«En redescendant, le cœur léger, je sifflote gaiement. Je viens de gagner le ticket pour le cap Horn, l’Amazonie… Ah ! Connaître l’enfer vert, la chaleur suffocante, les moustiques, les papillons aux ailes moirées, manger de la soupe de perroquet Ara, de la queue de caïman, avaler des larves gluantes, découvrir les mers du sud, entendre rugir le vent des quarantièmes, entendre hurler celui des cinquantièmes en doublant le cap Horn, siffler le dauphins qui dansent au clair de lune, apercevoir les glaciers qui brillent au fond des fjords ! Je veux vivre à en crever…»
JMB
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martedì 31 maggio 2016

Il primo giorno di scuola (+Aprile 2016)

A qualcuno sembrerà incredibile, ma ecco dopo tanto tempo un post.
Ultimamente sono stato affaccendato e quindi non ho più scritto. Ma qualcosa ho meditato e se la fortuna mi assisterà riuscirò a scrivere dell'altro.
Per ora allora riporto il diario semiaggiornato degli ultimi periodi, ma sarà a breve che metterò nuove sensazioni nero-su-bianco!

Ma ora che succede? Cos'è il primo giorno di scuola?
Sono tornato a nuotare dopo un anno e perlopiù in acque libere: avrò fatto 1k, niente di particolarmente degno di nota. E' stato come al primo giorno di scuola al ritorno dalle vacanze: quando rivedi tutti i tuoi compagni dopo mesi, e ti tornano poco poco alla mente tutti i ricordi passati.

Rivedo nella testa le mattonelle della piscina in cui mi allenavo fino all'anno scorso. Mi tornano alla mente quei piedi bianchi che seguivo come comete nelle torbide acque di Zurigo. Ricordo il sapore dell'acqua di lago e la carezza dello strato sottile superficiale dei legami ad idrogeno. Mi sembra di poter toccare molecola per molecola tutta quell'acqua che si spalma sul mio viso. Ed eccola là infondo la mia boa, quella a cui giro attorno ai 500 mt.
Bianca come uno spettro. Bianca come l'indifferenza. Bianca come l'incorruttibilità.

Mi torna alla mente come respirare e quante volte guardare dritto per non sbandare. Mi ripeto nella testa come una macchina: "3 bracciate e respira, 3 respiri e uno sguardo avanti"... e poi ancora, ancora. Poi mi aggiusto con la corrente: "respira solo a sinistra all'andata, poi a destra al ritorno...4 bracciate, orsù! Fai ribollire questa teiera!".
"Ok, 4 bracciate. 1 respiro. 3 respiri uno sguardo in vanti: attento alla boa!". Eccola la destinazione, eccola la liberazione.
Bianca come la neve, bianca come la gioia. I muscoli della schiena non potrebbero stare meglio: mi sembra di poter sentire la contrazione di ogni fibra.

La muta con delicatezza scivola. (NB: Delicatezza. Scivola).
Arriva il tramonto e tutto si tinge di arancione. Di oro e ambra.

Esco dall'acqua e mi incammino nella serata afosa di fine maggio. Metto la borsa della muta a tracolla e questa mi bagna il sedere. Mentre cammino sulle piastrelle non posso fare a meno di guardare il tramonto. Ecco che la, in mezzo alla ritrovata serenità di una calma culla e nella deriva delle onde al tramonto, la mia boa si perde come fosse la nota del violino di uno zingaro. Come fosse il banco di scuola che mi aspetta.



"Bentornato JMBReRe", mi dice!

Settimana 04-10 Aprile:
  • Lun: boulder
  • Mar: c5k
  • Mer: secco
  • Gio: c8k
  • Ven: secco
  • Sab: c5k
  • Dom: falesia

Settimana 11-17 Aprile:

  • Lun: b50k
  • Mar: secco
  • Mer: boulder
  • Gio: c5k
  • Ven: boulder
  • Sab: arr alpino, b60k
  • Dom: falesia, b30k
Settimana 18-24 Aprile:
  • Mar: c5k
  • Gio: secco
  • Ven: b30k
  • Sab: c12k
  • Dom: arr alpino
Settimana 25 Aprile 01 Maggio:
  • Lun: esc 1000d+ matt, 400 d+ pom
  • Mer: secco
  • Gio: mtb15k
  • Ven: c5k
  • Sab: falesia
Settimana 02-08 Maggio:
  • Lun: c 6km/h 12% 1h
  • Ven: mtb15k
  • Sab: esc 1000 d+
  • Dom: falesia
Settimana 09-15 Maggio:
  • Lun: c 1h 6km/h 12%
  • Mar: c 6km/h 12% e 10%
  • Ven: b30k
  • Sab: 1200d+ scialp (Marmolandia 60 cm pow day)
  • Dom: b50k
E allora quindi aprile 2016 cosa racconta? Vediamo:
  • Corsa: 9 all, 55 k       :-)
  • Bici: 5 all, 200k         :-)
  • Faesia: 4 uscite          :-)
  • Boulder: 3 uscite       :-)
  • Secco: 5 sessioni       :-)
  • Vie alpinismo: 2        :-)
  • Escursioni: 2, tot 1400 d+ :-)
  • Mtb: 15k :-)
Lo so, lo so. Il volume delle singole attività non giustifica la faccina felice, ma per il 2016 questo aprile è importantissimo. Sembra essere il primo mese in linea con gli anni passati (31 sessioni di allenamento), e i morale tocca le stelle!
Ma vediamo se siamo veramente in linea con gli anni passati: 

Con buona approssimazione potrei dire che aprile 2015 si conclude con:
  • Secco: 27 all;  :-)
  • Nuoto: 1;        :-(
Quindi Aprile 2014 contò:
  • Secco: 6 :-/ 
  • Nuoto: 12 :-)
  • Corsa: 45 km in 5 allenamenti :-( che schifezza
  • Bici: 160 km in 3 uscite :-(
  • Mtb: 45 km (che cazzo è?)
  • Escursione: 8-9 uscite...mettiamole va....(Corsica)
Aprile 2013:
  • Corsa: 16 all, 181 km, ok, nella media;
  • Bici da corsa: 2 tot 76;
  • Arrampicata: 2 falesia, 2 vie lunghe;
  • Scialp: 1 da 300... se non la mettevo facevo più bella figura :-(
Aprile 2012 cosa mi aveva visto fare?
  • Corsa: 10 all (direi sotto media...) 126 km (direi sotto media....)
  • Mtb: 3/4 all e in tot 130 km circa...boh...
  • Bici corsa: 2 e in tot 50 km...direi che abbiamo fatto pena...
  • Trave: 6 all, ok ci stà se scarichiamo l'ultima sett
  • Snow alp: 2 da 700 l'una...che goduria...

JMBReRe

martedì 5 aprile 2016

La creatura (+ mesi: gennaio, febbraio, marzo 2016)

"Dio t'aiuti, vecchio: i tuoi pensieri hanno creato in te una creatura"
-H.Melville- Moby Dick

Questa citazione e questo post sono dedicati a coloro i quali hanno una fissazione. Che la loro ossessione sia una persona, un luogo, un'attività o qualunque altra cosa, non importa. Questa piccola frase, che trovo sul retro della mia edizione Feltrinelli di Moby Dick, mi porta alla mente tutte le mie fissazioni.

Molte volte le nostre fissazioni sono fatte solo di pensieri, piuttosto che di fatti concreti. Sono creature, appunto. Solitamente la fissazione è per qualcosa che avevamo e abbiamo perduto, o per qualcosa che abbiamo voluto con tutto noi stessi ed eravamo vicini a poter avere. La felicità, ad esempio.

Queste creature ci chiamano e hanno grande attrattiva su di noi. Non possiamo fare a meno di correre e di correre verso l'idea di felicità che provavamo allora, ma con l'essere di adesso. Una disperata corsa verso qualcosa che non c'è più: una bolla di sapone.
E' questo allora quello a cui sono destinato? Correre per sempre verso qualcosa che non esiste più?

Mi fermo e penso....
No! Non ci si può credere ad una cosa così. Corri ragazzo corri... se perdi, non perdi nulla; se vinci, vinci tutto. La tua bolla ti ha guidato allora, e ti guiderà anche adesso. Sei diverso tu, è diversa lei, ma sei sempre tu, ed è sempre lei.
Non è che voglio ciò che amo, piuttosto amo ciò che voglio. E ora voglio correre...La mia corsa non si ferma qui.
Non si ferma una mattina di primavera. Aprile è il mese giusto per nascere, non di certo per morire.

"Buongiorno belva primitiva, buongiorno capitano Achab!"
NB: Chris McCandless credo che in questa citazione raccolga la belva primitiva, cioè Buck, del Richiamo della Foresta, e il capitano Achab di Moby Dick, appunto...

Tutto torna perciò... vai! Vai Buck! Muovila questa slitta! "Come tu mi ami!"

Come ogni corsa che si rispetti, comincia coi primi passi. Eccoli:

Sett 04-10 gen
  • Falesia: Mar (Siurana)
  • Bulder: Ven;
  • Scialp: 600 D+ (Folgaria)
  • Corsa: 7k dom;
Sett 11-17 gen
  • Boulder: lun, mar, mer, ven;
  • Bici: 40k sab;
  • Falesia: dom (sengio rosso)
Sett 18-24 gen (fermi per ISPO Monaco)
  • Skiroll 1000 D+ dom;
Sett 25-31 gen (ISPO)
  • Skiroll: lun, mar, mer tot 3x1000;
Sett 01-07 feb
  • skiroll: lun 1000d+;
  • Boulder: mar;
  • Falesia: dom (regina del lago)
  • Corsa: 10k dom;
Sett: 08-14 feb
  • Boulder: lun, ven;
  • Secco: mer;
  • Corsa: 5k gio;
  • Scialp: 1000 sab, 1000 dom; (costabella + costabella)
Sett 15-21 feb
  • Boulder: lun, ven;
  • Corsa: 4k mer;
  • Scialp: 800 sab, 800 dom;  (cima trappola/gaibana e cima in lagoraichenonricordocomesichiama)
Sett 22+28 feb
  • boulder: lun, ven;
  • corsa: 5k mer;
Sett 29 feb-06 mar
  • boulder: lun;
  • corsa: 5k mar, 5k gio;
  • secco: sab;
  • esc: 200 d+ dom!
Sett 07-13 Mar
  • Boulder: lun, ven;
  • secco: mar;
  • corsa: 5 gio;
  • Scialp: 1000 sab, 1000 dom;   (marmolada + costabella)
Sett 14-20 mar
  • boulder: lun, ven;
  • secco: mar, mer;
  • corsa: 5ksab;
Sett 21-27 mar:
  • boulder: lun, mer, ven;
  • corsa 5k gio;
Sett 28 mar - 03 apr:
  • corsa: 5k lun, 5k sab, 5k dom;
  • boulder: mar, mer;
  • bici: 30 k dom; 
  • Falesia: dom;
Quindi vediamo le mensilità:
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Gennaio 2016 (confronto impietoso con la storicità!)
  • Corsa: 1 all, 7k;          :-(
  • Boulder: 5 all;             :-/
  • Scialp: 1, 600 d+        :-(
  • Bici: 1, 40k                 :-(
  • Skiroll: 4 all, 4000 d+  :-/
Gennaio 2015 conta:
  • Corsa: 4 all, 39               :"-( (fermi per infiammazione)
  • Secco: 8 all;                    :-/
  • Nuoto: 7 all;                    :-/
  • Trail: 3 all: 2200 D+;      :-/
  • Scialp: 1, 1000D+;          :-(
  • Bici: 1, 60k;                     :-(
Gennaio 2014 allora: 
  • Corsa: 6 all: 65 km (fermi per infiammazioni) :"-(
  • Secco: 16 All; Mi pare.... :-)
  • Nuoto: 18 All; ?? boh :-)
  • Bici: 50 km; :-(
Gennaio 2013 conta:
  • Corsa: 22 all, 212 km;         :-)
  • Bici da corsa: 2 all, 70 km;  :-/
  • Nuoto: 1 All;                       :-(
  • Scialp: 2 (1700 D+)            :-/
  • Fondo: 15 km;                    :-O
Gennaio 2012
  • CORSA Sessioni: 18, Km: 145 -> Va bene, siamo nella media....
  • BICI da CORSA Sessioni: 3, Km: 160 ...beh va beh, uno schifo...
  • MtB Sessioni: 2, Km: 60
  • ARRAMPICATA Uscite: 1
  • BOULDER Uscite: 1
  • SNOWBORDALP Gite: 1
  • ESC-ALP Gite: 1
  • SECCO-PESI Allenamenti: 9
  • ROLLER Allenamenti: 1, km: 15
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Febbraio 2016:
  • Skiroll: 1 1000d+        :-(
  • Boulder: 8all;              :-/
  • Falesia: 1;                    :-(
  • Corsa: 4 all; 24k!!!!    :-)   (di incoraggiamento)
  • Scialp: 4 3600              :-)
Febbraio 2015:
  • Secco: 13 All              :-)   metto il sorriso, come il 6 di fiducia che ci davano alle superiori! 
  • Nuoto: 9 All                :-) 
  • Skiroll: 4x1000 D+;    :-)
  • Scialp: 2x1000 D+;     :-(
  • Bici: 50 km                 :-(
Febbraio 2014:
  • Nuoto: 16 all; :-)
  • Secco: 11 all; :-/
  • Corsa: 10 All, 70 km :-) finalmente!
  • Scialp: 3 uscite 2500 D+ :-/
Febbraio 2013
  • Corsa: 18 all, 274 km; :-) 
  • Scialp: 1 da 1000 D+ -> :-( Che pena 
Il febbraio 2012 mi aveva visto fare:
  • Corsa: 17 all -> 159 km ...uhm de dum....può andare bene dai...
  • Bici da corsa: 0 all ...molto bene direi, sono un asino!
  • Mtb: 1 all...come non averlo fatto...35 km
  • SnowAlp: 1 da 700 :-(
  • Arrampicata: 2 all
  • Trave: 7 all
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Marzo 2016
  • Corsa: 6all, 30 k!!!     :-)
  • Bould: 9 all;                :-/
  • Scialp: 2, 2000d+;       :-/
  • Secco: 3all;                  :-(
Marzo 2015:
  • Secco: 8 all;
  • Nuoto: 2 all;
  • Bici: 60 km;
Marzo 2014:
  • Scialp: 2, 1800 D+ :-/
  • Corsa: 16 all, 132 km :-) (si torna a sorridere, non sono tanti, ma il trend è cambiato finalmente)
  • Secco: 9 all :-/
  • Nuoto: 12 all :-) 
  • Bici: 3, 130 km :-( (siamo sotto un treno, ritardo nella preparazione preoccupante)
  • Mtb: 1 da 30 :-( (bah estemporanea...quest'anno le due ruote sono fiacche)
Marzo 2013 invece ?? Direi un volume allenamenti decisamente ridotto...bene!!:
  • Corsa: 18 sessioni, 191 km; (tanto per capirsi)
  • Secco/Pesi: 4 All;
  • Scialpinistica: 4 tot 3000 m disl.
Marzo 2012 cosa mi aveva visto fare? (ero preso duro con l'arrampicata!)
  • Corsa 18 all e in tot 159 km...ok sopra media e sono soddisfatto
  • Bici da corsa 4  all in tot 220...insomma :-/
  • Mtb 2 all e 55 km
  • Trave 7 all
  • Boulder 3 all
  • Arrampicata 4 all
Ciao ragass
JMBReRe

