Partiamo.
Innanzitutto, come sempre, mettiamo degli ingredienti, prima di impastare questo post: secondo me il giorno di Colombo dovrebbero spostarlo e metterlo il 3 agosto, cioè il giorno della partenza. Spero sia chiaro alla fine di questo post, il perché di questa affermazione. Quindi il lettore si attivi ad immaginare per conto proprio le circostanze della partenza di Colombo verso le Americhe. O quelle che lui credeva fossero le Indie.... i sette anni di battaglia per trovare i fondi e partire. L'equipaggio, l'arruolamento, la costruzione delle caravelle..."E' là che la troveremo ragazzi!!!"... "Per di là per di là"....
"Cominciai a navigare per mare ad un'età molto giovane, e ho continuato fino ad ora. Questa professione crea in me una curiosità circa i segreti del mondo. Durante gli anni della mia formazione, studiai testi di ogni genere: cosmografia, storie, cronache, filosofia e altre discipline. Attraverso questi scritti, la mano di nostro Signore aprì la mia mente alla possibilità di navigare fino alle Indie, e mi diede la volontà di tentare questo viaggio. Chi potrebbe dubitare che questo lampo di conoscenza non fosse l'opera dello Spirito santo?"(Cristoforo Colombo, Libro delle profezie, 67)
Sei il mio eroe!!!
Altro ingrediente: nessuno ha mai trovato una colomba ferita? L'ha mai accudita per qualche giorno per poi farla tornare a volare? Non è una cosa incredibile? L'avete fatta volare dalle vostre mani? Da un ramo? Da un balcone? .........Ha volato? Ha raggiunto un ramo, o un filo del telefono?
In seguito sgranellerò dei tratti del testo di Viva la Vida (canzone super famosa dei Coldplay)... Cercherò di creare un miscuglio vorticoso di concetti, per poi finire per creare nel lettore null'altro se non una vaga sorta di realizzazione interiore di ciò che vorrei far passare: le idee hanno una forza incredibile.. Smuovono le montagne. Le possiamo usare per sorreggerci nella realtà, equesta è un'altra sfaccettatura splendente e affascinante dell'essere umano, capace di automotivarsi internamente tramite l'immaginazione. Capace di fa crescere la struttura dell'idea e rendere più forti i pilastri che la sorreggono...tutto solamente tramite la progressiva e concomitante crescita della convinzione mentale e dell'attuazione reale.
Idea banale di domenica scorsa. ... cioè, questa cosa che io ci devo sempre mettere qualcosa inerente alla corsa dentro un post è un po una mattonata nelle balle. Cioè...è solo un pretesto. Ma sui bagni della mia facoltà c'era scritto con il pennarello: "Il testo senza contesto è solo un pretesto"....Allora, ora l'idea che avevo era banale e, obiettivamente, son ben conscio che a nessuno gliene dovrebbe fregare un cacchio. Ma la prendo come pretesto, per creare il contesto.
Idea di domenica scorsa allora: che idea è tenere quest'andatura per 42 km...? Mettete caso che volete fare un'andatura sostenuta durante una maratona, non sapendo bene se saprete reggerla, tutto qui.....
10 km...Sembra passato un minuto in tutto...Le caravelle son salpate... La colomba ha superato la notte....
"One minute I held the key
Next the walls were closed on me
And I discovered that my castles stand
Upon pillars of salt and pillars of sand"
"Per un minuto ho tenuto la chiave...[...]...e ho scoperto che i miei castelli stavano in piedi...(anche se) costruiti su pialstri di sabbia e sale. ". Per 10 km l'ho tenuta....
10-20-30 km....
"Be my mirror, my sword and shield
My missionaries in a foreign field"
Vola idea...vola....come una colomba, come una caravella...."Sii il mio specchio, la mia spada e il mio scudo....i miei missionari in campi stranieri. ".
Sii mio specchio, per aiutarmi a guardarmi da fuori. Perché nessuna impressione è efficace se non è obiettiva. Sii la mia spada, con cui possa attaccare.....sii il mio scudo, con cui possa difendermi...siate i miei messaggeri, i miei missionari, nei campi stranieri... vola, colomba!...solca l'atlantico, caravella!....
