce per chiudersi perfettamente e delicatamente senza sbattere.
Una mattina è successo che ho dato una spinta accurata e ho proseguito dritto ma fermandomi proprio sull'uscio. La porta mi è arrivata alle spalle e, con un piccolo colpo alla schiena mi ha spinto un poco in avanti.
Lo dico perché tempo fa, un pomeriggio ero andato a fare una corsa in montagna. Una solitaria classica, ma in cui riesco a spremermi per bene.
E se le condizioni sono favorevoli ci sono allenamenti in cui anche solo dopo 1000 metri di dislivello riesco a provare sensazioni che poi tornando a casa non ritrovo più. Sono sensazioni che restano sui pendii e sulle cime delle montagne, lassù: nascoste da qualche parte tra erba e rocce.
Toccare la croce della cima dopo un chilometro verticale a tutta è come toccare il fondo della piscina dopo una serie di ripetute estenuante. E' come toccare la maniglia della porta di casa dopo una dura giornata di lavoro.
Quel pomeriggio mi ero spremuto per bene in salita. Arrivato in cima ho voluto abbandonarmi sul terreno. Esausto.... Nessuno nel raggio di chilometri...
Mi sono gettato a terra a pancia in su, braccia aperte. Al di sopra di me solo limpido cielo. Ho chiuso gli occhi e attorno, in tutto quel buio, piccole e grandi bolle gialle si aprivano e scoppiavano senza far rumore, come lampi, come lucciole, come nebulose (Aggiunta postuma: forse si, se dovessi descrivere l'immagine, sembravano due feti gialli che ruotavano lenti, ecco, si...)...
E mentre il respiro rallentava e le gambe bruciavano ancora per l'acido lattico, nella gola quel sapore di succhi gastrici e nelle orecchie il soffio del vento: ero confuso. E nell'affanno, nella gioia della fatica, lo si sentiva chiaramente: tuuuuu-tum! tuuuuu-tum! tuuuuu-tum! Sempre più forte ...
Ma non capivo se quello che sentivo era il pulsare del mio cuore oppure qualcos'altro: il tumulto dei vulcani, il ribollire del granito, lo sbuffare degli stantuffi delle fornaci nelle falde, il rumore del battere sul ferro dei fabbri nel centro della terra, la voce della pietra o il canto della roccia, il confessarsi dei roditori che masticano, il galoppare dei camosci... in altre parole, quello che sentivo, poteva benissimo essere il battito del cuore della terra, che mi faceva sobbalzare, mi chimava e mi diceva:
"alzati che il cielo ti aspetta".
Si, che insomma, è un po' quello che penso ti dicano prima di nascere.
Infatti allora mi sono rialzato, ho indossato la ventina e ho aperto le ali per la discesa. La vista del sole che tramonta è come una porta che mi tocca la schiena e mi butta dentro la giornata. E' li che la strana sensazione pervade tutto il mio essere...La sensazione di rinascere.... Non non posso fare a meno di cacciare un urlo in quei casi e buttarmi a capofitto giù per i sentieri.
Succede così, a volte, lassù...
JMBReRe
Ok...
PS: Rimettiamo a posto il diario:
Settimana 21-27 ott:
- Nuoto: 2 lun, gio;
- Bici: 2 all, 30 e 80 ven, dom;
- Corsa 4 all: 10 Mer, 10 Ven, 15 Sab, 10 Dom;
- Mtb: 50 sab;
- Secco_pesi: 2 all;
Settimana 28 ott-3 Nov:
- Secco pesi: 2;
- Nuoto: 2 all;
- Corsa: 6 mar, 10 mer, 10 sab;
- Scialp: 600 D+ Ven;
- Pista Sab;
- Bici: 25 dom;
Settimana 4-10 Nov:
- Corsa: 6 mar, 10 mer, 10 ven, 10 dom;
- Bici: 55 sab, 50 dom;
- Secco: mar e gio;
- Nuoto: gio;
Settimana 11-17 Nov:
- Secco: 2 all, lun e gio;
- Nuoto: 2 all: lun e gio;
- Corsa: 10 mar, 10 ven, 15 sab;
- Bici: 100 Sab;
- Escurs: 500 d+;
Ottobre 2013 così conta:
- Corsa: 18 all, 268 km;
- Bici: 5 all: 290 km;
- Nuoto: 9 all;
- Secco: 5 all;
- Mtb: 1 da 50...
Ottobre 2012 invece??
- Corsa: 16 All, 245 km ... ehm... ok....;
- Bici: 8 All, 427 km;
Diciamo che allora il 2013 è stato sia più vario che più intenso...avanti così...
Ciao....
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