giovedì 10 dicembre 2015

Aggiornamento diario (settembre 15, ottobre 15, novembre 15)

Non è che ci sia tanto da dire...il diario è poco aggiornato perché poco c'è da aggiornare.
Ma vediamo comunque ciò che è stato fatto negli ultimi tempi...nessuna nota positiva.

Settimana 21-27 Sett
  • Corsa: lun, mar, gio;
  • Bici: 90 sab;
  • Falesia: Dom
  • Boulder: mer, ven;
Settimana 28 sett-04 ott
  • Boulder: lun, mar, ven;
  • Corsa: Gio, dom;
  • Bici: 60k dom;
Settimana 5-11 ott
  • Corsa: lun, ven;
  • Boulder: Mar, gio;
  • Bici: 40k sab;
  • Trail 1000D+ dom;
Settimana 12-18 ott
  • Corsa: lun;
  • Trail: 500 d+ dom;
  • Falesia: Sab;
  • Bulder: mar, gio, ven;
Settimana 19-25 ott:
  • Corsa: lun, gio;
  • Trail: 500d+ sab;
  • Arr alpinismo: dom;
Settimana 26 ott-01 nov
  • Boulder: lun, mar, gio;
  • Trail: 400d+ sab, 1000d+ dom;
Settimana 02-08 nov
  • Boulder: lun, mer;
  • Trail: 400d+ sab, 1000d+ dom;
Settimana 9-15 nov
  • Bici: 40k dom;
Settimana 16-22 nov
  •  Boulder: lun, mar, ven;
  • Corsa: gio, sab, dom;
Settimana 23-29 nov
Niente di niente :-(

Settimana 30nov-06 dic
  • Corsa: lun, mar, mer, sab;
  • Trail: 400d+ dom;
  • Bici: 60k gio, 40k ven;
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Settembre 2015
  • Secco: 3 all;
  • Boulder: 12 all;
  • Corsa: 3 all;
  • Bici: 90k;
  • Falesia: 1 uscita;
Settembre 2014
  • Corsa: 20 sessioni, 217 km;  :-)  va bene, ci sta per la maratona di ottobre....
  • Esc: 3 uscite in tot: 2800 mdsl   :-/ no comment
  • Bici: 1 da 60;      :-(   (che schifo)
Settembre 2013
  • Corsa: 17 All, 208 km; 
  • Bici: 10 All, 471 km; 
  • Nuoto: 3 allenamenti (che schifo...però non ho contato le nuotate in acque libere in effetti...); 
Settembre 2012
  • Corsa: 15 All; 178 km; 
  • Bici: 8 All; 280 km; 
  • Mtb: 1 All; 16 km; 
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Ottobre 2015:
  • Trail: 4 all, 2400 d+;
  • Corsa: 7 all;
  • Boulder: 8 all;
  • Bici: 2 all, 100k;
  • Falesia 1
  • Alpino 1
Ottobre 2014:
  • Esc: 500 D+...va beh...          :-(
  • Corsa: 11 all, tot: 134 km;    :-/
  • Bici: 4 all; 220 km;               :-/
  • Secco: 5;                               :-/
  • Nuoto: 11;                            :-)
Ottobre 2013:
  • Corsa: 18 all, 268 km;
  • Bici: 5 all: 290 km;
  • Nuoto: 9 all;
  • Secco: 5 all;
  • Mtb: 1 da 50...
Ottobre 2012:
  • Corsa: 16 All, 245 km ... ehm... ok....; 
  • Bici: 8 All, 427 km; 
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Novembre 2015:
  • Boulder: 5 all;
  • Trail: 3 all, 2400d+;
  • Bici: 40k;
  • Corsa: 5 all;
Novembre 2014 conta:
  • Corsa: 13 all, 130 km;  :-)
  • Bici: 6 all, 245 km;       :-/
  • Nuoto: 8 all;                  :-/
  • Secco: 11 all;                 :-)
Novembre 2013 
  • Corsa: 161 km per 14 all;
  • Bici: 130 km in 3 sedute;
  • Nuoto: 7 all;
  • Secco: 8 all;
  • Scialp: 2 1000 e 600 D+;
  • Esc: 1 da 500 D+ easy;
Novembre 2012
  • Corsa: 12 All, 146 km :-\ 
  • Bici corsa: 1 da 25 :-(
  • Secco-Pesi: 8 all ;-P
Novembre 2011:
  • Corsa: 13 tot 115 km;
  • Mtb: 5 tot 120 circa....molto circa;
  • Bici da corsa: 1...cosa???? :-0 che schifo...
  • Nuoto: 1...cosa???? :-0 che schifo...
  • Trave: 6, ok...
  • Arrampicata: 2, ok...
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JMBReRe il misero

sabato 26 settembre 2015

Luglio e agosto 2015

Che mi sono anche dimenticato di aggiornare il diario:

Settimana 27 luglio - 02 Agosto
  • Secco: Mar;
  • Boulder: Mer, Gio;
  • Nuoto: Gio;
Ora accorpo le tre settimane 03-09 e 10-16 e 17-23 perché ero a girovagare per i fatti miei... magari se riesco butto giù qualche tracciato.
  • Boulder: 3 all (Bishop);
  • Esc: 7 gg (Yosemite);
  • Corsa: 3 all, 15k (saltuario);
  • Secco: 1;
Settimana 24-30 Agosto:
  • Secco: 5 all mar mer sabx2 dom;
  • Boulder: 2 gio ven;
Settimana 31 Agosto - 06 Sett:
  • Secco: 2 all lun mar;
  • Boulder: 2 All gio ven;
Settimana 07-13 sett:
  • Secco: sab dom;
  • Boulder: Mer, Gio, Ven;
Settimana 14-20 Settembre:
  • Boulder: mar, mer, gio;
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Con questo, luglio 2015 conta:
  • Secco: 7 All;       :-/
  • Boulder: 13 All;  :-)
  • Arr: 1;                  :-(
  • Nuoto: 2;             :-(
Vediamo gli anni passati cosa avevamo prodotto.
2014
  • Corsa: 12 all, 143 km;                           :-)
  • Bici: 6 all, 425 km;                                :-)
  • Nuoto: 9 all;                                          :-)
  • Escursione: 1 da 400-500 d+ forse;       :-(
2013
  • Corsa: 14 All, 173 km;
  • Bici: 9 All, 415 km;
  • Falesia 1 uscita :-(
  • Nuoto: 5 all, 5000 mt... che schifo
Luglio 2012 avevamo fatto:
  • Corsa: 11 All, 123 km;
  • Bici da corsa: 9 All, 350 km;
  • Mtb: 2 All, 70 km;
  • Via di Roccia 1;
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Ora Agosto 2015

  • Esc: 7gg trekking;
  • Secco: 7 all;
  • Boulder: 4 uscite;
Agosto è sempre un mese un po' così. Di solito si viaggia quindi è difficile chiamare allenamento ciò che si fa. Infatti anche l'anno scorso dicevo:
"Allora agosto è sempre un mese un po strano. Diciamo che è sempre un po' un casino fare il conto di agosto...proviamoci...quindi approssimativamente agosto 2014 consta di":
  • Corsa: 12 uscite (8000 d+ più o meno) :-)
  • Bici: 50 km :-(
  • Mtb: 2x140 km :-(
  • Via di roccia :-( 
  • Falesia 1 volta che schifo :-(
  • Escursioni: svariate...mettiamo in tot 6 x 6000.... so di essere conservativo...
Agosto degli anni passati??
Tutto agosto 2013 insomma conta:
  • Falesia: 2;
  • Via alp: 1;
  • Corsa: 142 km in 13 all;
  • Bici: 445 km in 8 all;
  • Nuoto 1500 m (che schifo...)
Agosto 2012 ha visto fare:
  • Corsa: 10 All: 89 km (sotto media)
  • Mtb: 4 All: 102 km;
  • Esc: 4: 6000+;
  • Falesia: 2;
  • Via lunga;
  • Nuoto 1 All...ah ah,potevo anche non metterlo...(non ho detto non farlo, ho detto non metterlo!)
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Ok, finalmente, diario aggiornato! Che fatica!

JMBReRe

sabato 1 agosto 2015

All'avventura (+Giugno 2015)

Allora tanto per fare io aggiornerei il diario.
Da quel che ho capito manca giugno e luglio addirittura :/

La notizia sorprendente e' che con luglio e' tornato il boulder. Si, non sto scherzando...
Ad agosto saremo in cerca di avventure tra lo Yosemite, il Sequoia National Park, Bishop, la Death Valley e il Grand Canyon...cercando il massimo fair means possibile. Tutto e' pronto.
Ci risentiamo al ritorno per qualche altro post sconnesso.

All'avventuraaaaa!!!

PS:
Vediamo un po' il diario...