Attuare un'idea è costruire un ponte tra la sponda della realtà e la sponda dell'immaginazione sul fiume dei pensieri. Se il lato pratico dell'intelligenza è la deduzione e il lato pratico dell'azione è il suo effettivo svolgimento, il solo ponte che possa reggere il tuo peso sul fiume dei pensieri è quell'idea costruita con solide fondamenta su entrambe le sponde. Preparazione fisica e mentale sono progettisti nello stesso cantiere. Chilometro dopo chilometro il mio ponte regge...il mio "castello" regge...anche se le arcate le ho costruite con sabbia e sale...sabbia e sale. Da sponda a sponda le arcate piano piano si vanno incontro. Arcate nuove crescono a vista d'occhio se le aspettative vengono rispettate. Per reggere il peso dei volti, i pilastri affondano nel fiume dei pensieri, facendo gorgogliare i ricordi e i desideri come i pilastri dei ponti veri fanno con il flusso d'acqua.
".il mio "castello" regge...anche se le arcate le ho costruite con sabbia e sale...sabbia e sale." Magari è quello che si diceva anche Colombo, mentre, in trepida attesa continuava a scrutare l'ovest. Chissà se ha vacillato, nella sua testa. Chissà se nonostante tutto, non era imperturbabile e ha pensato, anche solo un istante, che la sua idea era costruitra con sabbia e sale..
Next the walls were closed on me
And I discovered that my castles stand
Upon pillars of salt and pillars of sand"
"Per un minuto ho tenuto la chiave...[...]...e ho scoperto che i miei castelli stavano in piedi...(anche se) costruiti su pialstri di sabbia e sale. ". Per 10 km l'ho tenuta....
10-20-30 km....
"Be my mirror, my sword and shield
My missionaries in a foreign field"
Vola idea...vola....come una colomba, come una caravella...."Sii il mio specchio, la mia spada e il mio scudo....i miei missionari in campi stranieri. ".
Sii mio specchio, per aiutarmi a guardarmi da fuori. Perché nessuna impressione è efficace se non è obiettiva. Sii la mia spada, con cui possa attaccare.....sii il mio scudo, con cui possa difendermi...siate i miei messaggeri, i miei missionari, nei campi stranieri... vola, colomba!...solca l'atlantico, caravella!....
Attuare un'idea è costruire un ponte tra la sponda della realtà e la sponda dell'immaginazione sul fiume dei pensieri. Se il lato pratico dell'intelligenza è la deduzione e il lato pratico dell'azione è il suo effettivo svolgimento, il solo ponte che possa reggere il tuo peso sul fiume dei pensieri è quell'idea costruita con solide fondamenta su entrambe le sponde. Preparazione fisica e mentale sono progettisti nello stesso cantiere. Chilometro dopo chilometro il mio ponte regge...il mio "castello" regge...anche se le arcate le ho costruite con sabbia e sale...sabbia e sale. Da sponda a sponda le arcate piano piano si vanno incontro. Arcate nuove crescono a vista d'occhio se le aspettative vengono rispettate. Per reggere il peso dei volti, i pilastri affondano nel fiume dei pensieri, facendo gorgogliare i ricordi e i desideri come i pilastri dei ponti veri fanno con il flusso d'acqua.
".il mio "castello" regge...anche se le arcate le ho costruite con sabbia e sale...sabbia e sale." Magari è quello che si diceva anche Colombo, mentre, in trepida attesa continuava a scrutare l'ovest. Chissà se ha vacillato, nella sua testa. Chissà se nonostante tutto, non era imperturbabile e ha pensato, anche solo un istante, che la sua idea era costruitra con sabbia e sale..
Magari è quello che ha pensato la colomba, quando ha sbattuto le ali fuori dal mio balcone ed è stata raggiunta da una folata di vento polverosa.
"Revolutionaries wait
For my head on a silver plate"
35-esimo km: "Rivoluzionari aspettano... la mia testa su un piatto d'argento"... ma il ponte non crolla, resta su mentre lo sto costruendo. Sto finalmente completando l'arcata centrale e tra poco lo potrò usare e riusare, per le mie truppe, per i miei messaggeri....... Chilometro dopo chilometro lui si regge. Tengo io la chiave del cancello. E ho spada, scudo e missionari...
Non può cascare questo ponte, è da quando l'ho per la prima volta immaginato, che è costruito, solo che ancora non lo sapevo. Ora sono arrivato a completarlo, nell'immaginario e nella realtà, mettendoci arcate e pilastri, partendo dalla sponda dell'azione.
