- Corsa: 2 All!! Abbiamo ripreso: 7 Sab 7 Dom -> benissimo...
- Bici: 30 Gio, 50 Ven, 70 Sab;
- Mtb giretto per sciogliere Dom;
Mi sentivo come un alunno al suo primo giorno di scuola...anzi no mi sentivo più come un vecchio al primo giorno di pensione...anzi facciamo che mi sentivo più come uno studente ripetente al suo primo giorno di scuola nella classe nuova :-) andature da neofito, ma grandi sensazioni.
La mia piccola infiammazione ha richiesto giornate di pausa, stretching forzato, pomate antidolorifiche, argilla e ghiaccio.... e soprattutto tanta pazienza...rinunciare alla corsa costa tantissimo per qualcuno che lo fa di frequente...e due settimane con la gara di luglio in vista sembrano eterne.... E quindi ci vuole pazienza...anzi direi che ci vuole in qualche modo fede....non c'entra la religione, ma c'entra la fede di colui che sta fermo aspettando che le cose facciano il suo corso e sperando che vadano per il verso giusto. La fede di chi lancia i dadi e spera che rotolino e si fermino mostrando le facce giuste. Aspettando che il dolore passi nello stesso modo in cui è arrivato. La fede e la speranza di chi vede rotolare un sasso e spera che non rimbalzi nella propria direzione: bisogna aspettare e sperare, perlomeno senza far nulla per peggiorare le cose (SECONDO ME)....
Poi quando si rientra nel solito circuito si lascia andare la "macchina" e si gira come non si fosse mai stati fermi...certo, le gambe sono un po' impallate e il respiro è più pesante di quanto ci si ricordava...ma la voglia è sempre quella, anzi è aumentata...!
"Quando ero piccolissimo volevo essere libero. Dagli ordini. Dai gridolini della nonna. Dal pasticcio di carne della Domenica. Io ho sempre voluto essere libero. La libertà è una cosa che non c’è sempre. Non c’è sempre. Ma quando sta con te ti fa respirare bene. Ti fa stare forte e però buono. Come una giornata in campagna a pescare le rane. Come una serata davanti alla tv quando i genitori sono fuori. La libertà non la puoi mica toccare. O spiegare. Neppure regalarla. La puoi soltanto aspettare. E riconoscere. E stare contento quando c’è. Io, oggi che il tempo è passato e la nonna è andata via, ogni tanto prendo la moto, e vado in giro. E mi sento libero. Vado piano. Guardo in giro. Annuso i profumi e il diesel dei camion. Cambio le marce e cambio strada.
La motocicletta è la mia libertà.”
Carlo Talamo
Caro Carlo, la mia invece è lo sport.... :-)
JMBReRe
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