Settimana  1-7 Giugno
  • Secco: lun, mar, mer, gio, ven, sab;
  • Esc: 600 Dom;
  • Nuoto: mar;
 Settimana 8-14 Giugno
  • Secco: lun, mar, mer, gio, ven, sab, dom; 
Settimana  15-21 Giugno
  • Secco: lun, mar, mer, gio, ven;
  • Nuoto: mar;
Settimana  22-28 Giugno
  • Secco: lun, mar, mer, gio, ven, sab, dom;
  • Nuoto: mar;
Settimana  29 Giu-5 Luglio
  • Secco: lun, mar x2, mer, sab;
  • Boulder: Gio, Ven;
  • Arrampicata: Dom;
Settimana  6-12 Luglio
  • Secco: ven;
  • Boulder: Lun, Mar, Mer, Gio, Sab;
Settimana  13-19 Luglio
  • Secco: ven;
  • Boulder: Lun, Mer, Gio, Sab;
  • Nuoto: Gio;
Settimana  20-26 Luglio
  • Secco: ven;
  • Boulder: Lun, Mer, Gio, Ven, Sab;
  • Nuoto: Gio;
La conclusione e' che giugno 2015 si chiude con:
  • Secco: 28 allenamenti     :-D
  • Nuoto: 3 allenamenti;     :-(
  • Esc: 1x600 D+;               :-(
Finalmente torno ad allenarmi con una media di piu' di un allenamento al giorno, seppur di poco...ora il confronto con i miei alterego del passato sara' impietoso.
Giugno 2014 era epoca d'oro...un 70.30 alle spalle...e un IM in arrivo...eh va beh...:
  • Corsa: 18 all, 174 km; :-)
  • Bici: 11 all, 605 km; :-)
  • Nuoto: 10 all; :-)
  • Secco: 2 all; :-(
Giugno 2013 avevamo fatto:
  • Corsa: 14 all, 141 km;
  • Bici da c: 500 km in 9 allenamenti;
  • Nuoto: 1000 m;
  • Mtb 105 km, 3 all;
  • 2 esc: 1400 mt;
  • Scialp: 1100 D+;
Giugno 2012 avevamo prodotto:
  • Corsa: 15 All, 156 km, buono, in media.....
  • Bici corsa: 10 All, 380 km, ok...
  • Mtb: 2 All, 46 km, con catena rotta nell'ultimo giro...ah ah...
  • Escursione: 1 1000D+
  • 2 vie di roccia
Buon viaggio JMBReRe
(il mese di luglio non c'avevo voglia di farlo...ahaha)

sabato 17 gennaio 2015

Dicembre 2014 + anno 2014

Qualcuno potrebbe pensare che sono sparito dalla circolazione.
Questo è un post di passaggio, metto il diario e me ne vado a fare un giro...

Settimana 15-21 dic:
  • Corsa: 10 mar, 8 ven, 8 sab, 16 dom (1200up)
  • Bici: 30 sab;
  • Nuoto: lun;
Settimana 22-28 dic:
  • Corsa: mar 12, mer 8, ven 8;
  • Bici: 30 ven;
  • Nuoto: ven, sab, dom;
  • secco: ven, sab;
  • Scialp: 800 Dom;
Settimana 29 Dic-04 Gen
  • Corsa: 8 lun, 12 mar, 8 gio, 10 ven;
  • Trail: Mer 13k 440 d+, Dom 10k 600d+;
  • Esc: 600 d+ sab;
  • Secco: lun;
  • Nuoto: lun;
Settimana 05-11 Gen
  • Bici: 70 lun, 60 mar;
  • Corsa: 10 lun, 12 sab;
  • Trail: Mar 9 km, 1000D+;
  • Nuoto: sab;
  • Secco: gio, ven;
Dicembre 2014 conta:
  • Corsa: 125 km, 12 sessioni;     :-/
  • Bici: 60 km, 2 sessioni             :-(
  • Scialp: 4, 2800 up                    :-/
  • Nuoto: 10 all;                           :-)
  • Secco: 7 all                               :-/
Dicembre 2013 contò:
  • Corsa: 20 all, 232 km ?? 
  • Via alp: 2; 
  • Secco: 7 all; 
  • Nuoto 7 all; 
Dicembre 2012 contò:
  • Corsa: 20 all: 214 km; 
  • Mtb: 1 all, 40 km; 
  • Scialp: 2: 1000 e 1100 D+; 
  • Secco: 1; (che merda!) 
Dicembre 2011 contò:
  • Corsa: 15 (148 km)
  • Bici: 3 (140 km ah ah! Una barzelletta...che pena :-/ )
  • Trave: 10 (Parole dell'esperto Trip: "O la fai male, o appena vedi la trave ti vien da vomitare ormai..." ehm...un po' tutte e due...forse meglio cambiare e mettere mooolto più tappetino ed esercizi a corpo libero e/o pesi?)
  • Outsiders: Mtb (2), Arrampicata falesia 1, Trekking 1
Però dicembre non è solo mese di rendicontazione mensile. Bensì di rendicontazione annuale.
Aspetto prima andando a rileggere ciò che il mio alterego dell'anno scorso scriveva:

"Cosa proclamiamo per il 2014? Venghino signori venghino...allora: corsa bene 2000 km possono andare, ma vorrei molto curare di più il dislivello, quest'anno nel calendario lo metto oltre al chilometraggio. Bici: ormai è anni che lo dico: 5000 km minimo! Seh va beh. Nuoto: 2 allenamenti a settimana minimo + acque libere da aprile (non vedo l'ora). Gare: 70.3 di Jona, IM di Zurigo, Maratona di Vienna, Trail dell'Orsa. Gare non in calendario ma che ci piacerebbe fare: Transvulcania, IM di Nizza, KIMA. Capacità da raggiungere: 7a a vista (AHAHHAHAHAHA! Che ridere), 4 passi dolomitici prima in bici e poi a piedi, saper correre + di 100 km di fila, saper correre + di 100 km di fila con 5000 mt di dislivello, nord della marmolada, nord della presanella, nord del GP.... il resto sono sogni proibiti....
Oppure può anche essere che non faremo nulla di tutto ciò. Forse cuoceremo broccoli e stiveremo barattoli di marmellate e salse fatte in casa. Sarà ugualmente fantastico. "

CORSA
Sessioni: 158
Km: 1545
NUOTO
Sessioni: 112
SECCO-PESI
Allenamenti: 70
SNOWBORDALP
Gite: 9
Dislivello attivo: 7300
BICI-CORSA
Sessioni: 47
Km: 2425
BICI-MtB
Sessioni: 4
Km: 215
ARRAMPICATA
Uscite falesia: 1
Uscite vie alp: 2
ESC-ALP
Gite: 22
Dislivello attivo: 23500

Allora il primo numero che mi balza all'occhio è il totale dei 425 allenamenti...quindi sono contento perché abbiamo passato il limite di 365, il che mi pare positivo. Quest'anno vorrei introdurre il numero dei giorni di riposo anche e differenziare la corsa su strada dalla corsa in montagna.
Allora nella corsa NON abbiamo superato i 2000 annuali. Secondo me è complice l'infiammazione al ginocchio dx che ci ha tenuti fermi nei primi mesi dell'anno. Neanche in bici superati i 5000 annuali che rimangono difficili. Per quanto riguarda la partecipazione alle manifestazioni diciamo 70.3 di Jona SI, IM di Zurigo SI, maratona di Vienna NO (abbiamo corso Verona, instead). Gli obiettivi alpinistici sono stati cannati tutti. Le 3 nord (Marmolada, Presanella, GranParadiso), rimangono nel cassetto dei desideri.

"Sperate sempre in ciò che aspettate, ma non aspettate mai ciò in cui sperate.
Credete solo in ciò che vi convince, ma lasciatevi convincere solo da ciò in cui credete."
(Paul Preuss)

Buon 2105

JMBReRe





lunedì 15 dicembre 2014

Storiella + Novembre 2014

Il racconto che segue non ha riferimento a fatti realmente accaduti. E' frutto della fantasia.
Chiaro che leggendolo ognuno non potrà fare a meno di ricreare nella propria testa immagini di situazioni conosciute. Io l'ho fatto.
A me il racconto che segue lascia un po' di amaro in bocca e un po' di freddo nello stomaco.
Sarebbe bello, e in questo sta il mio tentativo, direte voi se fallimentare o meno, di far soffiare un po' di vento. Vorrei fissare per un attimo le immagini che seguono nel posto recondito dove i pensieri diventano ricordi e dove i ricordi diventano morali, fino ad influenzare il nostro agire. Questo flusso di ricordi, pensieri, idee, immagini è quello che io chiamo vento, in questo contesto. Il vento che soffia in montagna porta il timore del freddo e ci fa rabbrividire e noi reagiamo magari tremando e sfregandoci le mani. Allo stesso modo vorrei creare una piccola folata sulle cime delle montagne che ognuno di noi porta dentro per rabbrividire un attimo dall'interno: uno di quei brividi che ci fa scaldare, amare, agire per poter sperare un poco di più in una vita da uomini.

