«En redescendant, le cœur léger, je sifflote gaiement. Je viens de gagner le ticket pour le cap Horn, l’Amazonie… Ah ! Connaître l’enfer vert, la chaleur suffocante, les moustiques, les papillons aux ailes moirées, manger de la soupe de perroquet Ara, de la queue de caïman, avaler des larves gluantes, découvrir les mers du sud, entendre rugir le vent des quarantièmes, entendre hurler celui des cinquantièmes en doublant le cap Horn, siffler le dauphins qui dansent au clair de lune, apercevoir les glaciers qui brillent au fond des fjords ! Je veux vivre à en crever…»
JMB

martedì 24 luglio 2012

Dolomites Sky Race 2012

Allora, prima di propinare un bel post a base di Dolomites, mi tocca fare la rendicontazione non di una ma di ben due settimane di allenamenti:

Settimana 9-15 Luglio:
  • Mtb : 50, mi pare; 
  • 10 Dom, 8 Sab, che schifo... + 1500 13 km (Corsa sullo Stivo) 
  • Bici: 25 Dom, 50 km Gio mi pare.... 
Settimana 16-22 Luglio:
  • Corsa: 22 km, DOLOMITES! 
  • Bici: 50 Martedì...poi nulla più...
Eccomi qui a raccontare la straordinaria esperianza della Dolomites Sky Race.
Qualcuno l'ha chiamata la "Stairway to Heaven". io dico che già il nome Sky Race dice tutto.
Sky Race, per sky runners, i corridori del cielo. Quante volte quest'espressione e la sua ardente traduzione mi han fatto sognare. Chi l'avrebbe detto solo pochi anni fa che avrei potutto buttarmi in mischia ed essere scambiato per uno sky runner, un corridore del cielo. Ma la sensazione è proprio quella di aver vissuto in sospeso per tre ore. Già a mezzogiorno non potevo più credere all'accaduto: sembrava di essersi risvegliati da una botta stordente, o da un sonno pesante. Ma andiamo con ordine.
Canazei, piazza centrale adibita a partenza: qualche minuto alle 8 e 30... Griglie, atmosfera di gara: aria frizzantina, musica a bomba che riverbera nella cassa toracica. L'elicottero sorvola la folla, lo speaker annuncia che nl punto più alto del tracciato ci sono -4°. Eh va beh... che ci devo fare....meglio che mi porto lo scaldacollo va...lo prendo e lo metto nella taschina della ventina. La ventina non la sposterò mai dalla cintura per tutta la durata della corsa. Pronti via: è partita la mia prima gara di sky running della mia vita. Non so cosa aspettarmi.
Un codone immenso di persone sguscia fino a perdita d'occhio per le strade del centro. Comincia la salita, una bassa pendenza. Sorpresa: ci sono persone che camminano. Questo è il campanello decisivo: le gambe sono a posto, il tempo è perfetto, il fiato c'è e alcuni camminano dove noi corriamo: ok, ne sono sicuro: la gara la finiremo e faremo bene. L'incubo dei cancelli chiusi al pordoi e alla forcella svanisce in un baleno.
La pista da sci in erba non è comunque un tratto esaltante e un paio di rampe ci intimano prudenza e presa di coscienza e di rispetto. Il codone fitto e rumoroso ora diventa più stretto, più rado e più silenzioso...
Ancora un paio di rampe erbose, un piccolo sentiero bagnato dei boschi. Potevo portare il cestino per i funghi! Riesco a pensare anche a stronzate come queste...via ...via dalla mia testa! Eh eh...ma mi fa piacere, perché per me sono sinonimo e sintomo di sicurezza. Ci siamo: abbiamo il controllo dell'azione e il fisico risponde: me la sto proprio godendo....sono proprio dove voglio stare. Nel posto e nel modo in cui voglio stare. non esiste altro che questo momento. Solo il mio paesaggio, il mio fiatone e il mio battito accelerato. La regina: la marmolada scintilla bianca come un palazzo d'avorio. I corridori a fianco mi superano e si fermano pure loro al primo ristoro. Esiste solo ciò che c'è adesso. Non c'è stato e non ci sarà nulla: c'è solo l'adesso. Tutto gira perfetto, non ci credo. La mente non corre neppure agli allenamenti e alle salite corse per allenarsi...non mi serve nulla in più di quel che vedo e sento. Non devo giustificare nulla e non devo trovare nessuna scusa...arrivo al Pordoi e mi gusto un bicchierino di sali.... meno di 50 minuti: bellissimo. Giro la testa a sinistra e vedo la salita e poi il canalone...qualche metro e poi l'elicottero che ci spia sornione si alza in volo e ci spazzola. Il cielo è blu incredibile. non azzuro o blu. Ne blu oltremare ne azzuro intenso. E' proprio blu incredibile. Proprio un colore a parte: quello del cielo di montagna limpido.
Lassù, bucando un sottile strato di nuvole, il codone di persone viene risucchiato nell'imbuto del canalone. il sentiero che prosegue a zigzag lassù si ferma e ad attendere c'è un gremito e caldo gruppo di persone che incitano. Mano a mano che si risale il vocio diventa semre più distinguibile fino a che il rumore diventa un insieme chiaro e distinguibile di voci e commenti, di grida e applausi. Inutile dire che la scarica di entusiasmo dona energie subito riconvertite in aumento di ritmo. Ecco il cambio pendenza, ecco la forcella: giù in carena si accelera...
