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Al ritorno alla tenda avevo il passo leggero. I miei piedi scalzi accarezzavano e pettinavano l'erba.
Il rumore dell'erba contro i piedi era inconfondibile e la sensazione di freschezza, anch'essa, era inconfondibile.
Fffffruitt Ffffffrrrrruitt Frrrrffrfuitt Fffffrrrrruitt, si sentiva.
E le fresche gocce di rugiada della notte si posavano senza peso sulla pelle ancora calda dei miei piedi. Prima di posarsi, però, si rovesciavano, ruotavano, danzavano e per un istante si angolavano perfettamente con i raggi del sole che le faceva brillare e poi sparire, quasi fossero state magnifiche fuliggini o piccole stelle cadenti che, invece di compiere le loro traiettorie celesti contro il nero di un cielo notturno, si andavano prima ad accendere e poi a spegnere sotto l'incedere dei miei passi, sul verde, diventato siderale, di un umido prato mattutino.
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JMBReRe
NB: Nella settimana 19-25 Agosto sono stato a correre solo una volta, il lunedì, per 10 km
- Corsa: 1 all, 10 km, Lun;
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