Girano molte storie di montagna. Spesso si tramandano di bocca in bocca e non si riesce mai a fissarle. Sfuggono, rimbalzano, si appiccicano. Le storie di montagna sono appiccicaticce.
La storia della montagna Rossa una di queste. Il protagonista di cui si narra potrei essere io, potresti essere tu, potrebbe essere lui. Potrebbero essere tutti. La montagna, potrebbe essere una strada. La valanga, quella, potrebbe essere una macchina. Insomma...La montagna è un pretesto. Giusto per dare al testo un contesto. 
Si racconta di un ragazzo che venne investito da una valanga sulla cima Rossa, sulle propaggini del monte Calendo, nella Verbania est. Accadde in marzo: mese autunnale nell'emisfero Australe. Lui aveva l'abitudine di avventurarsi in alta montagna da solo.
Alla vista di quel gigantesco fronte di valanga che si staccava e che veniva a lui presso, si sarebbe ricordato di quel giorno in cui, molti anni prima, aveva visto picchiare una ragazza, e dei nodi nel legno delle assi del soffitto del bivacco sotto cui si riposava solamente un mese prima e dove aveva pronunziato una tremenda profezia.
Se solo avesse avuto il tempo, di fronte a quel pezzo bianco di geologia glaciale che gli si abbatteva contro con una furia titanica, avrebbe maledetto tutte le scelte da uomo che non aveva fatto nel corso della sua vita. L'ultima, la più fatale –la pronuncia della profezia- non era diversa dalle altre. La realtà è che ormai da tempo aveva cominciato a seppellire da solo l’uomo che c’era in lui.
Il setto nasale se l'era rotto -ma più correttamente, per essere più gentile nei suoi confronti, dovrei dire che se lo fece rompere- una mattina grigia di dicembre di molti anni prima della caduta della valanga. (Ecco, io lo racconto così, e in effetti scrivo così, perché, come detto, vorrei essere gentile con lui. La realtà è che non si sa bene se quel setto nasale lui non se l'era rotto per una gomitata. A dire il vero non so neppure se se lo fosse rotto. Questa storia però è diventata parte di lui, e forse anche lui aveva finito per crederci. Aveva finito per avere un setto nasale rotto dalle sue fantasie, dai suoi rimorsi. In ogni caso, non voglio essere cattivo, dirò solo che il suo setto nasale si ruppe). Non so se si ruppe nelle circostanza in cui lui raccontava che si ruppe. Ecco però io credo che se è vero che il suo setto nasale si ruppe veramente nel modo che è solito raccontare, non sarebbe vissuto tutti quegli anni nei suoi bui rimorsi fino al giorno della valanga. Bui rimorsi. Si, perché è da quel triste mattino che la sua vita poco a poco cambiò. E fu da quel mattino che cominciò ad andare da solo per le montagne. In quel triste mattino della sua adolescenza camminava incappucciato nelle nebbie e nei vapori di una ferrovia. Quello che vide, sarebbe rimasto a lungo nella sua memoria: due figure scure, di un uomo e una donna si fronteggiavano. Sentiva le voci dei due che si alzavano sempre di più e percepiva una strana elettricità nell'aria. Ad un tratto la figura dell'uomo mosse un braccio e spalmò con violenza il suo polso sullo zigomo e poi sulla guancia e sulle labbra della figura della donna, che precipitò a sul fianco sinistro sorreggendosi a malapena con ginocchia e mani. Il ragazzo sentì un violento calore salirgli il collo e poi la testa e il cuoio capelluto. Fino a dargli la sensazione di potersi esfoliare come un serpente. Una parte di lui agì di istinto e avvolse le sue braccia attorno alla figura dell'uomo cercando di immobilizzarla. Fare a botte non era il suo mestiere. Tanto che, la sua azione tanto cavalleresca dal piglio eroico e dall'impeto coraggioso, prese i connotati incoerenti quando finì per biascicare: "ma che cosa fa?, si contenga!". Sentì le braccia disserrarsi e le costole piegarsi una ad una come i tasti di una pianola. La figura dell'uomo, in cui, finalmente riconobbe (che sorpresa) un uomo!, si dimenò e si liberò dalla presa. Quando fu libero di muoversi ruotò spalla e braccio all'indietro facendo fermare il suo gomito sul naso del ragazzo che, impreparato a tanta violenza, cadde supino sul sedere come se gli avessero sfilato il tappeto da sotto i piedi.
Ma l'uomo, che probabilmente di violenza e di mattinate fredde nelle ferrovie aveva vissuto, non si curò neppure di quel naso rotto, ma fece rialzare la figura della donna –nel quale si riconobbe, che sorpresa! una donna!- e con uno strattone la portò via nel buio. Mentre la strattonava e cercava di farla camminare impedendole di lamentarsi, passò davanti all'altra parte del ragazzo che nel frattempo se ne era stato immobile, con le mani in tasca, senza far nulla, sulla soglia di quella scena. Il ragazzo con le mani in tasca guardava sbigottito il ragazzo che, a terra, si teneva il naso e che gemeva per il dolore. Questi si mise una mano in tasca per cercare un fazzoletto con cui fermare il flusso di sangue vermiglio che sgorgava dalle narici. Orribilmente viola, una macchia di sangue si accumulava sotto la sua pelle, fino al di sotto degli occhi lucidi. Il ragazzo con le mani in tasca rimase con le mani in tasca. Non provò nessuna pena, ma al contrario, provò commiserazione. Tra sè e sè ripeteva: "ecco, hai visto che succede a non farsi gli affari propri...ed ecco...ciò che rimane di un uomo ora...una pettola insanguinata per terra. Uno sputo di catarro rosso...".
Quell'immagine, ma soprattutto quel pensiero, non lo avrebbero mai più abbandonato. Gli anni passarono e agli anni si aggiunsero ad altri anni. Quella commiserazione per l'altro si trasformò in commiserazione per se stesso. Perché aveva capito che di quel ragazzo maldestro che si era fatto rompere il naso non rimaneva molto, una volta che lo si guardava con le mai in tasca dall'alto in basso; ma di quel che rimaneva, almeno c'era qualcosa di essenziale, qualcosa che lo faceva rimanere uomo. Ecco cosa rimaneva di un uomo: qualcosa. Mentre a lui, al ragazzo con le mani in tasca, non rimaneva neppure quello. Quella macchia di sangue, non sarebbe mai andata via. Si sarebbe per sempre odiato per la commiserazione che aveva provato. Giurava di esser stato il ragazzo colpito da quel folle gomito, ma forse avrebbe solo voluto esserlo.
Ma ora, ora, era di fronte ad una montagna che cadeva. Un respiro gelido lo investì con l'urto di una tempesta. I suoi piedi si fecero molli e le gambe non rispondevano. Avesse dovuto descrivere quel vento, avrebbe detto che quello era l'alito di Giove. Si trovava di fronte allo scatenarsi della forza più grande che avesse mai immaginato: che annunciava il crollo del mondo e delle cattedrali della terra. Un boato immenso, di un ingombrante e assordante spessore, lo raggiunse e lo sorpassò; e con esso, un urlo straziante. Il grido di un cavallo bianco che veniva ammazzato dentro di lui cavalcava un’ondata il brivido: era il grido senza fiato della paura. Era il terrore.
All'alito fecero seguito, nell'ordine: il getto di cristalli, la raffica di schegge e la l'ondata di polvere. Ma fu dopo l'ondata di polvere che lui smise di distinguere. Distinguere colori, distinguere pensieri. Distinguere sensazioni, distinguere dove e come, fosse posizionato ogni pezzo del suo corpo. Fu allora che quel vomito bianco lo colpì, lo avvolse, lo abbracciò e lo trascinò per sempre con se. La neve polverosa si infilava nella giacca e nei pantaloni. Poi su per le narici e per ogni condotto che nel mondo dei vivi quel corpo  adoperava per nutrirsi d'aria. Neve fino alla gola. Polvere d'acqua e ghiaccio fino ai polmoni. Perse conoscenza. Poi perse la possibilità di riprendere conoscenza. Poi più nulla, ovvero, la sua conoscenza sparì, le cellule cerebrali che si erano spente a milioni in quel folle rimescolamento erano all'estinzione. Dal corpo senza più vibrazioni e tremori quella tempesta bianca aveva preso ciò che rimaneva dell'uomo: l'essenziale. Era diventato ghiaccio, quell'uomo diventato montagna.
Poi, silenzio. E ancora silenzio. Perché la montagna fa rumore ed esige silenzio. Senza appelli. Ore dopo, una folata di vento sollevò un turbine di neve e ghiaccio dalla cima, proprio sopra al pendio, dove, in quel primo pomeriggio, si era staccato un cornicione carico di neve. Ci fu uno sfarfallio di brillanti faville bianche e azzurre che poi si fecero trasportare giù per i pendii innevati. Nell'ultimo chiarore del crepuscolo, che colorava di rosa e di oro ora solamente le cime, fischiarono nelle serrature dei crepacci e sfilarono attraverso dei torrioni di roccia monumentali. Scesero ancora, intatte nel loro splendore. Sembravano la scia di una cometa. Si abbassarono ancora fino alla porta del bivacco, baluginarono intorno alla lampada accesa all'esterno e quando capitarono di fronte alla finestra chiusa, si spensero e caddero nel buio della bassa quota. In quel bivacco ci aveva dormito solamente un mese prima. Quella volta in cui aveva aspettato per un giorno intero il bel tempo. Quella volta, mentre si riposava nel caldo del sacco a pelo con le braccia incrociate dietro la testa, osservava le nodosità del legno chiaro di cui erano composte le assi del soffitto. Quei nodi sembravano delle lacrime. Sembrava che ci fossero solo dal momento che l'albero dalle quali erano state estratte aveva pianto per il dolore. Accanto ai nodi: strisce scure, serpeggiavano eleganti. Fissandosi sulle strisce non erano più i nodi ad essere gocce immobili, ma erano le strisce ad essere scie ferme delle lacrime sui loro volti polverosi. Ora invece i nodi erano immobili pilastri a cui l'acqua di quel fiume di dolore fluiva accanto. Dal tavolo, una candela faceva luce senza convinzione e metteva in movimento ogni cosa con le sue ombre rossastre e gialle e arancioni. Sembrava che il soffitto potesse prendere fuoco, ma che, sorprendentemente, ci si sarebbe potuti rimanere avvolti come in un caldo abbraccio. Riguardò il legno del soffitto: i nodi come gocce e le strisce come filamenti che se le contendevano. Poi riguardò ai nodi come noccioli immobili e vide di uovo le strisce muoversi. E poi pensò al gusto fruttato del vino, alle botti di rovere, all'immobilità del legno senza vita. "Che bello il nome Amaranta", sospirò. "Sembra un nome da legno, da albero. Ah! Potessi vivere in un albero". Lo sguardo finì poi sulla finestra. Poi attraverso la finestra fino alla nebbia azzurra e pallida che avvolgeva e premeva sul rifugio. C'era un pallore speciale. La luna piena non aveva forza per bucare le nuvole basse, ma le riempiva con talmente tanta smania di quel suo colore di perla che se qualcuno avesse detto: "ancora un po' e le nuvole scoppiano" nessuno avrebbe detto niente per deridere la sua eccessiva esclamazione. E la pressione della nebbia piena di luce fu talmente forte che compresse tutti i pensieri dell’abitante del bivacco fino all'immobilità totale. Scese la pace del sonno nel caldo delle coperte e nell'immobilità dei pensieri: persino le ombre proiettate dalla luce della candela sembravano fermarsi. Nodi e strisce che fino a quel momento aveva fatto muovere a suo piacimento solo con un semplice cambio di prospettiva, erano ferme immobili a pochi centimetri dal suo naso.
"Sai....", disse: "se ci trovassimo la fuori, investiti da una valanga e dovesse restare sotto solo uno di noi due, e si potesse scegliere tra i due chi potesse essere il travolto e chi potesse essere quello salvo con in mano l'ARTVA*...beh, io sceglierei di essere quello sotto."
Non stava parlando da solo. Stava parlando a quel ragazzo che, anni prima, aveva visto farsi rompere il naso da una gomitata. Insomma … Non aveva smesso di non essere uomo, nelle sue scelte.


E nessuno sopravvive a se stesso. 


(* l'ARTVA, ovvero il dispositivo per la ricerca dei travolti da valanga)

JMBReRe

Allora il diario invece:
Settimana 24-30 Nov
  • corsa: 8 mar, 10 mer, 10 dom;
  • bici: 50 sab;
  • secco: gio, ven, dom;
  • nuoto: gio, ven, dom;
Settimana 1-7 Dicembre:
  • Secco: mar, gio;
  • Nuoto: mar, mer, gio;
  • Scialp: 600 sab, 700 dom;
Settimana 8-14 Dicembre:
  • Scialp: 700 lun;
  • Secco: mar, gio, sab;
  • nuoto: mar, mer, sab;
  • corsa: 8 ven, 14 dom;
Quindi novembre 2014 conta:
  • Corsa: 13 all, 130 km;  :-)
  • Bici: 6 all, 245 km;       :-/
  • Nuoto: 8 all;                  :-/
  • Secco: 11 all;                 :-)
Nel complesso, direi ->   :-)

Cosa avevo fatto negli scorsi anni a novembre???

2013 
  • Corsa: 161 km per 14 all;
  • Bici: 130 km in 3 sedute;
  • Nuoto: 7 all;
  • Secco: 8 all;
  • Scialp: 2 1000 e 600 D+;
  • Esc: 1 da 500 D+ easy;
2012 invece? Novembre:
  • Corsa: 12 All, 146 km :-\ 
  • Bici corsa: 1 da 25 :-(
  • Secco-Pesi: 8 all ;-P
Nel 2011 cosa avevo fatto??
  • Corsa: 13 tot 115 km;
  • Mtb: 5 tot 120 circa....molto circa;
  • Bici da corsa: 1...cosa???? :-0 che schifo...
  • Nuoto: 1...cosa???? :-0 che schifo...
  • Trave: 6, ok...
  • Arrampicata: 2, ok...
Fate i bravi...

lunedì 24 novembre 2014

"Elogio della tecnica" o "Pezzi d'anima" o "Morire alle Azzorre" (+ Ottobre 2014)

Ecco.Non so se è troppo.
Però questo è quello.

Armando è uno dei tizi che il mercoledì sera viene a fare il corso di apnea in piscina. L'ho conosciuto mesi fa, perché si stava allenando nella corsia accanto alla mia.
Ecco lui è stato operato da poco ai ventricoli. Che io neanche sapevo che esistessero i ventricoli. Ad ogni modo il medico gli ha detto di andarci piano ad allenarsi.
L'apnea è uno sport (posso chiamarlo sport?) di notevole impegno fisico e mentale. A me fa paura l'apnea. Armando mi dice che è fondamentale la concentrazione e il rilassamento.
Ed è per questo che lui pratica. Per rilassarsi, per star meglio, perché gli piace...perché...eh. Vediamo....Passione, talento, arte, sono parole abusatissime. A dire la verità secondo me
quando si fa una cosa ripetutamente senza che nessuno la chieda e non si sa dire perché la si fa, beh allora siamo molto vicini ad aver centrato il mezzo con cui ci esprimiamo.
E molte volte lo facciamo da soli. Una volta ho sentito dire che "passione è ciò che fai quando nessuno ti guarda...". Mah, chissà...ma non divaghiamo...
Armando, ecco.
Vederlo il mercoledì sera alle 21 e 20 entrare in acqua dopo una lunga giornata di lavoro mi ricorda proprio questo concetto.
Dopo l'operazione ai ventricoli, va piano. Fa due vasche in apnea invece che tre. Perché il medico gli ha detto di calmarsi un po'. Ha la pancetta, Armando...e una muta nera e blu un po' bruttina ecco...
E poi una maschera. Che gli da proprio un aspetto strano. Una barba spesso incolta. A dire il vero ha anche dei denti storti. Ma un sorriso fantastico. Si perché
quando si riposa tra una serie e l'altra e magari si mette a chiacchierare con te e ti spiega tutte queste cose, lui ride. Quando ti parla dell'operazione, delle lunghe giornate di lavoro
, delle due vasche invece che tre...ride. Contento.
Io ci vedo il suo modo di voler bene ai suoi cari. Il suo modo di ricambiare ciò che ha avuto. E' il suo modo di esprimersi.
Non so, io credo nella forza di queste cose.

Nessuno può dirti in cosa o come devi esprimerti.

Per favore la libertà d'espressione. Che poi oggi è attraversare con il rosso. O attraversare i binari davanti al cartello "vietato attraversare i binari". Libertà oggi è il fumarsi lo spinello proibito.
Fare le 4 di notte in discoteca e poi venirsene fuori con frasi "ciò che facciamo in vita riecheggia nell'eternità"..."vivi come se dovessi morire domani"...ma perché hai bevuto 10 gin tonic e sei splendido?" ma vaffanculo...
Questo è peggio di un surrogato della libertà d'espressione.
La libertà d'espressione, intesa come naturale esternazione della propria individualità è "pino nella nebbia". Si sta rinchiudendo in un barattolo di conformismo. Tutto tracciato e recintato.
Riprendersi il diritto di esercitare la propria individualità parte anche nell'esprimersi in ciò in cui ci si sente di riuscire a farlo.
Ma Saviano aveva ragione. Chiunque abbia voglia di mettere il proprio ramo fuori dalla nebbia viene rimesso a posto.
Ci provano a rimetterti a posto. Ma non accade sempre. Perché fuori dalla nebbia c'è il sole, e la vita trova sempre la strada per rinnovarsi.

