Allora settimana silenziosa ma non per questo improduttiva...
- Corsa: (7 Lun, 12 Mer, 11 Gio, Ven 8 con 400+, 12 Dom)
- Arrampicata 1 (Sab) 
- Trave 2 Ovvio che si!
 
Allora va beeeene...Ora volevo riportare un articolo trovato sul sito della Gazzetta in cui si discuteva dell'allenamento a digiuno...prima di colazione soprattutto...al solito: articolo in corsivo e miei commenti in mezzo o alla fine!
Vuoi una salute di ferro?
Impara l'arte del digiuno
MILANO, 2 marzo 2012
Le ultime ricerche nel campo dell'alimentazione confermano che con 
un taglio attenuato e programmato delle calorie, il fisico mantiene una 
condizione di attività che preserva dal fisiologico declino che 
sopraggiunge con l'età
Secondo una ricerca del National Institute on Aging di 
Baltimora un digiuno attenuato e programmato, che preveda un taglio di 
500 calorie due giorni su sette, non solo ci farebbe dimagrire in modo 
sano, ma proteggerebbe anche il nostro cervello dalle malattie 
neurodegenerative, tipo Alzheimer e morbo di Parkinson. Il calo 
energetico che il cervello subisce con queste pause alimentari calibrate
 lo costringerebbe a vivere in una costante situazione di allerta 
finalizzata a riuscire ad attingere ‘intelligentemente’ alle varie 
scorte che l’organismo mette a disposizione nei momenti di carestia. Un 
dinamismo che, secondo gli scienziati statunitensi, contribuirebbe a 
mantenere il centro di comando del nostro corpo sempre in attività e 
lontano dal fisiologico declino cognitivo che, immancabilmente, 
sopraggiunge con l’avanzare dell’età. 
No ad oltranza Per evitare conseguenze pressoché disastrose è bene
 non superare mai per eccesso di zelo i due giorni di limitazione 
calorica settimanali. Il nostro corpo, infatti, per continuare a fare 
ciò che ha sempre fatto, ovvero pensare, respirare, digerire, camminare 
ecc. ha bisogno dell’energia ricavata dai cibi, specie dai glucidi come 
pasta, zuccheri, pane, e se non li ha a disposizione provvede in modo 
cannibalistico a mangiare se stesso, partendo non certo dai grassi come 
vorremmo, ma dalle proteine, ovvero dai muscoli (un lungo digiuno può 
ridurre infatti la massa muscolare anche del 50%). E’ stato inoltre 
dimostrato che con la mancanza di cibo totale si bruciamo solo due etti 
di grasso al giorno. Davvero pochi se si pensa che il tessuto adiposo in
 una persona di media costituzione e tonica si aggira intorno ai 18 Kg. 
Non solo, ma anche i sacrifici fatti risulterebbero in breve tempo vani 
in quanto i chili che si riprendono una volta che si ricomincia a 
nutrirsi regolarmente si ripresenterebbero quasi integralmente sotto 
forma di grasso. Ma non è tutto, il metabolismo a causa della minore 
quantità di massa muscolare si abbassa (in casi estremi sino al 40%), e 
di conseguenza per bruciare lo stesso numero di calorie sarebbero 
necessari molto più tempo e un impegno fisico decisamente superiore. 
Allenamento a digiuno Svegliarsi al nascere del sole, giusto il 
tempo di lavarsi e denti e poi via di corsa o in bicicletta senza 
neanche fare un salto in cucina o al bar per farsi almeno un cappuccio e
 brioche. Secondo alcuni studiosi questo sarebbe il modo migliore per 
bruciare grassi e quindi perdere peso. Ma le cose stanno davvero così? 
Sul bruciare maggiormente i grassi quando si è a digiuno la scienza è 
perfettamente d’accordo, sul fatto che effettivamente questa strategia 
sia la migliore per eliminare i chili in eccesso il dibattito è tuttora 
molto aperto. Vediamo insieme le differenti posizioni. I ricercatori 
canadesi della University of Ottawa in un loro esperimento hanno 
coinvolto due gruppi di volontari. A tutti, indistintamente, è stato 
chiesto di correre di prima mattina su un tapis roulant, fino ad 
arrivare a consumare 400 calorie. Un’unica differenza: un gruppo doveva 
farlo a digiuno, l’altro dopo aver fatto colazione. Ebbene, gli 
appartenenti al primo gruppo hanno bruciato il 58% di grassi in più 
rispetto agli altri, che tuttavia si ritrovavano ad avere molta più 
energia da impiegare per continuare eventualmente la corsa, potendo di 
conseguenza smaltire una quantità di calorie superiore. Ancora più 
convincente, in quanto più completo, lo studio della Kansas State 
University, pubblicato su Medicine and Science in Sports and Exercise. I
 ricercatori dopo avere valutato lo scambio dei gas della respirazione, 
il dispendio calorico e il metabolismo dei carboidrati e degli acidi 
grassi hanno rilevato che di mattina, dopo un digiuno notturno di 12 
ore, la quantità di grasso bruciata durante l'allenamento aerobico 
ammontava al 67% del dispendio energetico totale. Un valore decisamente 
più alto del dispendio del 50% raggiunto quando i soggetti effettuavano i
 medesimi esercizi in serata o dopo avere mangiato.
 