'Ogni passo che fai potrebbe essere il tuo più grande errore' dice una canzone dei Coldplay...' puoi piegare, puoi romprere, è il rischiio che tu prendi...'...proprio così...infatti dopo un bel pezzo pianeggiante a tutta (forse anche sotto i 5 min/km) ecco il passo falso, ecco il sottile strato di ghiaccio...un piede messo male e mi ritrovo per terra. Ma un attimo dopo sono in piedi, come se avessi rimbalzato: boh!! Ci resto di sasso! Sono già di nuovo in piedi e comincio un'altra salita: quella per il Piz Boé... Sento un dolore lontano lontano, guardo in basso e sotto la tibia ho un taglio e il sangue gocciola verso il piede...è rosso intenso...non fa altro che aiutarmi ad andare sempre più forte, è come una frusta! Una frusta perenne...come non bastassero tutte l motivazioni che ho di mio, ora ho anche un ginocchio che sanguina! Mi sento invincibile....ovviamente NON è così, ma è molto importante sentirsi forti...molto.
Infatti scavalco a passi veloci e decisi l'ultimo dislivello positivo e mi concedo 20 secondi di stop completo sorseggiando dei sali caldi...ah che goduria! La marmolada si è coperta! ma non era splendidamente scintillante al sole un minuto fa? sento freddo...caccio la bocca nello scaldacollo, faccio due respiri profondi e mi butto giù!
Nonostante mi sembri di tenere un buon ritmo vengo subito sorpassato da un paio di baldi giovani che scendono come i camosci! Non si può rimanere indifferenti e si resta contagiati da tanta audacia! Provo ad aumentare un pochino e i muscoli non sembrabo soffrirne troppo. Le ginocchia tengono, il marchingegno ruota e pompa energie alla perfezione: mi sento bene.
Nei tratti a bassa pendenza riesco a recuperare metri dai corridori che mi precedono direttamente. La tecnica di corsa cambia e mi sento a mio agio allungando la falcata e alzando talloni e ginocchia. Poi un'altra discesa più ripida e vengo subito ripreso da coloro che avevo staccato nel tratto più dolce.
Che bello: si salta un rusciello! Poi slalom tra le rocce e poi giù a bomba per un piccolo ghiaione! I ragazzi straordinari che sorvegliano lungo il percorso mi intimano di andare con calma, forse dopo aver dato un occhio alla chiazza di sangue sotto il ginocchio. Ma non me ne curo...non per mancanza di rispetto, ma perché non riuscivo ad immaginarmi il lunedì...c'era solo la gara in quel momento, la foga, il risucchio della gravità. Se non mi fossi fermato da solo ci avrebbe pensato il terreno: ma poco me ne importava.
Comincia il cambio di vegetazione...l'altimetro segna numeri sempre più bassi...eccoci subito sotto i 2000... Purtroppo questa informazione agisce da narcotico sulle mie gambe: comincio a rallentare e alcuni missili mi sfrecciano accanto. Non reggo molto bene le pendenza evidenti, ma da li a poco ricominciano le pendenze dolci. Su un bel rettilineo mi viene a bussare una vecchia conosenza: un bel crampo al polpaccio destro. Lo conosco troppo bene per rimanerne soggiogato e procedo spingendo di meno con la punta del piede dx e appoggio meglio il tallone sfruttando meglio la rulllata. L'altimetro sembra un conto alla rovescia e non la smette di scendere!
Rivedo accanto la pista da sci risalita all'andata...ci siamo: uno dei ragazzi mi dice che mancano 3km. Ce la farò a finire in meno di tre ore? sono a 2 e 47 e mancano 3km...due calcoli da freddo maratoneta mi dicono che li dovrei fare a meno di 4 min/km. Non so se ce la faccio, ma non mi importa, voglio scoprirlo. Altre due discese più nette e vengo affancato da un ragazzo che se ne va giù a gambe levate: lo seguo...comincia l'asfalto e poi il ciottolato. C'è così tanta gente in centro a Canazei che non si può rallentare...preferirei cadere e rotolare fino all'arrivo piuttosto di rallentare. Comincia il ciottolato e si viene investiti dalla voce dello speaker che annuncia i corridori in arrivo. Bam: fine...è tutto ovattato sento i rumori distanti distanti.... mi trastullo e ciondolo, mi metto la maglietta sul volto per asciugare il sudore e mi volto a guardare il cronometro ufficiale....la prima cifra è ancora un 2! Evvai! Che senso ha poi aggrapparsi ad una cifra...cosa vorrà dire...boh, non so, ma è un ulteriore scheggia di felicità che mi si infila dentro.
Tutti quelli arrivati davanti mi sembrano marziani, da tanto che ho dato per il mio piccolo risultato...Stelle e tempeste! E' proprio finita! Ce l'abbiamo fatta!

NB: vi metto qui anche il percorso GPS in formato kml (Google Earth) del tracciato di domenica!
Anzi, non so come si fa...provo a metterlo di spalla al blog! Eccellente!

Stasera e ieri sera 30 km al colpo in bici, il vecchio circuito della crono che han fatto qui al giro! Non potevo resistere nonostante le gambe doloranti dopo domenica :-)

JMBReRe

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