Per diventare ciò che si è nati per diventare passa senz'altro per il fare le cose come libere scelte. Riprendere e pretendere il diritto di avere i propri mezzi, per esprimersi.

Solo che serve la tecnica per esprimersi.
L'apprendimento della tecnica può sembrare freddo. Metodico. Troppo razionale per esprimere qualcosa che, in realtà, verrebbe meglio se espresso naturalmente. Ecco perché la tecnica deve essere
assorbita. Perché deve diventare parte del proprio movimento nello strato più recondito e legato, dei fasci muscolari.

"This is a guitar, not a fucking bike. Not a piece of steel."
Il mio vicino è inglese, beninteso. Lui è musicista. Mi sprona a prendere in mano la chitarra. "Perché la chitarra è un pezzo d'anima".
Non devo imparare meccanicamente la tecnica. "Just....you know...play it...".
Cavoli...questo non riesco a farlo...non con la chitarra perlomeno. "Non ho la tecnica adeguata", mi giustifico io.
Tento di spiegare l'utilità di imparare la tecnica, no? L'esercizio meccanico, l'attenzione, il metodo, il rigore che di solito delinea schematizza, inquadra la mia settimana d'allenamento.

Tento di spiegare invano che anche uno che va in bici può metterci l'anima mentre lo fa. Lui replica che non può sentirmi mentre vado in bici. Non riesco a comunicare.

Totalmente vero, penso in prima istanza.

Rientro a casa. Non mi va di seppellire la cosa con un "totalmente vero". Soprattutto quando entrando dalla porta, vedo la mia bici. La tengo in salotto perché la casa è angusta.
Non distante c'è la tavola da snow. Li accanto attrezzi di ogni tipo. Legna da ardere. Scarponi da scialpinismo. Scarpe da running e scarpe da trail. La muta, che è meglio
stenderla quando non la si usa. Chiodi da ghiaccio che penzolano attaccati a moschettoni arrugginiti. Calzettoni usati e non. Cronometro. Vecchi pettorali di gare passate. Cinturini riflettenti. Frontali. Pantaloni lunghi o corti. Caschi: da bici, da snow, da roccia...
Non c'è fine a tutta questa schiera di strumenti.
Li guardo con malinconica rassegnazione.
Esco dalla discussione un po' scosso. Ma non desolato. Ancora una volta, mi dico, è questione di equilibrio.
Come fa uno a "suonare e basta"? Da qualche parte, nella sua vita, il suo corpo ha assorbito la tecnica necessaria.
Se lo si fa senza pensarci o con metodica dedizione poco cambia. Quello che serve è la tecnica da utilizzare sul mezzo che si usa per esprimersi. La tecnica è il "mezzo per giungere al mezzo". Con il mezzo, facciamo uscire definitivamente ciò che arriva da dentro.

Guardo la sbarra della Lat Machine oscillare sopra la mia testa. Guardo l'acqua della mia corsia che si acquieta e che aspetta il mio arrivo.
Io dico: Un pezzo d'anima è tutto ciò con cui riusciamo ad esprimerci.

Mi sono arrivate le foto di una maratona fatta di recente. Ce n'è una fatta al 41mo chilometro. Ho una faccia bruttissima (non che di solito sia meglio). Una postura pessima.
Il ginocchio sinistro traversa e, in basso, il piede letteralmente schiaccia e deforma la tomaia delle mie vecchie scarpe.
Non sono scarpe. Sono parte di me. Fanculo a dei pezzi di gomma e tela. Sono le mie scarpe.
"E' la mia rosa", diceva il piccolo principe.

Non so, io comincio a pedalare, una mattina di novembre. Ho dormito poco, ho un vago mal di testa. L'aria frizzante si infila su per le narici. Sento il fresco delle gambe ancora scoperte, prima dell'arrivo dell'inverno definitivo.
La mia bici me l'ha regalata mio papà.
La inforco il sabato mattina. A volte sembra di essere in due a pedalare. Ricordo i suoi racconti. Di passi dolomitici. Di deserti del Marocco.
Penso ai nomi mitici. Allo Zoncolan, al Gavia, al Giau, al Tirolo....sento quasi il profumo degli aghi di pino dello Stelvio...la polvere rossa del deserto.
Fanculo ad "un pezzo di metallo".
Cos'è questo, se non un pezzo d'anima?

Io, forse, ma devo ancora scegliere bene, se dovessi morire domani, probabilmente prenderei un aereo per Lisbona. Arrivato al porto, comincerei a nuotare. Così, verso il tramonto.
Verso l'oceano sconfinato.
Magari prima di mattina arrivo alle Azzorre.

La tecnica è fondamentale. Ma concentrarsi sulla tecnica è come concentrarsi sul modo in cui è scritto un racconto. Os ugli erorri che ci sono detnro :-)
La cosa più bella è leggere senza accorgersi di leggere. Idee, pensieri, saltano dentro senza che ci sia bisogno di masticare.
Lo stesso vale per la tecnica. In corsa, in bici, sugli sci, con la chitarra. Se lasci andare la tavola e riesci a goderti il momento...
lasci andare le dita e riesci a sentire gli accordi. Come quando hai sete e bevi. Ecco, non ti concentri sul bere, senti quella meravigliosa sostanza che scorre in gola e ti raffredda lo stomaco.
Robe così...

Ricordandoci che anche forzarsi a fare allenamento è una libera scelta.
Armando è uno che suona bene.

Ciao...
JMBReRe

Basta ora...

Allora qui c'è un casino che metà avanza. Mettiamo a posto il diario:
eravamo mi pare a:

Settimana 13-19 Ottobre:
  • Corsa: 8 mar;
  • Bici: 60 sab;
  • Nuoto: lun, mer, gio, sab;
  • Secco: sab;
Settimana 20-26 Ottobre:
  • Nuoto: lun, mar, mer, gio;
  • Secco: mar, mer;
  • corsa: 8 ven; 20 dom;
  • Bici: 60 sab;
Settimana 27 Ottobre 2 Novembre:
  • Secco: lun, gio;
  • Nuoto: mer, gio;
  • corsa: 8 mar, 8 ven, 12 sab, 16 dom;
  • Bici: 25 sab, 30 dom;
Settimana 3-9 novembre:
  • Secco: lun, sab;
  • Nuoto: mer, sab;
  • corsa: mer 11, ven 8, sab 8;
  • Bici: 60 dom;
Settimana 10 - 16 Nov:
  • Secco: lun, sab;
  • corsa: 9 mar, 8 ven, 8 dom;
  • Bici: 30 sab;
  • nuoto: lun, sab;
Settimana 17-23 nov:
  • Corsa: mar 12, 8 gio, 10 ven;
  • bici: 50 dom;
  • secco: mer, gio;
  • nuoto: mer;

Ottobre 2014 così conta:

  • Esc: 500 D+...va beh...          :-(
  • Corsa: 11 all, tot: 134 km;    :-/
  • Bici: 4 all; 220 km;               :-/
  • Secco: 5;                               :-/
  • Nuoto: 11;                            :-)
Ma ora ecco il solito confronto con gli alter-ego degli anni scorsi...mi pare che l'anno scorso ci avevo dato dentro di più! Ma ricordo che avevo le due maratone in una settimana in ballo. e successivamente mi ero infiammato il ginocchio destro e mi ero costretto ad un inverno paurosamente povero di km su terra. Quest'anno spero di fare meglio. 


Ottobre 2013 così contava:
  • Corsa: 18 all, 268 km;
  • Bici: 5 all: 290 km;
  • Nuoto: 9 all;
  • Secco: 5 all;
  • Mtb: 1 da 50...
Ottobre 2012 invece?? non avevo ancora cominciato a nuotare forse...
  • Corsa: 16 All, 245 km ... ehm... ok....; 
  • Bici: 8 All, 427 km; 

lunedì 15 settembre 2014

La ruota panoramica (+ agosto 2014)

L'altra sera riflettevo su una cosa. La vita è una ruota panoramica? Il chiacchiericcio di sottofondo del locale mi aiutava a rendere fluidi i pensieri. Sorseggiavo dal mio bicchiere e pensavo. Poi mi hanno distratto. 

Procedo in macchina. Nel baule gli sci. Salgo per una stradina di montagna asfaltata e rallento perché la corsia è invasa da una mandria di mucche che procedono a rilento. Rumore di zoccoli ovattato.
Apro il finestrino per sentire temperatura e umidità dell'aria. Il rumore degli zoccoli da sommesso si fa più chiaro. Osservo il vibrare dei corpi delle bestie che pesano ogni colpo sull'asfalto. Il ciondolare delle loro teste è accompagnato da uno sbuffo d'aria calda che esce dalle loro narici e si condensa nell'aria. Vapori bianchi nel cielo azzurro, l'attesa dell'alba e la brina che copre, a tratti, l'asfalto nero. Stanchezza e sonnolenza. Fatica. Logorio. 
La vita non è una ruota panoramica. Non si ferma mai per farti scendere. Non si ferma mai per farti salire. La vita è un sacrificio: è il procedere di una mandria di mucche che sorpassi quella mattina che vai a sciare. Ci si rassegna accettando che è così: il tuo labbro si spacca dopo che cadi sulla una lastra ghiacciata a tre curve dalla fine. A pensare a queste cose ti viene in mente che le macchie di sangue sulla neve sembrano le bacche di un sorbo selvatico. Pensi ai romanzi russi. Al ciclo delle stagioni. Alle esistenze ritmate dagli inverni. Mentre quelle teste di ruminante dondolano senti un gong lontano. Ripetuto, come il suono dei campanacci che si infila nei valloni dei torrenti. E quella figura umana che ti aspetta nel punto più alto a braccia aperte, è la croce della cima che ti aspetta per abbracciarti. Per trattenerti. Per strapparti per un minuto dal mondo. Per rubare un minuto alla tua vita. Per moltiplicarlo e restituirtelo ingigantito, decorato, affrescato, reso magnifico. 
E corri e corri e corri. Senza fretta, ma senza sosta, una mattina.
Mi ritrovo a camminare su una roccia bagnata e fangosa. Ho una strana paura di cadere, non so cosa sia. Ho le gambe deboli e la roccia mi appare scivolosa. I piedi sono rannicchiati nelle scarpe bagnate. Sono ore che si cammina. Nella testa ho un leggero brusio. Come se i miei pensieri fossero api. 
Api che se ne vanno non appena mi ritrovo ad un balzo di roccia. Il ronzio sale, esplode, sparisce. Il mio corpo si gira faccia a monte e scende una piccola scaletta d'acciaio composta da cambre fissate alla roccia. Questa scala mi fa atterrare in posto strano. Sembra di camminare su una nuvola. Qualche passo e riesco ad alzare lo sguardo. La cortina fumosa si alza e la paura di cadere se ne va. Arriva la solitudine bellissima e chiarissima. Quello che vedo è l'arrivo di un carosello. Il sole cala la sua falce d'oro e fa srotolare un lago ai miei piedi. 
"Buttati", mi dice una voce nella mia testa, di un'ultima ape rimasta. Resta qui per sempre. Sarà notte e giorno allo stesso tempo. E sarai ovunque ad ogni istante. Le stelle saranno gocce di miele, perché le tue idee avranno impollinato i cieli. 
La mia cabina comincia a dondolare. No. Non ora. Non qui. Non adesso. Quale cabina? Beh, la vita è una ruota panoramica, no? Ti fa salire, ti fa scendere. Perciò se per quell'attimo smette di ruotare, la tua cabina prende ad oscillare. Ebbene si. Si ferma in tutti i punti. Anche nel punto più alto. Dondola lassù, tra terra e cielo. Sotto, un lago immenso o, altre volte, i riflessi multicolore della città illuminata. Sopra, la luna gigante e sfacciata. Pensi ai romanzi sudamericani. Alle chiacchierate all'ombra dei manghi. Alla vita vissuta con ironica accettazione. Alla cachaca.
Allora si, o no? 
Non so, come detto, mentre ci pensavo, mi hanno distratto. 