Cannibalismo muscolare Nonostante gli indiscutibili risultati 
ottenuti nei vari studi, la stragrandemaggioranza degli scienziati 
continua a negare l’efficacia della maggiore ossidazione dei grassi 
quando si è a digiuno ai fini del dimagrimento protratto nel tempo, 
evidenziando tra l’altro le numerose controindicazioni. I motivi? 
Partiamo dall’inizio. Al risveglio, quando ancora non abbiamo ingerito 
alcun alimento, le scorte glicogene e la glicemia sono più bassi 
rispetto ad altri momenti della giornata. Quindi, nel momento in cui con
 l’esercizio fisico abbiamo bisogno di combustibile l’organismo tenderà a
 rivolgersi  ai grassi. Allenarsi a digiuno è quindi utile, ma il 
rischio che il corpo non riuscendo a trovare zuccheri vada a cercarsi 
energia nelle proteine è altissimo, un’evenienza che altro non è che 
quel cannibalismo, scientificamente definito catabolismo muscolare, di 
cui parlavamo prima. In pratica l’organismo non trovando carboidrati li 
sostituisce con le proteine e brucia i suoi muscoli. 
 
  
 
Il corpo è intelligente Altri scienziati, come ad esempioLyle 
McDonald, autore del noto ‘The Ketogenic Diet’, ritengono che il nostro 
organismo sia troppo intelligente per farsi prendere in giro. Non fa 
caso a quando e cosa si brucia, il suo unico obiettivo è far tornare i 
conti a fine giornata. E lo fa compensando nell’arco delle 24 ore. Così 
se si sono consumati in prima mattinata maggiormente i grassi, nell’arco
 della giornata si bruceranno più glucidi. In pratica il risultato 
finale è identico.
Consigli Per evitare che si instauri il catabolismo muscolare con 
conseguente perdita della muscolatura l’importante è non strafare.  
Quindi, non protrarre l’allenamento mattutino oltre i 30-40 minuti e 
tenere una media intensità di sforzo. Bere un paio di caffè o tè prima 
dell'allenamento a digiuno, sembra possa esaltare l'azione lipolitica. 
Se la finalità è il dimagrimento con il mantenimento della massa 
muscolare l’ideale sarebbe in altri momenti della giornata eseguire 
degli esercizi di forza con i pesi: pochissime ripetizioni con carichi 
elevati. Attenzione alle crisi ipoglicemiche. Se improvvisamente 
avvertite una sensazione di fame, cominciate a sudare freddo o 
sopravvengono vertigini e tremori fermatevi immediatamente e assumete 
piccole quantità di zuccheri. Cercate di avere il giusto apporto 
nutrizionale nel resto della giornata, evitando assolutamente di saltare
 i pasti.
Beh, che dire...per me alzarsi la mattina e allenarmi prima di colazione è ultra difficile...preferisco la sera tardi! Preferirei spararmi in una gamba...Inoltre quoto e per ora la mia opinione sta con la teoria dell' "organismo
 intelligente" sopraccitata....inoltre non appoggio la teoria che suggerisce di saltare i pasti..oppure di variare l'alimentazione solo per alcuni pasti della settimana, rompendo l'abitudine e scombussolando l'organismo. Secondo me il corpo e il suo sistema cambia registro solo in caso di abitudini imposte, non di variazioni brusche o saltuarie. Sono dell'idea che l'organismo si voglia preservare e quindi le cose da fare sono due: o lo si abitua alla scarsità nell'apporto di grassi oppure, se gliene vengono forniti con discontinuità, ogni volta che li ha a disposizione lui li conserverà gelosamente per non rischiare di restare senza! Inutile in altre parole stare indietro tutta settimana per poi sfondarsi nel week end. Inutile saltare un pasto a mezzogiorno e la sera compensare. Più pasti, di minor quantità, dico io... Poi boh, ognuno fa quel cavolo che gli pare!
NB: non confondere "allenamento a digiuno" con "allenamento in assenza di glicogeno" o altre storie del genere....
Volevo anche mettere qualche discussione trovata in giro sui forum o su siti generici:
Beh va beh...allora per oggi basta chiacchere! Altre provocazioni lanciate, in attesa di accumulare l'esperienza necessaria per esaurire le domande! Probabilmente non si avranno mai le risposte...chissà...
Buona settimana a tutti e buoni allenamenti!!
JMBReRe