Sveglia intorno alle sette ed occhiata fuori.
Colazione.
Una leggera nebbiolina e una luce timida in arrivo da sud-est. Sulla verticale il cielo è tutto limpido e ne sono sicuro: oggi in quota questa è una giornata da monti naviganti (io lo dico così quando so che in pianura c'è nuvole o nebbia e le cime dei monti spuntano fuori come giganteschi iceberg di roccia e sembrano navigare).Ma non doveva piovere oggi? Speravo inutilmente nell'arrivo di massicce quantità di neve nella notte e durante il giorno :-( Però almeno durante la notte ha piovuto e quindi in quota avrà nevicato...si ma a quale quota? Consultiamo internet: sito ARPAV e webcam dei Fiori del Baldo. Pericolo quasi due di valanghe (accettabile), esposizione ok...temperature, crostoni, tutto ok...check doveroso prescialpinistico completato. Sarò solo sfortunatamente...anzi no! Ombra, tu! Cane fedele, vieni con me? Yessss!
La temperatura in valle è 2-3 gradi sopra, tra poco aumenterà. Sarà da maniche corte, da mille a duemila un botto e poi torniamo in men che non si dica -> sarà la più classica delle classiche: Prada-Costabella.
La macchina è pronta in due minuti e in un soffio è il parcheggio. Pronti via, ovviamente tavola in spalle e ciaspole in cantina! Non serviranno! Cammino sull'erba per i primi trecento metri, poi per altri 500 pesto la fresca già incrostata che è stata messa giù in nottata (staterello insignificante e insciabile, per me). Poi la solfa cambia e noto che negli avvallamenti il vento ha portato della polvere d'oro bianco: è deciso, farò uno di questi canaletti che scende in giù...più avanti, passati i rifugi, i filoni di neve morbida si fanno più numerosi e uno di loro comunica con uno dei canaletti! Ecco la mia via di discesa....arrivo a Costabella in un ora e mezza :-( rallentato dalla neve farinosa in certi tratti e rallentato dal fatto che sono una cacca! Beh che serve lamentarsi? Ormai sono quassù, fine delle chiacchiere, si apre il sipario. La città è luminosa laggiù, risucchiata dentro sottili strati di nuvole cerca di rimettersi in movimento con calma dopo le feste.
Qualche monte navigante mi passa vicino con la prua imbiancata: sarà la prossima?
Ecco la prima apparizione in outdoor dei miei nuovi attacchi e nuovi (si fa per dire) scarponi F1. Li blocco in modalità ski e li aggancio senza perdere un minuto: zero acqua, zero cibo...è tutto a casa, quello che serve ce l'ho già dentro (me lo dico per convincermi, era meglio portare qualcosa...va beh).
Sensazioni con attacchi hard per la prima volta: sono partito con gli scarponi in modalità ski e poi li ho provati anche in walk...mi serve più tempo per capire. La cosa di cui sono più contento è la velocità con la quale si percepiscono i cambi del tipo di neve....meglio che con i soft (primo punto a favore).
Inseguo il canalino approfittando per qualche manovra di allenamento e per un breve filmato: sarò sceso solamente di 100 metri. Poi la neve si dirada piano piano perfino nel canalino e devo togliere la tavola :-(
Guardo indietro e vedo la traccia, forse la prime dell'anno, e forse la prima della stagione per il mio monte preferito (non avendo mai nevicato non so se qualcuno è passato con gli sci...io non ho visto tracce di discesa...). Bah, poco importa...primo o centesimo...guardo indietro: la mia scia in mezzo al pendio è bellissima perché è mia :-) Guardo sotto la tavola e non ci sono nuovi graffi, sono sempre gli stessi...macché graffi, sono rughe: la mia tavola è nel fiore degli anni :-) Ecco gli scarponi che cominciano a farsi sentire: entrambi vicino al tallone: ok conosco la soluzione del sottopiede...poi sx su tallone interno...poi destro diti esterni...va beh....la prossima volta non sarà più la prima volta e andrà meglio...
(Punto a sfavore degli hard,con i miei soft sembrava di camminare a piedi nudi nella bambagia....)
Già ora di tornare...dove, come, perché? Ah si, ecco il fardello di realtà che mi aspetta un centinaio di metri sotto, me lo ricarico in spalle e mi ributto in valle :-) bello partirsene, ma bello tornarsene....ne valeva la pena per quelle poche curve? Ne vale sempre la pena...
Ciao!
JMBReRe
«En redescendant, le cœur léger, je sifflote gaiement. Je viens de gagner le ticket pour le cap Horn, l’Amazonie… Ah ! Connaître l’enfer vert, la chaleur suffocante, les moustiques, les papillons aux ailes moirées, manger de la soupe de perroquet Ara, de la queue de caïman, avaler des larves gluantes, découvrir les mers du sud, entendre rugir le vent des quarantièmes, entendre hurler celui des cinquantièmes en doublant le cap Horn, siffler le dauphins qui dansent au clair de lune, apercevoir les glaciers qui brillent au fond des fjords ! Je veux vivre à en crever…»
JMB
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