A me piacciono i vini liquorosi. Il porto, il brachetto, il passito, il vin santo. Ma se non ce l'hai va bene anche una birretta. O un sorso di acqua fresca versata nel palmo della mia mano. Va bene qualsiasi cosa, purché facciamo un altro giro. Fatemi fare un altro giro, vi prego. Su questa sorta di giostra che a volte sembra proprio una ruota panoramica.

Settimana 4-10 Ago:
  • corsa: 8 lun, 11 mar, 8 gio, 8 sab (400 D+), 10 dom (1000 D+)
  • Nuoto: Mer
Settimana 11-17 Ago:
  • Corsa: lun 16 km 2000 d+, sab 20 km 2000 d+;
  • Mtb: 110 km;
  • Via di roccia mar;
Settimana 18-24 Ago:
  • corsa: 8 lun;
  • escursionismo: 4 giornate full immersion (tot 4000 d+ stima);
Settimana 25-31 Ago:
  • escursioni lun boh (700 d+ stima) + sab 400 d+?;
  • corsa: gio 8, ven 8, 20 km dom 2000 d+;
  • bici: 50 dom;
Settimana 1-7 Sett:
  •  escursioni: 2200 dom;
  • corsa: 8 lun, 8 mar, 8 mer, 15 ven, 8 sab;
Settimana 8-14 Sett:
  • esc: 400 d+ gio, 200 d+ sab;
  • corsa: 8 lun 700 d+, 8 mar 400 d+, mer 15 400 d+, ven 11;
Allora agosto è sempre un mese un po strano. Diciamo che è sempre un po' un casino fare il conto di agosto...proviamoci...quindi approssimativamente agosto consta di:
  • Corsa: 12 uscite (8000 d+ più o meno) :-)
  • Bici: 50 km :-(
  • Mtb: 2x140 km :-(
  • Via di roccia :-( 
  • Falesia 1 volta che schifo :-(
  • Escursioni: svariate...mettiamo in tot 6 x 6000.... so di essere conservativo...
Agosto degli anni passati??
Tutto agosto 2013 insomma conta:
  • Falesia: 2;
  • Via alp: 1;
  • Corsa: 142 km in 13 all;
  • Bici: 445 km in 8 all;
  • Nuoto 1500 m (che schifo...)
Agosto 2012 ha visto fare:
  • Corsa: 10 All: 89 km (sotto media)
  • Mtb: 4 All: 102 km;
  • Esc: 4: 6000+;
  • Falesia: 2;
  • Via lunga;
  • Nuoto 1 All...ah ah,potevo anche non metterlo...(non ho detto non farlo, ho detto non metterlo!)
PS: gli shot dell'ultimo mese: 
Prima foto: Petit Mont Blanc, Monte Bianco, Valle d'Aosta, Italia (foto: GR, grazie!).
Seconda foto: Trolltunga, Odda, Hordaland, Norvegia (foto FM, grazie!)
Tante care cose
JMBReRe



martedì 5 agosto 2014

Un respiro degno: un attimo di adeguatezza (+luglio '14)

"Non dirmi che non sei contento...!?!"
"Ma no, non sto dicendo questo..cioè....l'avevo giurato che non sarebbe dovuta andare così. Invece è stato così... invece è andata così. Nulla è cambiato. Me lo ero giurato più sere. Le sere in cui avevo esaurito le forze, le energie, e avevo la sensazione di sentire, finalmente, di poter riuscire a dare tutto ciò che potevo per una causa. Non importava quale fosse. Così mi imponevo di stare attento e di rendermi conto di ciò che avevo messo in gioco per questo: si! la tabella di allenamento ha raso al suolo molte delle mie convinzioni. Un setaccio. Un colpo di spugna.
Ma rimane il fatto che non me ne è venuto niente, della gara in se."
"Che casino di discorso. Era una gara santo cielo. Hai pagato un fracasso di soldi per andarci...mille allenamenti a settimana. Hai buttato a mare mille inviti. Per cosa? Per nulla? Non dirmi che non ti sei commosso alla fine!? Ripensando al tuo percorso e al traguardo raggiunto"...
"Difficile non essere romantici nel momento in cui la fatica ti spoglia delle tue convinzioni superflue. "
"E cosa sarebbero?"
"Beh sarebbero le tue cose utili, escluse quelle indispensabili. Si! Ti commuovi all'ultimo giro, se pensi che la strada che ti manca è quella che ti manca per arrivare a casa. Per me è stato così. Ho pensato a casa mia. E mi sono venute in mente le scarpette rosse di Dorothy del Mago di OZ.. e lei che sbatteva i tacchi e che diceva:...<<La mia casa...è il posto più bello del mondo>>...stavo volando verso casa..ho pensato ai miei vecchi...grigi e curvi.
..ma poi lo sapevo che sarebbe successo... non c'è traguardo che possa soddisfare. Se si lotta con se stessi, non c'è posto in cui si possa andare senza portarsi appresso il problema.. e se il problema uno ce l'ha con se stesso allora voler trovare la soluzione con una gara è come voler specchiarsi con la stagnola del panino del pranzo: impossibile."
"Ma che è questo problema di cui parli?"  
"Mah, forse appunto l'impossibilità di rasserenarsi neanche a fronte del più costoso traguardo. Ma sono le risposte che sono insoddisfacenti o sono le domande ad essere poco focalizzate...? Ma ci facciamo poi le domande giuste? Nel senso, cerchiamo le risposte nei luoghi giusti?
Sai, mi metto a dormire sempre con gli scuri aperti. Ho la convinzione che se ci si sveglia con la luce del giorno il nostro risveglio è meno traumatico. Di estate è perfetto. All'incirca mi sveglio poco prima della sveglia. La vedo come una cosa più naturale, mi sembra di assecondare il ritmo delle giornate come probabilmente si faceva una volta. Quando procedevamo accovacciati e avevamo le braccia che arrivavano alle ginocchia..
Poi tengo la finestra aperta. Finestra aperta e scuri aperti: cerco sempre di conservare un lembo di cielo sulla mia vita, come consigliava quell'amico della famiglia Proust. A volte, se sono fortunato, uno spicchio di luna arancione si corica con me. E da sdraiato raddrizzo quella culla sospesa.
L'altra notte c'è stato un temporale tremendo...figurati se l'ho sentito arrivare, mentre dormivo...
Quel mattino mi ha svegliato la luce del mattino, giustamente, come sempre. Una delle due ante degli scuri si muoveva appena, libera dal suo gancio: andava e veniva cigolando. Come la banderuola col galletto che segna la direzione del vento.. La stanza si scuriva e si illuminava al ritmo delle ultime bave di vento in coda al temporale. Il mattino stava sciaquando la mia camera dal sonno.
Quello che ho sentito appoggiando i palmi dei piedi al pavimento fresco era il prurito e il pizzicore di uno strato di aghi di pino che aveva coperto il mio pavimento. Gli occhi appannati hanno messo poi a fuoco la situazione: anche sulla finestra e sul termosifone: ramaglie, foglie, aghi giallastri."
"Ma questo per dire cosa?"
"Per tentare di spiegare... Tentare di spiegare che nessun traguardo può darti quell'attimo di adeguatezza che cerchi."
"Aghi di pino? Adeguato a cosa?"
"Come a cosa? Ti senti sempre adeguato tu? Ogni respiro che fai? Io no...il respiro degno, quello che io chiamo l'attimo di adeguatezza non ti coglie se non dopo le stagioni piovose."
"Stagioni piovose?"
"SI...quello che io chiamo attimo di adeguatezza è il sentirsi all'altezza dell'intensità di ciò che puoi percepire, ma che di fatto raramente ti perviene.
Io parlo di quei profili, li vedi laggiù? Ecco quei monti sembrano sorti la prima volta stasera. Sembrano essere li solamente per soddisfare la tua sensazione di onnipotenza, con cui finalmente ti senti capace di scavalcare regioni, sorvolare foreste, sgretolare rocce......
Io parlo del colore dell'alba....
Io parlo dell'odore della carcassa di un cinghiale morto accanto al sentiero...
Parlo del gorgogliare della sorgente a cui passi accanto correndo al limite della sete. Parlo del fatto che tu di quella sorgente riesci a sentire la voce, non il rumore. Quella ti sa sussurrare e tu sai sentire. Dura più di un respiro, quell'attimo di adeguatezza?
Riesci a distinguere tutti i colori di quel tramonto? Oro, ambra, ruggine? Lo senti il tuo sangue che ha la consistenza della resina?
E quella che respiri è aria? A me sembra avere consistenza. Sembra esserci qualcosa nell'aria. Pulviscolo. Fumo acre.
Io respiro e butto giù. E rimane li con me. Per sempre. Un respiro adeguato, finalmente. Che ti segna.
E' li che vedi più chiaro..."
"Ma allora basta che vai un po' più spesso nei luoghi dove ciò accade...facile no?"
"Ma no...non hai capito un cazzo.."
"Te l'ho detto, arriva solo dopo la stagione piovosa..."
"Ma che cos'è? E cosa è che vedi più chiaro?"
"Vedi più chiara la risposta al perché dell'esistenza."
"Ma ti puoi figurare...."
"Ti dirò di più. Anzi, è la domanda che diventa più facile. Non è che la vuoi banalizzare, non sei così ingenuo. Non vuoi essere ottuso.. Tu odi le persone che rispondono ad una domanda banalizzando, ma non è questo il caso. Oppure lo è ma non ti sembra di far torto a nessuno, e non ti sembra di essere ne inesaustivo (ho davvero scritto inesaustivo???) ne sempliciotto a rispondere: <<Beh, è così...cosa vuoi di più?>>"
"E la stagione delle piogge che minchia centra?"
"Centra. Perché mai sai quando la tua mente avrà la forma della lente giusta, per farti vedere la semplicità e la grandezza delle piccole cose che ti circondano, facendotele percepire non più utili ma come essenziali alla tua esistenza. Guardati. E pensa che magari ciò che ti tiene in vita può essere lo sguardo di una persona, la pagina di un libro, un tramonto in montagna. Sono tutte cose di cui la nostra realtà è piena ed eppure è vuota.
Stentiamo a distinguere ciò che è utile da ciò che è necessario. Questo è quello che intendo con l'essere adeguato. Dio o chi per esso ha sparpagliato la grandezza ovunque. Ho bisogno solo di un po' di prospettiva.
Quel temporale che ha portato gli aghi di pino e quella folata di vento mi hanno un po' ridestato. La montagna ha lasciato il suo biglietto da visita nella mia povera stanza.
Non esistono traguardi. Solo stati di passaggio: passi, anelli, valichi, momenti, istanti, respiri. Il respiro di adeguatezza ti segna dentro. Come il catrame del fumo di una sigaretta, il respiro libero di quella polvere d'oro ti lascia un segno dentro.
Ti lascia proprio un anello, come la stagione della pioggia lascia il suo segno nel ceppo dell'albero che è stato tagliato e che l'alpinista sta bruciando adesso nella stufa da bivacco. L'alpinista riposa e si rifocilla, inconsapevole del fatto che la polvere d'oro che sta respirando gli sta tracciando un anello tra anima e polmoni.
Mi son spiegato?"
"No"
"Ah. Benon. Dai passami il genepì... ho solo bisogno di un po' delle mie montagne..."
 
JMBReRe

PS: in questo video ho cercato di rendere l'idea di cos'è, per me, un respiro adeguato.....solo per me dico eh...che non voglio deviare o convincere nessuno...
O questo genere di cose...o il degenero delle cose, come piace dire a me.


Ora adiamo a sistemare il diario porca l'ocaaaaaa!!!!

Settimana 30 giu-6 lug
  • Corsa: 8 lun, 8 mar, 8 sab, 8 dom;
  • Escursione: dom 400 D+;
Settimana 7-13 lug:
  • Corsa: 8 lun, 12 1000 D+ ven, 8 dom;
  • Bici: 220 Sab, 25 dom;
  • Nuoto: mar, mer, gio;
Settimana 14-20 lug
  • Corsa: 8 mar, 8 sab matt, 12 sab 1000 D+ pom, 9 dom;
  • Bici: 30 mer;
  • Nuoto: lun;
Settimana 21-27 lug
  • Corsa: 42 dom (Zurigo)
  • Bici: 30 mer, 180 dom (Zurigo)
  • Nuoto: lun, mar, gio, dom (Zurigo) 
Settimana 28 lug - 3 ago
  • Corsa: 12 ven, 9 sab 600 d+:
  • Bici: 30 mer, 
  • Nuoto: Gio
  • Falesia dom (ridicolaggine) :-D
  • Mtb: dom 30;
Quindi ora facciamo i conti per luglio:
  • Corsa: 12 all, 143 km;                           :-)
  • Bici: 6 all, 425 km;                                :-)
  • Nuoto: 9 all;                                          :-)
  • Escursione: 1 da 400-500 d+ forse;       :-(
Ma negli anni scorsi cosa avevamo fatto?
  • Corsa: 14 All, 173 km;
  • Bici: 9 All, 415 km;
  • Falesia 1 uscita :-(
  • Nuoto: 5 all, 5000 mt... che schifo
Luglio 2012 avevamo fatto:
  • Corsa: 11 All, 123 km;
  • Bici da corsa: 9 All, 350 km;
  • Mtb: 2 All, 70 km;
  • Via di Roccia 1;
Direi che siamo in linea con i miei alter ego del 2012 e anche 2013. 