Nonostante l'ammutinamento le caravelle han proseguito.
La colomba ha preso il volo.
42 esimo km: per me l'andatura (per me folle idea all'inizio) ha retto. 12 ottobre: Colombo arriva a SanSalvador nello stupore generale (la folle idea è compiuta nonostante tutto). La colomba si è appoggiata su di un ramo, laggiu, oltre la strada e la siepe....
42esimo chilometro, 12 ottobre, l'arrivo sul ramo....
Questa distanza, questa data, questa azione non renderebbero giustizia all'idea, e di conseguenza all'intera opera. Alla forza donata dall'idea per il completamento dell'opera. Sono io che ho fatto di sale e sabbia dei pilastri...ho dato alla materia la forma di un ponte. E ci ho costruito su un intera struttura. Un ponte di sabbia.. un castello in aria. Una cattedrale immaginaria. Sabbia e sale: sacchi di ricordi e sensazioni e sacchi di programmi e aspettative, desideri, per un cemento fabbricato proprio con l'acqua del fiume dei pensieri...... Arcate di intraprendenza e pilastri di deduzione.
E' da quando ho cominciato ad allenarmi che questa maratona è già stata corsa, solo che ancora non lo sapevo. E' dal momento che Colombo ha studiato le prime vecchie mappe, che le Americhe sono state scoperte (o riscoperte, perché se dico scoperte sono troppo eurocentrico)..... e questo non ha a che fare col destino o con "se son rose fioriranno" o storie simili. Ha a che fare con gli uomini e con la volontà e la forza delle idee e delle convinzioni....la capacità di mantenere la convinzione nonostante tutto, attraverso una strada fino ad un ramo, come attraverso l'atlantico fino ad un isola delle Antille, sapendo e sentendo nel profondo, che il libero arbitrio è il regalo più bello mai concesso agli uomini........e, con le dovute proporzioni, valido per una colomba....come per Colombo.
Concluderei perciò che il giorno di Colombo dovrebbe esser spostato almeno almeno al 3 agosto, giorno della partenza...E' quello il giorno che renderebbe giustizia alla sua folle e originale idea, inascoltata per anni. E' qui la genialità della sua opera e, alla fine, della sua impresa.
E' il giorno in cui l'hai tirata su da terra e hai deciso di aiutarla, che lei ha realmente ricominciato a volare.
FINE
FINE
Beh allora: la settimana 23-29 settembre ha visto fare:
- Corsa: 3 all: Lun 6, Mar 10, Mer 10;
- Nuoto 1 Lun e 1 Gio;
La settimana 30 Set- 6 ott:
- Corsa: 5 all: 10 Mar, 14 Mer, 10 Ven, 8 Sab, 68 Dom;
- Nuoto 1 Gio;
La settimana 7-13 ott:
- Corsa: 10 mar, 10 mer, 10 Sab, 42 dom;
- Bici: 40 ven;
- Nuoto Lun e Gio;
- Corsa: 17 All, 208 km;
- Bici: 10 All, 471 km;
- Nuoto: 3 allenamenti (che schifo...però non ho contato le nuotate in acque libere in effetti...);
Allora ora tiriamo le somme di settembre!
- Corsa: 15 All; 178 km;
- Bici: 8 All; 280 km;
- Mtb: 1 All; 16 km;
JMBReRe
E’ gia stanco di vagabondare sotto un cielo sfibrato
RispondiEliminaper quel regno affacciato sul mare che dai Mori è insidiato
e di terra ne ha avuta abbastanza, non di vele e di prua,
perché ha trovato una strada di stelle nel cielo dell’anima sua.
Se lo sente, non può più fallire, scoprirà un nuovo mondo;
quell’attesa lo lascia impaurito di toccare già il fondo.
Non gli manca il coraggio o la forza per vivere quella follia
e anche senza equipaggio, anche fosse un miraggio ormai salperà via.
[...]
E naviga, naviga via
verso un mondo impensabile ancora da ogni teoria
[...]
E’ da un mese che naviga a vuoto quell’Atlantico amaro,
ma continua a puntare l’ignoto con lo sguardo corsaro;
sarà forse un’assurda battagli ma ignorare non puoi
che l’Assurdo ci sfida per spingerci ad essere fieri di noi.