Ne siamo lieti...

JMBReRe

mercoledì 9 luglio 2014

Ehi, ciao (+ giugno '14)

Qui vicino c'è una stradina bianca che fiancheggia il verde reticolato del giardino di una casa vecchia.
Il verde reticolato corre parallelo a due filari di vigne: questi vanno tutti ad attaccarsi, infine, ad un muro a secco.

La casa offre, con una piccola scala color cemento, il suo lato più dolce a questo bel giardino.
Ogni volta che passo correndo accanto a quel giardino spero sempre che ci sia quel cagnolino simpatico che mi viene incontro facendo le feste.

Appena sente il rumore dei passi che sia avvicinano parte a tutta forza dal pergolato, supera con un solo passo tutti i gradini della scala color cemento e si mette a correre sotto i filari e mi viene incontro. Non riesce mai a fermarsi in tempo e quindi lo supero nell'altro senso. Così lui frena subito e riparte a rincorrermi sollevando la morbida erba tagliata con l'affanno di un ritardatario.
Rapidamente il giardino volge al suo termine e il simpatico cagnetto riprende le scale e se ne scompare.
Non ho mai capito dove va a finire e perché non resta con me fino alla fine. "Tornerà alla sua cuccia li sotto il pergolato", mi dico...Sempre la stessa scena. Ad ogni mio passaggio...

Oggi ho volto controllare dove va a finire... ho guardato bene. Come da copione spunto dalla curva che da accesso alla stradina bianca e quel cane mi viene di corsa incontro. Mi viene incontro... abbaia, scuote la coda, sembra rimbalzare su quelle sue zampette.
Non rallento, ma ormai il giardino è quasi superato, il cane ripercorre le scale e sparisce. Mi avvicino un attimo di più e getto lo sguardo aldilà della rete e noto che la sua cuccia è vuota..

Avanzo. Oltre la casa c'è una corte. Una di quelle classiche corti da cantina vinicola. Dei vòlti, la ghiaia, i sassi a vista, un trattore fermo. Sui balconcini, davanti alle finestre coperte da tendine bianche, ci sono gerani rosa, rossi. Tetti amaranto, tegole scomposte. Filtra un sole color ambra, che illumina le grondaie bronzee. L'odore è di cantina, di polvere e di soffitta. Tutto assieme è riunito e persino quasi soffocato in quattro mura: in un unico quadro in cui nessun componente è stato disegnato per poter fuggire.

Sono già aldilà del problema quando qualcosa attira la mia attenzione. Giro la testa e lassù, dal balcone del secondo piano della casa grigia e vecchia, vedo la sagoma del cagnetto e le sua coda inquieta. Io non ci vedo benissimo con gli occhi, ma qualcosa mi fa capire che mi sta guardando. Qualcosa mi fa pensare che ogni volta che lui spariva era per salire lassù e guardarmi correre via.

Io, non so perché, ecco, si, non saprei perché, ma alzo la mano per salutarlo.
E poi contino a correre, pensando alla differenza che c'è tra tra un amico e un vero amico.

Subito mi sono sentito un po' stupido ad aver salutato un cane...ora a ripensarci, un po' meno.

Cos'è essere amici se non questo?
Attendere, proseguire assieme, staccarsi, salire le scale di casa, andare sul balcone senza che nessun altro (neanche l'amico) lo sappia e dare inizio ad una nuova attesa?

Grazie, caro cagnetto...ricordamelo sempre che sognare conviene...

Chi? Assieme, intendi? Loro? Noi?
"Cosa vuol dire per sempre?"
Boh.... pensavo a questo e ad altre faccende simili...

Arrivato e passato anche questo giugno...Che dire? beh sicuramente giugno si riconferma mese propizio per gli allenamenti, complice il clima mite e le giornate più lunghe. Statisticamente quindi si conferma essere uno dei mesi più produttivi, ora vedremo luglio. Luglio arriva con la prima settimana con stop forzato causa lavoro. Arriva l'ironman a fine mese. Con i suoi passi pesanti sulla ghiaia. Nessun problema: lo aspetto. Gli andrò incontro festante, lo supererò, lo perderò e lo ritroverò. Poi lo guarderò andarsene....Seguo i miei sogni come un cagnetto dal balcone.

Ora diariooooooo
Settimana 2 - 8 giu:
  • Corsa: 5 all: 8 Lun, 8 mer, 10 gio, 6 ven, 8 sab;
  • Bici: 40 lun, 40 sab, 50 dom;
  • Nuoto: sab e dom (acque libere)
Settimana 9 - 15 giu:
  • Corsa: 2 all: 8 mer, 11 dom;
  • Bici: 50 mar, 45 sab, 50 dom;
  • Nuoto: Lun, Mar, Gio, Dom;
Settimana 16-22 giu:
  • Corsa: 10 mar, 8 mer, 10 gio, 8 sab;
  • Bici: 25 sab, 100 dom;
  • Nuoto: lun;
Settimana 23-29 giu:
  • Corsa: 8 lun, 9 mer, 8 gio, 10 sab, 15 dom (400 D+);
  • Bici: 35 mar, 80 dom;
  • Nuoto: Mar, Mer;
Settimana 30 giu- 06 lug:
  • Corsa: lun 8, mar 8; sab 8, Dom 8;
  • Escursione: Dom;
Giugno 2014:
  • Corsa: 18 all, 174 km; :-)
  • Bici: 11 all, 605 km; :-)
  • Nuoto: 10 all; :-)
  • Secco: 2 all; :-(
Ma ora facciamo un piccolo confronto con i miei alter ego del passato...
Giugno 2013 avevamo fatto:
  • Corsa: 14 all, 141 km;
  • Bici da c: 500 km in 9 allenamenti;
  • Nuoto: 1000 m;
  • Mtb 105 km, 3 all;
  • 2 esc: 1400 mt;
  • Scialp: 1100 D+;
Giugno 2012 avevamo prodotto:
  • Corsa: 15 All, 156 km, buono, in media.....
  • Bici corsa: 10 All, 380 km, ok...
  • Mtb: 2 All, 46 km, con catena rotta nell'ultimo giro...ah ah...
  • Escursione: 1 1000D+
  • 2 vie di roccia
JMBReRe

martedì 10 giugno 2014

Appena dietro l'angolo (+ Maggio 2014)


In generale, secondo me, la felicità è dietro l'angolo delle nostre aspettative. Cosa significa questo?
Nella testa ho una città. La mia testa è una città. Una città in continua evoluzione.
Ed io, io passo la vita a costruire: pensare, immaginare, sognare, dedurre, calcolare.
Ed io, io passo la vita a passeggiare: percepire, sentire, assaporare, toccare, indagare.
Ponti, parchi, case, scuole, uffici, supermercati, stazioni. Attraverso, passeggio, abito, frequento, visito.
Tanto per fugare subito le aspettative dei miei lettori, si! ci corro anche ogni tanto per la mia città. Ma mi piace correre un po' fuori dal casino, in campagna.
Dove non è raro trovare il cipresso scosso dal vento, l'olivo contorto, il ciliegio in fiore illuminato dalla luna, le lucciole lampeggianti in un roveto, il ramo della vigna verde e arrotolato che cresce fino al bordo strada.
Strano a dirsi, ma non conosco proprio tutte tutte le viuzze di questa città. Sapete, ci sono quegli angolini nascosti di cui ignoro l'esistenza. Quelli che, quando si visita una città straniera, si è tanto contenti di fotografare perché si pensa di essere gli unici ad aver visto. Un balconcino con sopra dei gerani. Una pianta di limone. Un piccola seggiolina blu appoggiata vicino ad una porta rossa. Un gatto che riposa su delle tegole arancioni. Ed allora si torna a casa intitolando l'album di foto tipo: "la mia Parigi", "la nostra Londra"...si, perché entrando a conoscenza della particolarità, si sente di conquistare il possesso della generalità. Il particolare assume un connotato quasi intimo e perciò confidenziale. Quasi la città si sia messa in contatto con solo noi e noi soli. Come una ragazza che pensiamo possa guardar solo noi in quel modo... con quegli occhi di cui pensiamo essere gli unici a saper descriverne il colore.
Beh, dicevo, che non conosco tutti i particolari di questa città, come non conosco tutte le rughe della mia mano! Ed è ancora più sorprendente perciò, a volte, prendere una viuzza sperduta e ritrovarsi in una grande piazza che si riconosce subito ed esclamare: "toh, guarda dove siamo finiti". Mi sembra normale percorrere spesso la stessa strada quando giro per una città. La mia città non fa eccezione.
Se nella mia città le strade sono pensieri e le case sono aspettative, la felicità è proprio dietro l'angolo.
Nella mia città i ponti sono deduzioni e i palazzi i desideri. La serenità, la bellezza, la tranquillità, la soddisfazione, non sono mica dove uno se lo aspetta.
Sono appena li dietro.
Sono appena li dietro, dove quel gatto si sta stiracchiando sulle tegoli arancioni, proprio sul tetto di quella casina dalla porta rossa, con un balconcino pieno di gerani e una vecchina che si appresta ricurva a sedersi su una seggiolina blu. 
Ma perché dico questo? Dico questo perché mi domando in continuazione se sia il caso di farsi delle aspettative. Le aspettative generano molte volte delusione, perché il più delle volte non si riesce ad andare oltre. Ma semplicemente perché hanno preso spazialmente il posto alla nostra idea di felicità, o comunque di soddisfazione, emozione, brivido. Se abbiamo molte aspettative dobbiamo solo essere un pochino più bravi e più curiosi, perché magari, dove ci aspettavamo un bell'angolino, troviamo il retro disastrato di un supermercato.
Il fatto fortunato è che la realtà va già di per se, spesso, oltre le nostre aspettative. In tempi e modi che noi non immaginiamo, ovviamente.
Ecco, io la settimana scorsa ho fatto il mio primo 70.3 (nb: gara di triathlon) e me lo sono preparato così tanto mentalmente che dove mi aspettavo di emozionarmi sono rimasto proprio indifferente. Prendiamo l'esempio della partenza in acqua: ecco io mi aspettavo di cagarmi addosso. Invece zero, partivo come parto per un allenamento. La cosa, magari, in questo caso ha giocato a favore, abbassando il mio livello di tensione. Fattostà però che ho vissuto una cosa stra-ordinaria (nel senso, fuori dall'ordinario) come una cosa qualsiasi.
Prendiamo l'esempio del tappeto blu, che c'è alla fine della gara, prima del traguardo. Gente, fotografie, urla, battiti di mani... tutto normale, perché, forse, aspettato. 
Io, ecco, sono quasi convito che queste foto rimarranno, ma con gli anni e con le altre gare passeranno. 
Invece sarà difficile dimenticare ciò che non sapevo immaginare. Non dimenticherò mai quello che ho provato nel modo che non mi aspettavo. Ogni volta era un colpo: la realtà sembrava dirmi "toh, tieni questa!" mentre mi colpiva in pancia con l'immagine delle vette Svizzere innevate, e con la sensazione calorosa e bellissima di essere da sempre in viaggio e in viaggio per sempre. La bellezza di metter il braccio fuori dal finestrino quando si guida una macchina non è nulla al confronto di sentirsi in grado di volare. Nudi e soli per i prati. Mentre la propria bici, sospinta non si sa più neanche da chi, scollina una volta in più, di nuovo, per ricominciare a planare nell'azzurro di un lago che luccica.
E poi, c'è lui. Tra il pubblico che si accalca verso la fine del tracciato della corsa c'è il bambino piccolo e occhialuto che tende la mano attraverso le gambe dei genitori e la transenna. Tende la mano come potrebbe tenderla un detenuto che cerca di rubare le chiavi allo sceriffo che sta passando a controllare le celle. Per far arrivare la mano più vicino ancora a me che sto passando. Vuole toccare con mano la libertà che quel corridore rappresenta..il privilegio che rappresenta. Leggero, assoluto e incredibile privilegio, di chi sa di poter permettersi di delegare e relegare in un'attività sportiva la propria felicità. Leggera, assoluta e incredibile sensazione. Che è il parallelo di chi si può permettere di disperare per cose banali. Penso che chi si può permettere di disperarsi per cose banali può considerarsi altrettanto privilegiato (ma ne parleremo la prossima volta...sarò categorico, ma credo che chi possa gioire e fare dello sport la propria felicità, tanto quanto colui che può permettersi di disperare per un telefono rotto, possa considerarsi privilegiato, considerando lo standard umano).
La città allora si mette in contatto con me. Sembra di essere di corsa per le strade della mia città. Con i ciliegi in fiore appesi alla luna. Dove le lucciole brillano nei roveti. Dove i cipressi sono scossi dai venti tiepidi. Dove scollinando e risalendo sembra di poter far sorgere e tramontare il sole a proprio piacimento. Li ci sentiamo di scattare una foto che ci portiamo a casa.
"La mia città" è il titolo dell'album. "è li che ci siamo parlati per la prima volta...", è il sapore dei nostri racconti. Faccio foto che non dimentico. 
Non posso fare altro che tendere la mano di rimando.
Sembra di poter "fare come l'acqua che cade laggiù in fondo", creare bellezza, toccare felicità. Sembra di toccare un ramo di vigna verde che, nella notte, è cresciuto apposta per poter arrivarci vicino, a portata di mano, e farsi toccare.
Settimana 28 Apr - 05 Mag:
  • Nuoto: Lun, Mer, Sab;
  • Bici: Gio 40, Sab 60;
  • Corsa: 8 Mar, 8 Gio, 8 Sab;
Settimana 05 - 11 Mag:
  • Nuoto: Lun, Gio, Dom;
  • Bici: Sab 40, Dom 25;
  • Corsa: 8 Mar, 8 Ven, 8 Dom;
  • Secco: Lun, Gio;
Settimana 12 Apr - 18 Mag:
  • Nuoto: Lun, Gio;
  • Bici: Sab 45, Dom 25;
  • Corsa: 8 Mar, 8 Ven, 8 Sab, 21 Dom;
  • Secco: Lun, Gio;
Settimana 19 Mag - 25 Mag:
  • Nuoto: Mar, Dom;
  • Bici: Sab 60, Dom 40;
  • Corsa: 4 Mar, 8 Mer, 8 Gio, 12 Sab;
Settimana 26 Mag - 01 Giu:
  • Nuoto: Mer, Dom (70.3 Rapperswil);
  • Bici: 90 Dom (70.3 Rapperswil);
  • Corsa: 8 Mar, 8 Ven, 21 Dom (70.3 Rapperswil);
  • Secco: Mer;
Settimana 2 - 8 giu:
  • Corsa: 5 all: 8 Lun, 8 mer, 10 gio, 6 ven, 8 sab;
  • Bici: 40 lun, 40 sab, 50 dom;
  • Nuoto: sab e dom (acque libere)
Indi per cui maggio 2014 conta:
  • Corsa: 16 All: 143 km :-) (mancano i lunghi!!)
  • Bici: 9 All: 375 km :-)
  • Nuoto: 10 All; :-)
  • Secco: 5 All :-(
Ricordo la legenda faccine: 
  • :-D  Benissimo (allenamenti sopra media)
  • :-)   Bene (allenamenti nella media, o comunque c'è motivo per star su di morale)
  • :-/   Senza infamia ne gloria (allenamenti pochino sotto media)
  • :-(   Male (allenamenti pochi, scarsi e fatti male)
  • :-<  Malissimo, sciagura, disastro, cataclisma (impossibile allenarsi)
Ma torniamo al diario: Maggio 2012 e 2013 cosa mi aveva visto fare?
Maggio 2013:
  • Corsa: 18 All 166 km;
  • Bici da corsa: 4 All 155 km;
  • Mtb: 5 All, 140 km;
  • Falesia: 1;
  • Via Alp: 1;
Maggio 2012 avevamo fatto invece:
  • Corsa:  9 All: 89 km, minimo storico credo :-(
  • Bici: 183 km in 4 sessioni :-(
  • Mtb: 230 km in 7 sessioni :-/
Storicamente quindi ho una media di uscita in bici da corsa di 40 km. Dopo dipende dal lavoro necessario (fondo oppure ripetute, ritmo, etc...). 2012 45 km ad uscita, 2013 38 km ad uscita, 2014 41 km ad uscita, ma con 9 allenamenti. Bene. Assolutamente necessario inserire i lunghi in questi due mesi in vista dell'IM di fine luglio...

Alé alé

JMBReRe


martedì 8 aprile 2014

L'allenamento innaturale (+marzo 2014)

L'incoerenza e il disallineamento mentale che possono trasparire dalle seguenti righe possono essere da attribuire a pesanti dosi di endorfine rilasciate in seguito ad attività fisica prolungata e reiterata. Oppure dovute al fatto che non ci pensavo mentre le scrivevo. La prima ipotesi mi piace di più perché può essere una facile giustificazione.

Allenantis allenandi...cioè, allenando ciò che bisogna allenare...

Ci pensavo l'altro giorno e mi son chiesto se l'uomo è l'unica specie animale che si allena. I effetti non ho mai visto ghepardi allenarsi facendo ripetute. Piero Angela non ne ha mai parlato. E neanche di gazzelle che fanno intermittente o intervallato, non ne ho mai viste.
Mettiamo caso che un ghepardo voglia allenarsi per avere più probabilità di prendere la gazzella. Se non lo fa è perché probabilmente lo sforzo necessario per l'allenamento non viene ripagato da un adeguato aumento di probabilità di poter prendere la gazzella, soprattutto nell'immediato. Infatti l'allenamento richiede dispendio di energie e richiede un adeguato numero di kilocalorie introdotte per il mantenimento dell'attività e per la costruzione della struttura necessaria all'adattamento generato dall'allenamento. Se il ghepardo non si allena è perché non ha a disposizione queste kilocalorie in più. O, perlomeno, non ce le ha a portata.
L'uomo si allena perché, una volta finito l'allenamento, ha delle riserve di cibo che gli permettono di recuperare e, alla fine, di rinvigorirsi. E qualcuno direbbe: si ma la gazzella perché non si allena visto che può trovare cibo ovunque? Beh, ma mettiamo caso che a fine allenamento lei debba sfuggire, stanca, dal predatore. Ne sarebbe certamente sopraffatta. Quindi alla gazzella non mancano le calorie necessarie al recupero e al rinvigorimento, ma manca il tempo e il luogo per riposare e recuperare. L'uomo questo ce l'ha. O nel corso della storia se l'è procurato.
Una volta capito di poter avere cibo stivato per poter rigenerarsi, e un luogo sicuro dove poter riposare, l'uomo ha capito che aveva la possibilità di migliorarsi a livello pratico, di allenarsi. Questo l'ha reso infallibile come predatore e l'ha reso invincibile come preda (o quasi, ammetteremo). L'automiglioramento, da questo punto di vista può essere visto, ed è diventato a tutti gli effetti, come un tratto dell'intelligenza. Salvo poi diventare, secoli dopo, degenerativo e definibile da alcuni come una forma di masturbazione, e assolutamente da rivedere in favore dell'autodistruzione (si veda Fight Club, per chi vuole...).
Allora diremo che i ghepardi e le gazzelle non si allenano. Perché per loro non ne vale la pena. L'uomo nel corso della storia lo ha fatto, perché se ne è costruito le possibilità e questo ha permesso alla sua intelligenza di sfogarsi e di svilupparsi. Anzi, la sua intelligenza è stato il veicolo stesso del suo miglioramento, ed è cresciuta insieme a lui. Ma oggi giorno, perché ci alleniamo? Perché corriamo, saltiamo, nuotiamo, pedaliamo, arrampichiamo? Cosa dobbiamo migliorare di noi che ci possa garantire una più alta probabilità di mangiare di più o di riposarci facendo fruttare di più la nostra capacità di adattamento? (Per carità, chi sta pensando che allenarsi garantisca un fisico migliore per poter aver più successo nel fare colpo sull'altro sesso meglio che lasci il post, che qui non se ne parla...credo che sia un tratto del tutto caratteristico dell'uomo moderno e niente di atavico che io voglia qui richiamare).
Allenamento, adattamento, intelligenza, capacità, speranza. Ed infine pure la morte. Cos'è che salva dall'insensatezza? Ci si arrabatta per capire cosa c'è in quello che vediamo, cosa vediamo di quello che c'è e come interpretiamo ciò che non si può spiegare. Giornate e vite intere a cercare il fiore perfetto, il pelo nell'uovo, l'ago nel pagliaio, la goccia nell'oceano, la mosca bianca. Non venendone a capo mai, ma riprovandoci di giorno in giorno. Passivamente o attivamente che sia.
Il mondo è tondo, il ghepardo che caccia la gazzella si morde la coda sul prato: un turbine che gira trascinando e inghiottendo se stesso. Un buco nero dall'altra parte dell'universo.
Poi c'è l'amore.
Che se ci si pensa non ha senso neppure lui al pari dell'allenamento innaturale. Come la presenza della vita, la simpatia, la speranza, le cime degli alberi verdi, la spumiglia bianca delle onde... i cirri... la luna... la buccia dell'arancia. Cioè come tutte le cose prese ad esse stanti e solo se non come se stesse, che non rivelano altro che la bellezza dell'essenza nella loro speranza, o la tristezza dell'ammanco nel loro desiderio.
Solo che ha la particolarità di poter riempire le cose per sempre, in modo simile, ma in modo trascendentalmente diverso, del concetto, che riempie le cose con il senso pratico di breve durata..Ha la particolarità di potersi spiegare in un brivido e da la sensazione di poter giustificare una vita; di poter sfuggire dal turbine e dal buco nero. E questo avviene nello sconcerto del rabbrividente, che è incapace di capacitarsi, di capire, di soffermarsi, di afferrare al volo e stringere al petto l'attimo che precede il palpito. Per migliorarsi non è necessario allenarsi, ma è il metterci l'amore, in qualsiasi sua forma, che salva dall'insensatezza, ed è il vero e ultimo, sebbene molto nascosto, tratto dell'intelligenza.
Quindi, di cosa stiamo parlando?

JMBReRe

Settimana 3-9 Mar
  • Corsa: 8 lun, 8 ven, 10 dom;
  • Nuoto: mer, gio;
  • Secco: gio;
  • Scialp: 1000 D+ sab;
Settimana 10-16 Mar
  • Corsa: 8 mar, 8 mer, 8 gio, 8 sab matt,8 sab pom, 8 dom;
  • Nuoto: gio;
  • Secco: gio;
  • Bici: 30 sab;
  • Mtb: 30 dom;
Settimana 17-23 Mar
  • Secco: lun, mer, gio, sab;
  • Nuoto: lun, mer, gio, sab, dom;
  • Corsa: 10 mar, 8 ven, 8 sab, 8 dom;
Settimana 24-30 Mar
  • Secco: Lun, Gio;
  • Nuoto: lun, gio;
  • Corsa: 8 mar, 8 sab, 8 400 D+ dom;
  • Bici: 50 dom;
Settimana 31 Mar- 6 Apr
  • Nuoto: mar, mer, gio, sab;
  • Secco: mar, gio;
  • Corsa: 8 ven, 11 dom;
  • Bici: 50 mer, 50 sab;
  • Mtb: 45 Dom;
Rullo di tamburi...Marzo 2014:
  • Scialp: 2, 1800 D+ :-/
  • Corsa: 16 all, 132 km :-) (si torna a sorridere, non sono tanti, ma il trend è cambiato finalmente)
  • Secco: 9 all :-/
  • Nuoto: 12 all :-) 
  • Bici: 3, 130 km :-( (siamo sotto un treno, ritardo nella preparazione preoccupante)
  • Mtb: 1 da 30 :-( (bah estemporanea...quest'anno le due ruote sono fiacche)
Marzo 2013 invece ?? Direi un volume allenamenti decisamente ridotto...bene!!:
  • Corsa: 18 sessioni, 191 km; (tanto per capirsi)
  • Secco/Pesi: 4 All;
  • Scialpinistica: 4 tot 3000 m disl.
Marzo 2012 cosa mi aveva visto fare? (ero preso duro con l'arrampicata!)
  • Corsa 18 all e in tot 159 km...ok sopra media e sono soddisfatto
  • Bici da corsa 4  all in tot 220...insomma :-/
  • Mtb 2 all e 55 km
  • Trave 7 all
  • Boulder 3 all
  • Arrampicata 4 all